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Una vita al timone, da Limite sull’Arno ai Giochi del terrore:  il canottaggio piange i’Teppa””

giovedì 17 Marzo 2016

Una vita al timone, da Limite sull’Arno ai Giochi del terrore:  il canottaggio piange i’Teppa””

PISA, 18 marzo 2016 Alberto Cecchi detto “i’Teppa”, da Limite sull’Arno, ha corso la sua ultima regata. Nato nella cittadina empolese sede della più antica società remiera d’Italia appena cinque giorni dopo l’armistizio, il 13 settembre del ’43, i’Teppa ha rappresentato un pezzo di storia importante della Canottieri Limite, della quale è stato uno degli atleti più titolati. Nel suo ruolo di timoniere, Alberto Cecchi si laureò campione italiano nel 1964 e nel 1965, e vestì più volte la maglia azzurra in varie competizioni mondiali e continentali, con l’apice raggiunto ai Giochi Olimpici di Monaco 1972, quandò timonò il quattro con guidato dal conterraneo Antonio Baldacci e composto da Pasquale Chiabai, Renzo Sambo e Claudio Padoan. Il quattro con del Teppa concluse all’undicesimo posto quella tragica Olimpiade, segnata dall’attentato dei terroristi palestinesi ai danni della residenza della squadra d’Israele. Oltre alla maglia della Canottieri Limite, Cecchi vestì nella sua gloriosa carriera anche quelle della Marina Militare di Sabaudia e dei VV.F. Ruini di Firenze. Leggendaria, e sana, la sua acerrima rivalità con Ivo Stefanoni, timoniere del quattro con campione olimpico nel ’56 e bronzo nel ’60, con il quale negli anni ’60 e ’70 battagliava per salire sulle migliori barche con timoniere. Terminata la carriera agonistica – fatta anche di una parentesi calcistica nel Montelupo, società sempre nel limitese – Cecchi non disdegnava di tanto in tanto di assistere agli allenamenti della sua vecchia società, dall’argine dell’Arno, il fiume che custodirà per sempre gli incitamenti al timone del Teppa.

Niccolò Bagnoli – Ufficio Stampa Comitato FIC Toscana –

Nella foto: il quattro con azzurro timonato da Cecchi alle Olimpiadi di Monaco