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Bene l’Italia nel pomeriggio ventoso di Rotterdam

domenica 21 Agosto 2016

Bene l’Italia nel pomeriggio ventoso di Rotterdam

ROTTERDAM, 21 agosto 2016 – L’Italremo impegnata a Rotterdam nei Mondiali Under 23 si regala un pomeriggio di batterie fotocopia della mattina: nove le barche impegnate nelle qualifiche, sei passano il turno e tre sono chiamate a disputare i recuperi. Delle sei qualificate, due ottengono il pass diretto per la finale. La prima imbarcazione a centrare l’accesso è il quattro con di Raffaele Giulivo (Marina Militare), Filippo Mondelli (SC Moltrasio), Leonardo Calabrese (Tevere Remo), Leonardo Pietra Caprina (SC Firenze) e il timoniere Giorgio Crippa (SC Moltrasio), che vince la sua batteria mantenendo la testa sin dai primi colpi su Nuova Zelanda e Francia, dirette inseguitrici che però non riescono mai a impensierire seriamente l’armo azzurro che vola in finale. Vola anche la seconda barca azzurra qualificatasi direttamente per la finale, ovvero il quattro di coppia Under 23 Pesi Leggeri femminile: Paola Piazzolla (VVF Billi), Asja Maregotto (SC Padova), Allegra Francalacci (SC Pontedera) e Giorgia Lo Bue (SC Palermo) dominano letteralmente la propria batteria, e salvo lo sfogo della Danimarca in partenza non abbandonano mai il comando, chiudendo in scioltezza con oltre otto secondi di margine sulla Gran Bretagna seconda, mentre le altre finiscono ancora più lontane.

Nelle batterie per l’Italia arrivano altre due vittorie, che portano altrettante imbarcazioni alle semifinali. La prima a vincere la propria qualifica è il quattro di coppia Pesi Leggeri composto da Alfonso Scalzone (RYCC Savoia), Edoardo Buoli (CUS Pavia), Davide Magni (Canottieri Gavirate) e Gabriel Soares (Marina Militare), che non si accontenta di giungere nei primi tre, piazzamento che garantiva comunque il passaggio del turno, ma che vuole prendersi un successo che arriva senza patemi, in testa dal metro 0 ai 2000, su Norvegia e Australia. Giunge invece in rimonta l’affermazione dell’otto di Guglielmo Carcano (SC Moltrasio), Andrea Maestrale (Marina Militare), Niccolò Pagani (Tevere Remo), Stefano Morganti (CC Saturnia), Giovanni Abagnale (Marina Militare), Davide Mumolo (SC Elpis), Matteo Lodo (Fiamme Gialle), Alessandro Mansutti (CC Saturnia) e timoniere Enrico D’Aniello (CN Stabia). Basterebbe arrivare terzi per avere la qualificazione in tasca, ma l’ammiraglia con a bordo i freschi bronzi olimpici Abagnale (due senza) e Lodo (quattro senza) e timonata dalla guida dell’otto azzurro a Rio D’Aniello, dopo esser passata quarta ai 500 metri si mette all’inseguimento dei battistrada, risucchiando una a una Spagna, Stati Uniti e infine Germania, superata a 300 metri dal traguardo e alla quale viene inflitto un distacco, sul traguardo, di quasi due secondi e mezzo.

Secondo posto e passaggio in semifinale per il quattro di coppia di Ivan Capuano (RYCC Savoia), Luca Rambaldi (Fiamme Gialle), Emanuele Fiume (Pro Monopoli) e Giacomo Gentili (SC Bissolati), e per il quattro senza pielle di Alberto Di Seyssel (Fiamme Oro), l’olimpionico a Rio della specialità Stefano Oppo (Forestale), Piero Sfiligoi (CC Saturnia) e Paolo Di Girolamo (Forestale). Il quadruplo è secondo dopo un tira e molla con l’armo inglese, che si risolve in favore degli azzurri a partire dai 1500 metri, quando la barca italiana scavalcando in chiusura il muro dei 40 colpi rafforza il vantaggio sui sudditi di Sua Maestà e si prende il secondo e ultimo posto utile per il passaggio a poco più di un secondo dall’Australia vincitrice della batteria. Il quattro senza leggero invece, con tre posizioni a disposizione per passare il turno, lascia andare la Germania tenendo d’occhio a debita distanza la lotta tra Austria e Francia e per il terzo e ultimo posto utile per la semifinale, che si risolve per un solo centesimo in favore degli austriaci e che avrebbe potuto risucchiare pericolosamente Oppo e compagni.

Manca di poco la finale, ed è dunque costretto ai recuperi, il due senza femminile di Ludovica Serafini e Carmela Pappalardo (CC Aniene), che chiude secondo alle spalle del Canada. Le canadesi impongono un ritmo incessante sin dallo start mentre le azzurre giocano la carta della progressione, arrivando negli ultimi 500 metri a un soffio dal realizzare il sorpasso, che non si concretizza perché il Canada, in netto calo dopo la sfuriata iniziale, mantiene con le unghie un secondo e poco più di vantaggio sul due senza rosa italiano, che va così ai recuperi. Recupero, ma dopo una buona prova, anche il quadruplo femminile di Kiri Edwina English-Hawke (CUS Torino), Valentina Iseppi (SC D’Annunzio), Stefania Gobbi (SC Padova) e Chiara Ondoli (SC De Bastiani). Prima quarto e poi terzo, il quartetto rosa si rende protagonista di una bella seconda parte di gara, dove recupera metro su metro, una rimonta che però non basta per riprendere la Polonia, prima per poco più di un secondo sulla Francia, a sua volta sette decimi davanti all’Italia. Rimandato infine anche il quattro senza di Federico Garibaldi (SC Elpis), Alessandro Laino (Marina Militare), Luca Lovisolo (RCC Cerea) e Davide Gerosa (SC Lario), che una volta capito a metà gara di non poter rientrare sulle prime tre – Austria, Romania e Stati Uniti – per il passaggio del turno, preferisce serbare le energie per il recupero.

Domani mattina, seconda giornata di regate, spazio ancora agli Under 23, con i recuperi in programma dalle 9.30 alle 12. Nel pomeriggio poi, dalle 16.05 alle 17.45, via alle batterie del Mondiale Senior e Pesi Leggeri per specialità non olimpiche.