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L’olimpionica Sarah Tait perde la battaglia della vita

giovedì 3 Marzo 2016

L’olimpionica Sarah Tait perde la battaglia della vita

ROMA, 03 marzo 2016 – Sarah Tait non è riuscita a vincere la battaglia più difficile: l’atleta australiana si è arresa al cancro a soli 33 anni, lasciando il marito e due bambini. La Tait è stata uno degli elementi di punta del canottaggio australiano fino al 2014, quando si era ritirata dalle competizioni per combattere un cancro cervicale, diagnosticatole l’anno prima. La Tait è stata la prima madre a vogare per l’Australia alle Olimpiadi, dopo la nascita del suo primo figlio nel 2009: era anche stata il capitano della squadra di canottaggio australiana alle Olimpiadi di Pechino 2008 e membro dell’otto femminile ad Atene 2004, ma è ai Giochi di Londra del 2012 che visse il suo momento più alto, aggiudicandosi la medaglia d’argento nel 2 senza al fianco di Kate Hornsey.

“Sarah è stata e continuerà ad essere fonte di ispirazione per molti atleti australiani – ha commentato Chris O’Brien, head coach della nazionale australiana di canottaggio – Sono stato personalmente ispirato da lei, è stata una delle atlete più vincenti del nostro sport, ci mancherà”. “Tait ha dimostrato che le madri possono non solo continuare a competere a livello di élite, ma anche vincere medaglie – ha aggiunto il Presidente del Comitato Olimpico Australiano, John Coates – la sua storia è stata veramente d’ispirazione”. (Fonte Repubblica.it)

Il Presidente Guseppe Abbagnale, appresa la triste e dolorosa notizia, esprime a nome personale, del Consiglio e del canottaggio italiano, vicinanza e cordoglio al Presidente del Comitato Olimpico Australiano, alla Federazione Australiana di Canottaggio e alla famiglia di Sarah Tait