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Renato Bruni non è più con noi

martedì 28 Giugno 2016

Renato Bruni non è più con noi

MILANO, 28 giugno 2016 Renato Bruni ci ha lasciato, è morto venerdì 24 giugno. “Una notizia inaspettata – riferiva il presidente della Canottieri Baldesio Mario Ferraroni al giornale cremonese “La Provincia” – sapevamo che era ricoverato, aveva subito un’operazione, ma non si poteva immaginare questo epilogo”. E chi scrive, abituato a parlare, ricordandone i meriti, di campioni e protagonisti del mondo remiero, trova difficile parlarne. Una lunga amicizia con Renato Bruni, intensi periodi di collaborazione, ed anche con l’opportunità in passato di scrivere dei suoi meriti, in questo momento creano un difficile blocco. Una notizia come questa lascia sconcertati e solo il desiderio di ricordarlo a quanti nel mondo del canottaggio l’hanno conosciuto aiuta a rimettere in linea i pensieri, riprendendo in parte quanto avevamo scritto di lui cinque anni fa quando fu insignito della Stella d’Oro del Coni al merito sportivo.

Il mondo dello sport continua a crescere e dare frutti grazie ai tanti appassionati che nelle più disparate località della penisola vi si dedicano con tanto amore, altra definizione non esiste ed in particolare riferendoci a Renato Bruni, classe 1928, cremonese che tanto ha fatto e dato allo sport della sua città”. Ma se questo pensiero racchiude l’essenza di quanto Renato ha fatto nel suo percorso di sportivo e di praticante, riteniamo doveroso ricordarne anche i meriti a tutto campo.

Aveva iniziato col canottaggio nel 1949 alla Bissolati e dopo la lunga trafila in Yole, nel 1951 vinse un campionato italiano junior nel “4 con” assieme al fratello Luciano, ad Umberto Arcari e Gino Superti, tim. Giuliano Gennaro, aggiungendoci il giorno successivo anche la medaglia d’argento nella finale dei senior. Poi cambiò maglia sociale e nel 1955 e 1956 assieme a Umberto Arcari portò al successo il “due senza” della Baldesio ai campionati assoluti, tanto per ricordarne i traguardi più rilevanti. Aveva altre ambizioni, ma a volte ai canottieri può capitare qualche piccolo incidente in gara, ma si ritenne ugualmente soddisfatto. Poi pensò di sedersi in plancia alla Baldesio e dal 1960 ne fu ai vertici, dapprima come consigliere, poi vice presidente dal 1987 e presidente per tre anni dal 1994. Dal 1969 al 1999 ha retto il Comitato Provinciale di Cremona della F.I.C. partecipando anche attivamente alla vita del CONI provinciale. E nel contempo era impegnato anche come istruttore nel Judo, di cui aveva fondato la attivissima associazione SAIGO, di cui è tuttora presidente. Alla vela si era avvicinato nel 1959 regatando inizialmente col Soling, convertendosi però quasi subito allo Snipe che non ha più abbandonato”.

E alla vela aveva convertito anche la moglie, la gentile signora Adriana, ed il figlio Dario, col quale – come ne scrissi, quand’era in rotta verso gli 85 anni, elemento che non ne frenava la passione – aveva partecipato con ottimi risultati ad un mondiale master. E allora riprendevo – ma è attualissima – la definizione che appariva nel sito dell’Associazione della Classe Snipe italiana “66 anni di sport attivo, impresa davvero titanica, Canottaggio, Canoa Canadese, Judo e Vela”.

Per i suoi meriti, la Federazione Italiana Canottaggio l’aveva insignito della qualifica di Socio Onorario.

E concludevo così quel ricordo, ed i termini al di là della tempistica sono sempre validi: “E ciliegina sulla torta, da ultimo e certo non senza minore impegno, da 15 anni è presidente della sezione di Cremona degli Azzurri d’Italia. Ma dimenticavo di aggiungere che l’amico Renato, col quale ho avuto il piacere di condividere il mio periodo di presidenza del Comitato Regionale della Federcanottaggio, a questi risultati, e forse li consegue per questa ragione, è arrivato anche perché è un grande salutista e selezionatore di cibi genuini, dalle carni alle verdure e alla frutta, componenti importanti di un vivere sano l’intensa vita dello sportivo”.

La sua scomparsa addolora tutti i canottieri cremonesi, ai quali, ma in particolare alla Famiglia Bruni, si uniscono nel cordoglio e rimpianto i canottieri lombardi.


Ferruccio Calegari
Presidente onorario del Comitato Lombardia F.I.C.

Il Presidente della Federazione Italiana Canottaggio Giuseppe Abbagnale, unitamente al Consiglio federale e a nome di tutto il canottaggio italiano, porge alla Famiglia Bruni le più sentite condoglianze.