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FVG: una Commissione Tecnica Regionale che gira a 1000!

lunedì 25 Aprile 2016

FVG: una Commissione Tecnica Regionale che gira a 1000!

TRIESTE, 25 aprile 2016 – Dopo l’ultimo impegno della rappresentativa regionale ai Croatia Open di Zagabria, nel corso della quale si è messa in luce, salendo diverse volte sul podio, suscitando grande ammirazione tra gli organizzatori dell’importante evento croato, abbiamo voluto capire come nasce e si sviluppa una squadra regionale, ma soprattutto qual’è il lavoro non sempre facile della Commissione Tecnica Regionale che per il Friuli Venezia Giulia è composta da Stefano Gioia, Massimiliano Candotti e Michele Brugnera. Un gruppo geograficamente interessante, che forse grazie alla triangolazione Trieste/Monfalcone/San Giorgio, può avere in misura più veritiera il polso della situazione regionale.
Come nasce l’ idea di una squadra regionale?
Gioia:Prima dell’idea di come nasca una squadra regionale è per me importante la visione o filosofia che mi sono formato nel corso degli anni della mia attività, visione che ho condiviso in primis con Massimiliano e Michele della CTR ed in maniera fondamentale e proficua con il Consiglio del Comitato regionale. Prima di tutto dev’essere chiaro a noi ed all’esterno che l’attività tecnica regionale deve costituire un’opportunità supplementare di crescita sportiva per i nostri atleti: chiaramente il Comitato non concorre a particolari classifiche né riconoscimenti perciò tutto ciò che viene fatto deve risultare utile ai ragazzi. L’attività regionale non è un fine ma è un mezzo per crescere tecnicamente verso ulteriori obbiettivi nonché un mezzo per ottenere risultati piacevoli e soddisfacenti. Naturalmente prevede diversi step durante l’anno, comunque in generale uno degli obbiettivi è quello di far passare del tempo e degli allenamenti assieme agli atleti di diverse società e farli allenare e confrontare tra i migliori al di fuori delle normali competizioni. Inoltre partecipare a competizioni internazionali e nazionali di eccellente livello ove partecipano le migliori scelte dei territori, nonché essere sottoposti ad alcune selezioni e valutazioni (adeguate alle rispettive età), prepara psicologicamente i ragazzi a quella che ci auguriamo possa essere la futura evoluzione dei loro percorsi sportivi: per alcuni anche con le squadre nazionali!
In conclusione lo sforzo nostro come Commissione, assieme al Comitato, è quello ci proporre ai nostri ragazzi un pezzetto di attività ulteriore rispetto a quanto si possa fare all’interno del proprio club.
Candotti: Nasce dal fatto di poter dare a una rappresentativa della nostra regione, la possibilità di fare delle esperienze extra societarie, di poter gareggiare con i colori del Comitato, assieme ad altri atleti come compagni di squadra e non come avversari. Le varie prove selettive, i vari test, i vari allenamenti, aiutano i ragazzi che vi partecipano ad avere delle nuove esperienze, che li aiuti nella loro maturazione sportiva.
Brugnera: La formazione degli equipaggi regionali rientra tra le competenze istituzionali della C.T.R..
Ad inizio febbraio viene organizzato un allenamento collegiale, per le categorie Allievi C e Cadetti (13 e 14 anni), al quale sono invitati a partecipare tutti gli atleti delle società remiere del FVG, tesserati nelle suddette categorie.
Questo primo raduno rappresenta un momento molto importante, sia sotto il profilo della preparazione agonistica che della condivisione dei valori propri dello sport, dove atleti ed atlete, che saranno avversari tra loro nelle successive gare dell’anno, possono conoscersi meglio e stringere amicizie tra loro, confrontandosi nell’obiettivo comune di formare un equipaggio, che vestirà lo stesso body, quello giallo-blù, della rappresentativa regionale.
Per i tecnici, rappresenta un importante banco di prova della preparazione svolta durante il periodo invernale.
Il successivo monitoraggio dei risultati ottenuti nelle prime gare, anche indoor, completa la base di dati a disposizione della CTR, dalla quale si iniziano a valutare le possibili composizioni dei nuovi equipaggi regionali.
Come vengono coinvolte le società, gli allenatori, gli atleti?
Gioia: Per quanto mi riguarda il momento di maggiore coinvolgimento (a cui tengo particolarmente) per atleti, tecnici e società è costituito dal raduno regionale giovanile invernale, esperienza iniziata già con Flavio Mosetti circa 10 anni fa. In quest’occasione infatti, oltre alle varie attività valutative il mio impegno assieme ai colleghi di Commissione è quello di passare a tutti il messaggio che oltre alle normali competizioni tra società ci può essere un altro livello che ci aiuta a migliorare e crescere ulteriormente con il sereno confronto fianco a fianco e a volte in equipaggio assieme con ragazzi di altri clubs, tramite incontri come questo e alcuni altri allenamenti durante l’anno. Inoltre, un aspetto molto importante per me è costituito dalle analisi tecniche della voga, in cui si vuole evidenziare gli aspetti fondamentali della tecnica italiana facendo notare ai ragazzi che nonostante lievi differenze tra allenatori, vi sono punti decisivi e critici assolutamente comuni e che questi sono validi per determinate motivazioni scientifiche e razionali che cerco di far capire e condividere. Questa infarinatura è poi utile per piazzare i capisaldi con cui uniformare nei limiti del possibile il gesto tecnico nei futuri equipaggi misti regionali, nonché anche qui dare una prima idea ai ragazzi di cosa potrebbe significare in futuro formare equipaggi con compagni provenienti da diverse esperienze sportive societarie ai fini delle squadre nazionali.
Candotti: Le società vengono coinvolte nei vari raduni e nelle varie manifestazioni dove ci si organizza a livello logistico e di materiali, da poter usare nei vari appuntamenti. Con gli allenatori sicuramente in occasione del primo allenamento collegiale di febbraio ci si riorganizza per vedere i numeri su cui poter lavorare durante la stagione. I tecnici presenti sul campo vengono coinvolti nelle varie attività e con loro è sicuramente sempre aperta la possibilità di confronto e di discussione, mentre per quanto riguarda gli atleti vengono spiegate le varie prove, gli obbiettivi nel limite del possibile uniformando la tecnica, spiegando i vari errori come ognuno di noi farebbe nella propria società.
Brugnera: Per ciascuno di noi fa piacere pensare di essere membro della grande famiglia del Canottaggio, dove nel rispetto dei singoli ruoli, esperienza e tradizioni sociali, ci si dà una mano l’uno con l’altro. Alle società viene chiesta la disponibilità delle attrezzature sportive e la partecipazione al supporto logistico nelle trasferte degli atleti, mentre con gli allenatori si ricerca una collaborazione fattiva nella preparazione degli equipaggi selezionati dalla CTR. Per gli atleti vengono organizzati momenti di incontro assieme e talora di convivio.
Quali sono i criteri per entrare in squadra regionale?
Gioia:Al di là dei specifici eventi valutativi (remoergometro, test svolti al raduno, prova specifica in barca a velocità gara…) il criterio è quello della costanza nei miglioramenti e la disponibilità a partecipare alle attività regionali, cioè farsi vedere e confrontarsi. Naturalmente teniamo come linea guida anche l’idea che trattiamo di attività giovanile e complessivamente promozionale quindi si evitano attentamente le esasperazioni. In generale quando arriva il momento delle scelte selettive ci basiamo assolutamente su una serie di risultati e valutazioni per ciascun atleta in modo che la valutazione non venga affidata ad un singolo risultato saltuariamente negativo o positivo. A ciò si aggiunge come eccezione la selezione “secca” per l’Esagonale che però avviene in un periodo di forma definita degli atleti e quando sono già stati acquisiti molteplici elementi valutativo durante la stagione. Con la Commissione ci imponiamo di fare scelte oggettive e corrette, rispettose prima di tutto dell’impegno visibile dei ragazzi. Naturalmente bisogna tenere conto che abbiamo a che fare con ragazzi giovanissimi, dalla formazione tecnica e fisica non ancora completamente definita e che il livello sportivo non è certo quello olimpico con tutto quanto ciò comporta. Ad ogni modo, ritengo che basando le scelte in maniera ampiamente ragionata su molteplici dati, e ponendosi come faro l’oggettività e non le opinioni personali, si faccia un buon lavoro e, lo ripeto, nel rispetto degli atleti. D’altro canto penso che da parte dei ragazzi accettare e valutare serenamente sia l’essere selezionati che eventualmente l’essere esclusi dopo essersi confrontati alla pari e senza timori, sia anche questo grande motivo di crescita personale.
Candotti: Si tengono in considerazione i vari test proposti nel collegiale giovanile, le gare al remoergometro di inizio stagione e il test in 720 in occasione della prima gara regionale. Per la formazione degli equipaggi poi si tiene conto della possibilità di provare le barche il più possibile e quindi si cerca di formare le stesse con le società che si trovano più vicine tra loro. Nel settore ragazzi si valutano le gare da loro fatte e gli equipaggi già formati dalle società facendo delle modifiche migliorative se necessario.
Brugnera: Si è ritenuto opportuno determinare un principio generale, anziché una o più regole precise, in quanto soluzione più logica per ottenere, nel determinato contesto in cui è bandita la gara, l’equipaggio più competitivo. La ricerca è volta ad ottenere soprattutto la massima efficacia della squadra nelle barche lunghe, considerando però le opportunità logistiche di preparazione. Detto ciò, fatto salvo la selezione diretta dei finalisti nella categoria Ragazzi ai Campionati Italiani, in caso di necessità di modifica di un equipaggio, si valuta la possibilità della società interessata di garantire la composizione ad un equo valore dell’equipaggio, in accordo con la Commissione. Nella categoria Cadetti vengono considerati i risultati registrati al raduno valutativo di inizio anno, oltre ai piazzamenti ottenuti alle più recenti regate regionali e nazionali. Naturalmente le scelte del selezionatore a volte possono essere umanamente difficili.
Quali sono i programmi della stagione in corso ?
Brugnera: 28/05 Meeting Nazionale allievi/cadetti S.Giorgio; 8-10/07 Festival dei Giovani; fine agosto Volkermarkt (A) per Ragazzi; 10/09 Esagonale Giovanile Pola (HR); 21/10 Trofeo delle Regioni – Candia
28/10 Meeting Trieste-Zagabria a Grado.
Si parla sempre più spesso di aspetti finanziari. Come viene gestita una squadra regionale in quanto a costi delle trasferte?
Gioia: In questo senso posso solo dire, ad onore del nostro Comitato, oggi con Massimiliano d’Ambrosi ed i suoi consiglieri ma già nel precedente quadriennio con Dario Crozzoli, che si cerca sempre di supportare al massimo gli impegni delle squadre, a differenza di altri Comitati che lasciano alle società e alle famiglie tutto il carico economico delle trasferte. Quindi ci sono trasferte totalmente finanziate dal Comitato ed altre, dove le società sono comunque presenti autonomamente, in cui viene fornito un contributo. Ciò ci ha permesso in questi anni di affrontare manifestazioni pressoché impensabili nel passato come la regata per gli otto juniores a Lucerna oppure il recente Croatia Open a Zagabria, con tutto ciò che ne consegue in fatto di esperienze offerte agli atleti!
Quando sarà la prossima uscita della Rappresentativa Regionale ?
Candotti: Al Meeting Nazionale Giovanile di San Giorgio di Nogaro il 28/05 con il 4 di coppia cadetti.


Maurizio Ustolin
Ufficio Stampa FIC FVG