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Rio de Janeiro. Risultati e resoconti FINALI 11/08

giovedì 11 Agosto 2016

Rio de Janeiro. Risultati e resoconti FINALI 11/08

RIO DE JANEIRO, 11 agosto 2016

QUATTRO SENZA PESI LEGGERI
Dopo due grandi regate eliminatorie vinte con autorevolezza, il quartetto azzurro di Stefano Oppo, Martino Goretti, Livio La Padula, Pietro Willy Ruta scende in acqua sul Lagoa Rodrigo de Freitas deciso a mostrare ancora una volta tutto il proprio valore. Allo start è la Danimarca che prende una pallina di vantaggio su Svizzera, Italia e Francia, nell’ordine. Le acque del bacino olimpico sono un po’ mosse nella prima fase e rendono rende difficile vogare, ma gli azzurri sanno come domare le onde e tengono bene il ritmo della Danimarca e della Svizzera, passando terzi ai 500 metri a 35 centesimi dalla testa. Gruppo ancora compatto anche nella seconda frazione, nessuno vuole cedere un metro sugli avversari, ma gli azzurri vedono la Svizzera e la Danimarca ancora vicinissimi e provano ad azzannarli per tenerli sotto pressione. A metà gara gli azzurri sono ancora terzi con 1″41 di distacco. 40 colpi al minuto per un ritmo elevatissimo chiamato dal capovoga Pietro Ruta che sente addosso il fiato della Francia che sta risalendo forte e si fa pericolosissima per il terzo posto. Ultima frazione senza respiro con l’Italia che, superata dai transalpini, tenta il tutto per tutto negli ultimi 250 metri per riprendersi la terza posizione ma la Francia risponde colpo su colpo e per gli azzurri sul traguardo c’è il secondo quarto posto di giornata. Per la medaglia d’oro sul finale la spunta la Svizzera sulla Danimarca. Generosissima comunque la prova degli azzurri che avrebbero sicuramente meritato qualcosa in più.
1. Svizzera (Simon Niepmann, Mario Gyr, Simon Schuerch, Lucas Tramer) 6.20.51, 2. Danimarca (Morten Joergensen, Jacob Barsoe, Jacob Larsen, Kasper Joergensen) 6.21.97, 3. Francia (Thomas Baroukh, Franck Solforosi, Guillaume Raineau, Thibault Colard) 6.22.85, 4. Italia (Stefano Oppo, Martino Goretti, Livio La Padula, Pietro Willy Ruta) 6.25.52, 5. Nuova Zelanda (Peter Taylor, James Lassche, James Hunter, Alistar Bond) 6.28.14, 6. Grecia (Panagiotis Magdanis, Dtefanos Ntouskos, Ioannis Petrou, Spyridos Giannaros) 6.36.47

DOPPIO SENIOR MASCHILE
Seconda finale olimpica per la squadra azzurra con in acqua Romano Battisti e Francesco Fossi che vogliono confermare l’Italia al vertice mondiale anche in questa specialità, dove siamo vicecampioni olimpici in carica. Pronti, via, ed è subito la favoritissima Croazia dei fratelli Sinkovic a prendere la testa, seguita a mezza barca dalla Lituania, con gli azzurri che sono sulla stessa linea di Francia e Norvegia per il terzo posto. Ai 500 metri gli azzurri transitano quinti ma comunque vicinissimi alla zona medaglia, mentre davanti la Croazia e la Lituania continuano a martellare con un ritmo impressionante. 37 i colpi al minuto in questa fase per Battisti e Fossi che superano di slancio la Francia e restano attaccati alla Norvegia, terza, passando la boa di metà gara a 1″06 dalla Norvegia del due volte campione olimpico in singolo Olaf Tufte. Nel terzo quarto la Lituania va addirittura ad attaccare e superare la Croazia, mentre dietro Fossi e Battisti cercano a tutti i costi di non mollare la presa e all’ultimo rilevamento sono ancora a soli 2″16 dal bronzo. Finale entusiasmante con la Croazia che risponde alla Lituania e con un finale travolgente va a vincere la medaglia d’oro mentre gli azzurri, malgrado un generosissimo serrate finale non riescono a recuperare i norvegesi e giungono al traguardo con un onorevolissimo, anche se amaro, quarto posto.
1. Croazia (Vakent, Sinkovic, Martin Sinkovic) 6.50.28, 2. Lituania (Mindaugas Griskonis, Saulius Ritter) 6.51.39, 3. Norvegia (Kjetil Borch, Olaf Tufte) 6.53.25, 4. Italia (Francesco Fossi, Romano Battisti) 6.57.10, 5. Gran Bretagna (Jonathan Walton, John Collins) 7.01.25, 6. Francia (Hugo Boucheron, Matthieu Androdias) 7.02.06

DUE SENZA MASCHILE
E siamo giunti alla prima finalissima per il canottaggio italiano alle Olimpiadi 2016, quella del due senza di Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo che ci hanno fatto sognare sin qui a Rio de Janeiro ed ora sono alla partenza della regata che assegnerà le medaglie olimpiche. Partono benissimo i due campioni campani e prendono subito il comando della gara, inseguiti da tutti gli altri concorrenti ma ai 200 metri sono affiancati e superati di una punta dai sudafricani. Gli azzurri però tengono botta e transitano in seconda posizione ai 500 metri a 39 centesimi dal Sudafrica. Mentre dalle retrovie cominciano progressivamente a risalire i fuoriclasse Murray e Bond, Marco e Giovanni proseguono forte a 39 colpi al minuto e sorpassano i sudafricani. Ai 750 metri la Nuova Zelanda prosegue nell’attacco e prende il comando passando prima a metà gara con gli azzurri a 1″39 sempre secondi. Mentre sul passo la Nuova Zelanda scappa via, la barca azzurra prosegue la sua corsa con un’ottima velocità e tengono dietro gli altri avversari mentre la Gran Bretagna cerca di rientrare sugli azzurri. Ai 1500 transitiamo in terza posizione ma a soli 23 centesimi dalla Gran Bretagna, seconda, ma ancora in zona medaglia.Sprinta il Sudafrica che ai 1600 metri sopravanza gli azzurri che cercano disperatamente di rispondere e attaccano a loro volta i britannici. Mentre i kiwi vanno a trionfare davanti al Sudafrica, Abagnale e Di Costanzo con un finale al cardiopalmo sprintano alla grandissima e stroncano la resistenza della Gran Bretagna che è costretta ad arrendersi, e vanno a conquistare una fantastica MEDAGLIA di BRONZO per l’Italia. 1. Nuova Zelanda (Hamish Bond, Eric Murray) 6.59.71, 2. Sud Africa (Lawrence Brittain, Shaun Keeling) 7.02.51, 3. Italia (Giovanni Abagnale, Marco Di Costanzo) 7.04.52, 4. Gran Bretagna (Alan Sinclair, Innes Stewart) 7.07.99, 5. Francia (Germain Chardin, Dorian Mortelette) 7.09.91, 6. Australia (Alexander Lloyd, Spencer Turrin) 7.11.60