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Rotterdam. Risultati e resoconti BATTERIE Under 23 (mattina)

domenica 21 Agosto 2016

Rotterdam. Risultati e resoconti BATTERIE Under 23 (mattina)

ROTTERDAM, 21 agosto 2016

DOPPIO PESI LEGGERI UNDER 23 MASCHILE
Prima batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: Ottima la partenza di Lorenzo Galano e Giuseppe Vicino, in testa allo start su Francia e Portogallo e anche al passaggio della prima frazione, dove i francesi pagano uno svantaggio dagli azzurri di appena due decimi. Stessi colpi in acqua, 34, per Italia e Francia ma è più efficace l’azione azzurra, con il doppio leggero Under 23 italiano che incrementa il vantaggio, seppur di poco, ai 1000 metri, dove terza a inseguire è la Cina. Ai 1300 metri si affievolisce leggermente la pressione degli azzurri, che poco prima del terzultimo rilevamento vengono passati dai cugini d’Oltralpe, in testa ora per mezzo secondo. Ciò che conta è comunque chiudere nelle prime due posizioni per evitare il recupero, e l’Italia centra l’obiettivo chiudendo seconda a due secondi e mezzo dai francesi e con circa otto secondi sulla Cina terza, che va ai recuperi con Portogallo e Tunisia. 1. Francia 6.30.41, 2. Italia Antonio Vicino (CRV Italia), Lorenzo Galano (SC Esperia) 6.32.89, 3. Cina 6.40.82, 4. Portogallo 6.42.65, 5. Tunisia 6.59.96
Seconda batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Slovacchia 6.33.69, 2. Serbia 6.33.90, 3. Belgio 6.38.69, 4. USA 6.40.16, 5. Svizzera 6.47.56
Terza batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Spagna 6.27.07, 2. Sud Africa 6.34.13, 3. Ungheria 6.35.22, 4. Russia 6.42.04, 5. Repubblica Ceca 6.55.12
Quarta batteria – I primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Germania 6.32.69, 2. Danimarca 6.36.36, 3. Croazia 6.42.90, 4. Giappone 6.44.85, DNF Lituania

DOPPIO PESI LEGGERI UNDER 23 FEMMINILE
Prima Batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Germania 7.12.35, 2. Olanda 7.12.77, 3. Spagna 7.18.44, 4. Danimarca 7.19.11, 5. Tunisia 7.31.97, 6. Austria 7.33.62
Seconda Batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: Reduce dai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, Valentina Rodini rientra in categoria per i Mondiali Under 23 gareggiando con Federica Cesarini nella specialità sulla quale ha gareggiato in Brasile, il doppio leggero femminile. Proprio le due azzurre passano nettamente in testa ai 500 metri, nei quali accumulano già tre secondi di vantaggio sulla Nuova Zelanda seconda, mentre le inseguitrici Polonia, Grecia, Stati Uniti e Giappone sono ancora più distanti. Passano in due ma vuole il primo posto l’Italia, che martella 35 colpi in acqua transitando in testa anche a metà gara con le solite neozelandesi a inseguire e in rimonta. L’armo kiwi appare nella terza frazione più potente in acqua rispetto alla velocità sul carrello e ai 1500 metri tallona Rodini e Cesarini ad appena sette decimi, con la qualificazione che appare comunque in cassaforte per le azzurre visto che le greci, terze, sono a otto secondi. Il rush finale vede il doppio pielle rosa italiano salire a 38 colpi, necessari per ricacciare un po’ più indietro le neozelandesi, che si qualificano anch’esse ma con la seconda piazza. Prova convincente di Rodini e Cesarini, che passano in semifinale. 1. Italia Federica Cesarini (Canottieri Gavirate), Valentina Rodini (Fiamme Gialle) 7.13.27, 2. Nuova Zelanda 7.14.32, 3. Grecia 7.25.84, 4. Polonia 7.29.64, 5. USA 7.34.76, 6. Giappone 7.35.05
Terza Batteria – i primi due in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Cina 7.14.04, 2. Austria 7.15.33, 3. Canada 7.16.57, 4. Russia 7.22.26, 5. Ungheria 7.29.60

DUE SENZA PESI LEGGERI UNDER 23
Prima batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi
: 1.Svizzera 6.45.95, 2. USA 6.48.82, 3. Ungheria 6.49.48, 4. Danimarca 6.52.28, 5. Repubblica Ceca 7.09.94
Seconda batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Turchia 6.39.80, 2. Grecia 6.40.70, 3. Irlanda 6.45.09, 4. Germania 6.53.29, 5. Austria 7.02.10
Terza batteria – i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: E’ proprio l’armo di Cappelli e Giacosa a uscire rapido dallo start e a mettersi alla testa della terza batteria del due senza Pesi Leggeri Under 23, che riserva l’accesso alla semifinale ai primi tre equipaggi classificati. A 39 colpi al minuto il due senza leggero azzurro passa per primo ai 500 metri davanti a Canada e Cina, che tallonano l’armo italiano seguite a loro volta da Giappone e Olanda. Proprio canadesi e cinesi nella seconda frazione incrementano in acqua e passano davanti agli azzurri, che a metà gara sono terzi con i tre equipaggi in altrettanti secondi mentre l’equipaggio giapponese, attualmente primo degli esclusi, è a cinque secondi da Cappelli e Giacosa. Ancora il Canada a condurre su Cina e Italia ai 1500 metri, azzurri lievemente più staccati rispetto ai due battistrada ma ciò che conta è che il Giappone quarto è a più di otto secondi, un distacco che tramuta l’ultima frazione in una passeggiata. Il due senza leggero italiano comunque non si accontenta e incalza Canada e Cina: sul finale la Cina sopravanza i due canadesi mentre l’Italia passa come terza, a un secondo e mezzo dal secondo posto. 1. Cina 6.44.13, 2. Canada 6.44.99, 3. Italia Emanuele Giacosa, Pietro Cappelli (RCC Cerea) 6.46.55, 4. Giappone 6.59.91, 5. Olanda 7.14.65

SINGOLO PESI LEGGERI UNDER 23 MASCHILE
Prima batteria – i primi quattro ai quarti finale gli altri ai recuperi
: 1 Repubblica Ceca 7.16.21, 2. Slovenia 7.17.38, 3. Ungheria 7.20.73, 4. Olanda 7.31.72, 5. Moldavia 7.39.32, 6. Estonia 8.01.75
Seconda batteria – i primi quattro ai quarti finale gli altri ai recuperi: 1. Germania 7.14.89, 2. Brasile 7.23.31, 3. Russia 7.33.48, 4. Portogallo 7.44.55, 5. Romania 8.09.56, DNS Georgia
Terza batteria – i primi quattro ai quarti finale gli altri ai recuperi: L’azzurro si porta subito a ridosso del Belgio che inizia sin dalle prime battute e fare il ritmo di gara. Una seconda posizione che l’Italia riesce a mantenere fino a metà gara, ma a 1300 metri viene superato dal Messico e Gherzi non reagisce poiché i primi quattro passano al turno successivo e l’azzurro è saldamente in zona passaggio. Sul finale il Belgio vince l’eliminatoria, ma l’Italia e terza e accede ai quarti. 1. Belgio 7.06.41, 2. Messico 7.10.10, 3. Italia Federico Gherzi (SC Esperia) 7.13.92, 4. Danimarca 7.35.37, 5. Algeria 7.47.85
Quarta batteria – i primi quattro ai quarti finale gli altri ai recuperi: 1. Iraq 7.16.42, 2. Austria 7.18.67, 3. Thailandia 7.21.58, 4. Giappone 7.22.26, 5. USA 7.28.47
Quinta batteria – i primi quattro ai quarti finale gli altri ai recuperi: 1. Gran Bretagna 7.10.95, 2. Norvegia 7.12.80, 3. Tunisia 7.13.17, 4. Bielorussia 7.39.10,
Marocco

SINGOLO PESI LEGGERI UNDER 23 FEMMINILE
Prima batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi
: 1. Germania 7.52.81, 2. Svezia 7.55.21, 3. Norvegia 8.12.72, 4. Portogallo 8.24.03, 5. Uganda 8.44.03
Seconda batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Canada 7.57.73, 2. Giappone 7.59.04, 3. USA 8.08.02, 4. Danimarca 8.16.92, 5. Cina 8.19.16
Terza batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Olanda 7.50.46, 2. Austria 8.07.73, 3. Repubblica Ceca 8.14.74, 4. Moldavia 8.30.68, 5. Svizzera 8.35.29
Quarta batteria – il primo in semifinale gli altri ai recuperi: Mission impossible per l’azzurra Federica Pala, impegnata in acqua 1 in una delle specialità più partecipate, il singolo Under 23 pielle femminile, con solo la prima ad accedere direttamente in semifinale da ciascuna batteria. Allo start la portacolori del Sudafrica è la più rapida ad uscire dai blocchi e al primo rilevamento conduce già con buon margine sul Messico mentre l’Italia passa quarta a un secondo dalla Romania terza. Già prima della metà le posizioni sembrano ben definite: la sudafricana Van Wyk conduce con oltre tre secondi sulla messicana Alanis mentre ai 1000 metri Pala è sempre in quarta posizione, cinque secondi dietro la rumena Asoltanei e davanti alla spagnola Barrios. La seconda parte di questa batteria altro non è che la copia della prima: il Sudafrica vince in controllo sul Messico, che va ai recuperi seguita da Romania, dall’Italia di Federica Pala e dalla Spagna. 1. Sud Africa 7.55.73, 2. Messico 8.00.57, 3. Romania 8.05.77, 4. Italia Federica Pala (CLT Terni) 8.19.69, 5. Spagna 8.26.20

DOPPIO UNDER 23 MASCHILE
Prima batteria –i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Olanda 6.26.60, 2. Canada 6.29.38, 3. Belgio 6.35.27, 4. Estonia 6.36.31, 5. Indonesia 6.43.42
Seconda batteria –i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Sud Africa 6.27.86, 2. Polonia 6.28.53, 3. Repubblica Ceca 6.30.88, 4. Ungheria 6.33.66, 5. USA 7.01.34
Terza batteria –i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: E’ la Germania a uscire dai blocchi più velocemente delle avversarie nella terza e ultima batteria del doppio Under 23, che vede gli azzurri Mancini e Cziraki in corsia 4. Dietro l’armo tedesco emerge bene la Norvegia, seconda ai 500 metri dove l’Italia è quinta ma a meno di un secondo dal terzo posto che vale l’accesso diretto in semifinale e occupato dalla Lituania. A metà gara è sempre la Germania a condurre sulla Norvegia, e l’Italia è sempre quinta ma in rimonta sui lituani, distanti ora meno di mezzo secondo mentre il Messico fa da terzo incomodo per la qualificazione in quarta posizione. Sale a 36 il passo del doppio azzurro all’inseguimento del terzo posto, ma è il Messico a non mollare salendo addirittura in terza posizione, con gli azzurri quarti mentre la Lituania cede e scivola in quinta piazza. Germania sempre prima in solitaria su una buona Norvegia, l’Italia a 300 metri dall’arrivo piazza l’attacco sfondando il muro dei 40 colpi e sopravanzando poco prima del traguardo il Messico, che paga l’impegno messo fino a questo momento subendo dagli azzurri un distacco di oltre tre secondi. Italia terza e in semifinale. 1. Germania 6.21.31, 2. Norvegia 6.25.27, 3. Italia Gergo Cziraki (SC Ravenna), Jacopo Mancini (Tevere Remo) 6.27.49, 4. Messico 6.30.66, 5. Lituania 6.39.80

DOPPIO UNDER 23 FEMMINILE
Prima batteria –i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: Ardissino e Terrazzi in acqua 2 per la prima batteria Under 23 del doppio femminile, condotta sin dallo start da un’arrembante Gran Bretagna, seguita da Ungheria e Germania mentre l’Italia è quinta ai 500 metri. All’approssimarsi della metà gara le prime due posizioni si consolidano con le inglesi nettamente in testa sulla Germania salda in seconda posizione, mentre per la terza piazza è lotta aperta tra ungheresi e polacche. L’Italia si ritrova lontana dai primi tre posti validi per l’accesso diretto in semifinale e inizia a pensare nella seconda parte di regata al recupero. Passano Gran Bretagna, Germania e Polonia, che alla fine ha la meglio proprio sull’Italia, mentre l’Ungheria schianta e non termina nemmeno la gara. 1. Gran Bretagna 7.05.02, 2. Germania 7.12.99, 3.
Polonia 7.15.62, 4. Italia Maddalena Ardissino (Idroscalo Club), Silvia Terrazzi (SC Arno) 7.34.33, Ungheria DNF
Seconda batteria –i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. Romania 7.06.00, 2. Bielorussia 7.06.53, 3. Danimarca 7.14.82, 4. Norvegia 7.26.25, 5. Canada 7.28.75
Terza batteria –i primi tre in semifinale gli altri ai recuperi: 1. USA 7.14.88, 2. Lettonia 7.20.74, 3. Cina 7.26.65, 4. Slovenia 7.34.37, 5. Russia 7.40.79

DUE SENZA UNDER 23 MASCHILE
Prima batteria – i primi due in finale gli altri ai recuperi: Stati Uniti e Serbia, appaiate, fanno l’andatura nella prima semifinale del due senza Under 23, che si svolge sotto una pioggia incessante. L’Italia di Dini e Favilli passa terza ai 500 metri, poi si distende sul passo dove però americani e serbi, sempre primi e secondi, mostrano di avere per il momento una marcia in più. Azzurri terzi a metà di una gara affrontata in condizioni meteo proibitive, a condurre è sempre l’armo statunitense su quello serbo mentre in quinta corsia risale il Sudafrica, che ai 1500 metri passa la barca azzurra, che inizia a rilassarsi pensando al recupero. Passano i primi due in finale e non è mai in discussione la leadership di Stati Uniti e Serbia. Italia quarta dietro al Sudafrica e davanti alla Grecia, ai recuperi. 1. USA 6.41.05, 2. Serbia 6.48.29, 3. Sud Africa 6.52.81, 4. Italia Dario Favilli, Alberto Dini (SC Firenze) 6.53.86, 5. Grecia 7.06.18
Seconda batteria – i primi due in finale gli altri ai recuperi: 1. Francia 6.45.59, 2. Austria 6.45.98, 3. Germania 6.51.92, 4. Gran Bretagna 6.56.55

SINGOLO UNDER 23 MASCHILE

Prima batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Russia 6.58.89, 2. Svezia 7.04.95, 3. Slovenia 7.06.44, 4. Ungheria 7.08.28, 5. Israele 7.32.70, Lettonia DNF
Seconda batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: Tocca a Stefano Ciccarelli aprire il megamondiale di Rotterdam per i colori azzurri. Il singolista italiano allo start non è tra i più veloci, mentre la Germania schizza letteralmente in testa, seguita dallo Zimbabwe. Al passaggio della prima frazione l’azzurro è quarto alle spalle anche dell’Estonia, ed è proprio dopo i 500 metri che l’azzurro inizia la sua rimonta, che lo porta al terzo posto ai 1000. Ciccarelli è abile a mantenere la terza posizione senza strafare, passano i primi quattro ai quarti di finale e per lui c’è la terza piazza alle spalle di Germania e Zimbabwe, mentre passa anche l’Estonia quarta e il solo Peru va ai recuperi. 1. Germania 7.00.39, 2. Zimbabwe 7.11.90, 3. Italia Stefano Ciccarelli (CUS Pavia) 7.15.42, 4. Estonia 7.17.03, 5. Peru 7.18.60
Terza batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Repubblica Ceca 6.59.26, 2. Gran Bretagna 7.03.35, 3. Norvegia 7.09.94, 4. Turchia 7.13.53, 5. Danimarca 7.17.12,
Quarta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi: 1. Monaco 7.25.64, 2. Bielorussia 7.32.84, 3. Finlandia 7.36.03, 4. Svizzera 7.51.55, 5. Algeria 7.56.18
Quinta batteria – i primi quattro ai quarti di finale gli altri ai recuperi:
1. Polonia 7.23.07, 2. USA 7.27.11, 3. Lituania 7.28.72, 4. Croazia 7.39.84, 5. Austria 7.46.49