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Mondiali Junior e Under 23 la scuola degli olimpici del futuro:  dalle rassegne 2012 ben 9 protagonisti

giovedì 18 Agosto 2016

Mondiali Junior e Under 23 la scuola degli olimpici del futuro:  dalle rassegne 2012 ben 9 protagonisti

ROMA, 18 agosto 2016 Negli occhi degli appassionati di canottaggio, le imprese olimpiche azzurre sono ancora ben nitide. I Giochi Olimpici di Rio de Janeiro sono in archivio, e il mondo remiero si appresta a vivere una nuova avventura, i Campionati del Mondo Junior, Under 23, Senior e Pesi Leggeri specialità non olimpiche. Un evento monstre quello in programma a Rotterdam dal 21 al 28 agosto, in quanto per la prima volta saranno assegnate le medaglie iridate in ben tre categorie. L’Italia, presente con una massiccia rappresentativa sul Willem-Alexander Baan (127 atleti, spedizione seconda in termini numerici solo a Germania e Stati Uniti), vuole esercitare un ruolo da protagonista, mettendo magari in mostra forze che potranno tornare utili alla prossima Olimpiade, quella di Tokyo 2020.

Nel 2012 infatti, i Mondiali Junior di Plovdiv in Bulgaria e quelli Under 23 di Trakai in Lituania videro in azione azzurri che sono stati freschi protagonisti a Rio de Janeiro, ultima (ci auguriamo solo per ora) fermata di una carriera iniziata dalle rassegne iridate giovanili_. Partendo dagli Junior, Plovdiv 2012 vide laurearsi campioni del Mondo di categoria niente meno che Giovanni Abagnale e Matteo Lodo, entrambi medaglia di bronzo in Brasile rispettivamente su due senza e quattro senza. Abagnale e Lodo trionfarono nella specialità dell’otto, timonato nell’occasione da Enrico D’Aniello, presente a Rio come guida dell’ammiraglia olimpica. A Plovdiv conquistò la medaglia d’oro anche Stefano Oppo, quarto nel quattro senza pielle pochi giorni fa, nel quattro senza. Infine, in maglia azzurra ai Mondiali Junior bulgari c’era anche Valentina Rodini, tredicesima agli ultimi Giochi nel doppio leggero femminile, che in quella occasione chiuse sesta nel quattro di coppia Pesi Leggeri femminile.

Spostandoci in Lituania, ai Mondiali Under 23 di Trakai del 2012, ecco che in gara con i colori dell’Italia troviamo altri quattro canottieri olimpionici di oggi. Giuseppe Vicino, capovoga del quattro senza bronzo ol_impico, colse il medesimo metallo conquistato a Rio, ma nel doppio. Marco Di Costanzo, anch’egli bronzo all’ombra del Cristo del Corcovado nel due senza, concluse all’ottavo posto nel quattro con, stesso risultato che Andrea Micheletti, ottavo nel doppio Pesi Leggeri a cinque cerchi, ottenne nel singolo leggero. Tra le donne infine, nel quadruplo che chiuse la kermesse iridata Under 23 al quinto posto, troviamo Alessandra Patelli, undicesima nel due senza femminile a Rio de Janeiro.

Nove atleti, complessivamente, che quattro anni fa vestivano l’azzurro Junior e Under 23 e che oggi hanno avuto l’onore di rappresentare l’Italia nella più grande manifestazione sportiva della storia. Cinque di loro – Abagnale, Lodo, Oppo, Rodini e il timoniere D’Aniello – saranno protagonisti anche a Rotterdam. La speranza è che possano trainare verso il successo un movimento fatto di altri 123 atleti, tra i quali certamente si celano coloro che potranno seguire le loro orme a Tokyo 2020.