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Anche il Para-Rowing al Festival dei Giovani di Sabaudia

martedì 5 Luglio 2016

Anche il Para-Rowing al Festival dei Giovani di Sabaudia

ROMA, 05 luglio 2016 Nella giornata di sabato, in occasione del Festival dei Giovani che si svolgerà a Sabaudia, spazio sarà riservato anche al settore al Pararowing. In acqua scenderanno infatti i singolisti AS maschili e femminili che ad oggi gravitano nel giro della nazionale, atleti del calibro di Eleonora De Paolis (CC Napoli), Fabrizio Caselli (SC Firenze), Marco Del Bene (SC Pontedera) e Anila Hoxha (Cus Torino). L’iniziativa, grazie alla sensibilità dell’organizzazione che fa capo alla The Core e al Comitato Regionale Lazio, si pone diversi obiettivi: innanzitutto offrire agli atleti del Para-Rowing l’occasione di gareggiare e, quindi, di avere un ulteriore test nel percorso di avvicinamento alle Paralimpiadi. In secondo luogo vuole cogliere l’occasione di diffondere la cultura dell’integrazione in un ambiente giovanile come può essere quello del Festival, mettendo a contatto atleti diversamente abili con i giovani vogatori impegnati nelle regate.

Anche sulla scorta dell’esperienza maturata con “Canottaggio Integrato”, il progetto che punta ad instradare ragazzi disabili e normodotati a remare insieme con l’intento di creare, attraverso il veicolo dello sport, le condizioni per abbattere il muro della paura e dell’ignoranza, si è infatti appurato che, soprattutto tra i più giovani, la disabilità è percepita semplicemente come un “altro modo” di stare al mondo e non come qualcosa di negativo. Infine l’idea si prefigge di promuovere il Pararowing, ponendo come target l’incentivare quello che è il momento di passaggio tra l’inizio della pratica e l’avvio dell’attività agonistica, due momenti ben distinti. Se infatti i numeri del Para-Rowing sono decisamente in crescita, a livello di praticanti, soprattutto grazie al lavoro di promozione che sta svolgendo il caposettore Dario Naccari, insieme al suo staff e su indicazioni della Direzione Tecnica, è altrettanto vero che non tutti i potenziali vogatori passano poi all’attività agonistica poiché, soprattutto per quello che riguarda il mondo della disabilità, questo passaggio prevede un percorso molto più articolato ed impegnativo.