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Intervista a Peter Brewer, DT della Putney High School Rowing Club

sabato 5 Marzo 2016

Intervista a Peter Brewer, DT della Putney High School Rowing Club

LONDRA, 05 marzo 2016 – Una storia speciale, di quelle che quando la conosci ti cattura. Il nostro interlocutore è Peter Brewer, il Direttore Tecnico e allenatore della Putney High School Rowing Club, una società in continua evoluzione fresca dell’inaugurazione della sua prima sede sociale e che per il secondo anno a fila ospita l’ammiraglia rosa FIC Lombardia. Peter è diventato allenatore nel 2007, grazie ad una borsa di studio formativa della federazione britannica. Un investimento a perdere, su giovani potenziali tecnici motivati con l’obiettivo di avvicinare nuovi allenatori e nuove energie al canottaggio. Avvicinatosi allo sport del remo alla Emanuel School di Londra, ha proseguito la sua carriera agonistica alla University of London. Nel 2005 un infortunio e la scelta di intraprendere la carriera di tecnico grazie alla federazione.

Peter, parlaci della tua società, avete appena aperto la vostra prima sede. Come siete arrivati qui? “La Putney High School ha una storia ultracentenaria. È stata fondata il 19/09/1893, lo stesso giorno in cui la Nuova Zelanda diede il voto alle donne come prima nazione al mondo. La scuola decise di avviare la sezione canottaggio nel 1984. Per vent’anni siamo rimasti una semplice realtà scolastica, ci appoggiavamo al Thames Rowing Club. Nel 2007 la dirigenza ha deciso di spostare la sede al Barn Elms Boat Club per iniziare a fare più attività. Avevamo undici imbarcazioni. Nel 2009 la scuola cercava un giovane allenatore a tempo pieno e sono arrivato io. C’erano venti ragazze, l’attività era solo ludica. Abbiamo iniziato a lavorare e oggi, dopo sette anni, abbiamo 140 ragazze tra i 12 e 18 anni e 35 imbarcazioni. Io sono da solo, è stata una grande sfida. Questi numeri, come diretta conseguenza, hanno fatto scattare la voglia di avere una sede tutta nostra”.

Parliamo della nuova sede. Come è nata? “Grazie al successo delle ragazze, per numeri e risultati, la scuola ha deciso di investire concretamente nel canottaggio e si è impegnata a costruire una sede. Un progetto realizzato in un anno, dall’idea all’inaugurazione. Qui fino a pochi mesi fa c’erano degli uffici, poi l’azienda ha chiuso. Si è quindi liberato uno spazio che poteva essere perfetto per il canottaggio, la proprietà ha venduto e noi abbiamo comprato. Oggi abbiamo un nido, piccolo ma costruito con tanto sudore in anni difficili. I lavori sono iniziati la scorsa estate, il 31 gennaio 2016 abbiamo fatto l’inaugurazione ufficiale”.

Tanti numeri, 140 ragazze. Tracciamo un bilancio sui recenti risultati? “È un gruppo in crescita, già capace di imporsi. Lo scorso anno abbiamo vinto più di quaranta regate, di diverso livello. Da quelle locali a nazionali. Due settimane fa, ai trials junior, la nostra migliore atleta Emma Andrews è arrivata terza e quindi parteciperà al Campionato del Mondo Junior. Questi risultati, uniti al piano di sviluppo messo in campo con la costruzione di una nuova sede, ci hanno portato a ricevere il premio di “miglior sport club” di Londra nel 2015”.

Prima di lasciarci. Qual è il tuo sogno nel cassetto? “Il nostro è un club femminile, il nostro sogno è quello di vincere la Women’s Eight Head of the River Race. Ti dico anche l’anno, il 2019”.


Luca Broggini
Uff. Stampa FIC Lombardia