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A proposito di Norme Sportive Antidoping

sabato 5 Marzo 2016

A proposito di Norme Sportive Antidoping

ROMA, 05 marzo 2016 – Per tentare di chiarire alcuni dubbi espressi dalla stampa nazionale, circa l’attenzione che la Federazione Italiana Canottaggio dovrebbe porre nei confronti degli atleti per agevolare le procedure antidoping, abbiamo deciso di riportare sulle pagine di canottaggio.org il contenuto dell’avviso n.25/2016 – peraltro visibile anche nell’apposita sezione e inviato a tutte le Società remiere -, che mette in risalto ancor più la problematica legata all’antidoping. L’attività di controllo è, infatti, regolata dalle Norme Sportive Antidoping (NSA) – va sottolineato che la nuova versione entrerà in vigore il 10 marzo 2016 -, mentre tutti i documenti relativi all’antidoping sono visibili a questa sezione.

E’ bene ricordare, quindi, che tutte le norme emanate coinvolgono in prima persona l’atleta il quale viene informato costantemente dalla Federazione e dalla Direzione Tecnica, e questo sta avvenendo fin dai primi raduni, su tutte le varie procedure legate ai controlli antidoping. Un’azione divulgativa che viene esplicitata tramite l’invio di avvisi, come appunto il n.25/2016, con riunioni dedicate al tema che lo staff tecnico nazionale tiene durante i raduni nazionali, con la distribuzione di dispense ad ogni atleta che entra a far parte della squadra nazionale e con le indicazioni antidoping, da sempre contenute nelle circolari di convocazione, che recitano: “Per chi partecipa al raduno è obbligatorio l’invio dell’allegata scheda di assunzione dei farmaci. La scheda deve assolutamente essere inviata, via mail, esclusivamente all’attenzione del Medico federale. Si coglie l’occasione per ribadire ulteriormente di non assumere alcun farmaco senza prima aver consultato un medico federale. L’inosservanza di quanto sopra ricordato, può esporre al grave rischio della squalifica dovuto all’assunzione di un farmaco banale”.

Questa formula, inserita nella circolare di convocazione e inviata alla società dell’atleta chiamato in azzurro, accompagna anche la scheda di assunzione dei farmaci che l’atleta deve compilare di suo pugno, evidenziando i medicinali che sta assumendo, firmarla e inviarla al medico federale. Va da sé che, non essendo in un “regime di polizia”, una volta responsabilizzati adeguatamente tutti gli atleti sull’uso dei medicinali, sia da parte della Federazione Italiana Canottaggio e sia da parte delle Società di appartenenza, risulta impossibile entrare nella sfera personale di ogni soggetto. L’unica “iniziativa” ancora in mano ai Dirigenti e ai Tecnici federali rimane quella di inviare ripetuti appelli di “attenzionamento” in particolare sulla compilazione del whereabouts individuale (vds Istruzione Compilazione Modulo Whereabouts Individuale) con l’invio di SMS, e da ultimo, anche con la realizzazione di una newsletter “temporizzata”, in via di definizione, nella quale ricordare periodicamente tutte le incombenze relative ai controlli antidoping.

E’ bene rammentare, altresì, che il CONI, Sezione Antidoping, ha aperto una Webmail PEC (posta certificata) ad ogni atleta inserito in RTP (Registered Testing Pool) con la quale comunica esclusivamente con loro. Ogni atleta vi accede grazie alle credenziali in proprio possesso. Tornando all’ultima versione delle NSA, inviata con l’avviso n.25/2016, si sottolinea che l’unica modifica apportata al documento, attualmente in vigore, è inerente l’art. 17.11 del Disciplinare dei Controlli e delle Investigazioni: “Il verbale di prelievo antidoping, debitamente compilato e sottoscritto in ogni sua parte a cura del DCO, dovrà essere redatto in 3 esemplari (NADO ITALIA, Atleta e Laboratorio Accreditato WADA), da trasmettere nelle seguenti modalità:

a. NADO ITALIA: il DCO (Doping Control Officer) avrà cura di inserire il verbale di ciascun Atleta in una specifica busta. Tutte le buste dei prelievi relativi alla medesima sessione andranno inserite da parte del DCO in una seconda busta riportante i riferimenti relativi alla FSN/DSA/EPS interessate (ovvero alla ADO/Organizzazione interessata), all’evento, alla località ed alla data di svolgimento. Detta busta andrà trasmessa tempestivamente alla NADO ITALIA. La notifica all’Atleta, l’eventuale Rapporto supplementare ed altra documentazione vanno inseriti unicamente nel plico indirizzato alla NADO ITALIA.
b. ATLETA: Al completamento della sessione di prelievo, il DCO consegna nelle mani dell’Atleta, la copia a lui destinata del verbale della sessione.
c. LABORATORIO: Il verbale destinato al Laboratorio accreditato WADA non dovrà contenere alcun dato identificativo dell’Atleta e verrà inserito a cura del DCO all’interno della borsa di trasporto contenente i campioni prelevati mentre la catena di custodia sarà mantenuta fuori dalla borsa per permetterne l’aggiornamento nei diversi passaggi.

Rimane ancor più evidente, leggendo i punti sopraesposti, che l’atleta è il responsabile delle proprie azioni anche se la Federazione Italiana Canottaggio, come già evidenziato, continuerà a seguire informando e redarguendo con le diverse procedure attivate senza violare la sfera personale di ogni soggetto che viene convocato in azzurro e senza sostituirsi a lui in ogni fase delle procedure antidoping.

AVVISO N. 25/2016 – Norme Sportive Antidoping 2016 – Entrata in vigore 10 marzo