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I ricordi di Danilo Gattoni, Giudice Arbitro Internazionale, su una  vicenda storica che ha coinvolto l’Italia

sabato 27 Febbraio 2016

I ricordi di Danilo Gattoni, Giudice Arbitro Internazionale, su una  vicenda storica che ha coinvolto l’Italia

MILANO, 27 febbraio 2016 Il piccolo grande mondo del canottaggio a volte ti pone a contatto con i protagonisti della nostra storia e in questo caso non dello sport, ma quella storia con la “S” maiuscola i cui risvolti avrebbero potuto avere gravi conseguenze. E grazie a richiami sulla grande stampa, pur conoscendolo da molti anni, veniamo a scoprire il “diario segreto” di un amico, Danilo Gattoni, appassionato dirigente e giudice arbitro internazionale, col quale in molte occasioni abbiamo condiviso l’attenzione sportiva e che ovviamente tratteneva nell’intimità le memorie del suo percorso militare. Nei giorni scorsi i giornali hanno rievocato un episodio di 30 anni fa, quando sul finire del 1985 un gruppo armato del “F.L.P.” (Fronte per la Liberazione della Palestina) si impadronì della nave italiana “Achille Lauro” in crociera al largo delle coste dell’Egitto (a bordo 201 passeggeri, altri erano in visita a terra, e 344 membri di equipaggio) dando inizio ad una movimentata situazione anche per la morte violenta di un passeggero americano. La circostanza mise in rapido movimento una decisa azione politico-militare, con intervento degli incursori italiani del Col Moschin e del Comsubin, pronti ad agire, ma alla fine la situazione fu risolta per via diplomatica. La “Stampa” di Torino, che sull’argomento in passato aveva sviluppato importanti servizi, è di recente ritornata sull’episodio, citando alcuni dei protagonisti della spedizione militare italiana: “Anche Danilo Gattoni, piemontese, Tenente di Vascello incursore, era nella lista dei partenti. «La sera precedente ero rimasto a casa, con mia moglie. Il televisore spento. Mi avverte il capoguardia l’indomani alla base: “Guarda che il team è già andato”. Poi la convocazione dal Comandante della base e l’ordine che entro le 11,30 devi essere pronto con i ferri del mestiere, le dotazioni di combattimento. A mezzogiorno sono su una Campagnola con 4 colleghi, due specialisti in lanci col paracadute come me e altrettanti esperti in cariche esplosive, diretto a Pisa».

Il seguito dell’episodio è noto, e ne fu realizzato anche un film “Voyage of Terror: The Achille Lauro Affair”. Ma i nostri soldati rimasero nell’ombra, non potevano apparire alla ribalta. Nel tempo tra gli avvicendamenti legati al suo grado di Ufficiale di Marina Danilo Gattoni, che nel periodo all’Accademia Navale ne aveva anche partecipato all’attività remiera, si ritrovò a dirigere il Centro Remiero della Marina Militare, a Sabaudia, avvicinandosi con passione al mondo del canottaggio in cui successivamente fu protagonista nei ranghi degli Ufficiali di Gara, arrivando alla attuale funzione di Giudice Arbitro internazionale. “Il periodo trascorso a Sabaudia – sottolinea Danilo Gattoni, oggi Ufficiale Superiore della “Riserva” della Marina Militare – mi ha fatto conoscere ed apprezzare sia l’attività del canottaggio che della canoa, in cui nel passato ed ancor oggi la Marina Militare svolge un ruolo rilevante. Così alla mia attenzione giovanile per l’atletica ed a quella professionale per il paracadutismo ho unito quella per le attività remiere, divenendo anche giudice di gara per la canoa. Grande soddisfazione mi ha dato la partecipazione all’attività del canottaggio, nei cui ranghi operai come aspirante giudice dal gennaio 1996, effettivo nel dicembre 1997 e internazionale nell’ottobre 2005”.

Danilo Gattoni, che nel 2001 era stato nominato “Cavaliere al merito della Repubblica”, si è avvicinato forse in punta di piedi a questo settore dello sport azzurro in cui si sta dimostrando importante comprimario per le sue esperienze operative nella Marina Militare. Ma anche per i riflessi della sua origine in terra piemontese, essendo nato a Gozzano nei pressi di Orta San Giulio, che sul Cusio ancor oggi riflette il ricordo del primo Campionato d’Europa organizzatovi nel 1893, e sulle cui acque la Canottieri Lago d’Orta intende organizzare tra un paio d’anni il 125 ^ anniversario di quell’evento. “Malgascin” (*) di razza, quindi, e dopo avere trascorso i primi 18 anni della sua vita tra Gozzano e Novara, puntualizza Danilo Gattoni “Tre mesi dopo il diploma, l’ 11 settembre 1971 salutavo il mio paese ed il lago d’Orta: partivo per Livorno dove iniziava la mia avventura in seno alla Marina Militare come allievo dell’Accademia Navale”.

    

Ferruccio Calegari

 

(*) appellativo dialettale degli abitanti di Gozzano.

Nota storica (Google ref.): Il Raggruppamento subacquei e incursori “Teseo Tesei” (detto anche dei “Baschi Verdi” e di cui faceva parte Danilo Gattoni) è il raggruppamento della Marina Militare incaricato di svolgere operazioni di guerra non convenzionale in ambiente acquatico e di difesa subacquea, con sede in località Le Grazie, al Varignano, promontorio del Golfo di La Spezia. Vi si accede dopo impegnativi esami al termine di un corso della durata di circa un anno, ed al 24^ Corso Comsubin, nel 1973, quello cui partecipò Danilo Gattoni, i promossi furono soltanto 7 (di cui 2 ufficiali). Lo sviluppo settoriale è avvenuto per vari periodi, ma se ne fa risalire l’importanza alla prima Guerra Mondiale, con l’embrionale raggruppamento dei “Caimani del Piave”, uno speciale reparto di Arditi volontari creato all’indomani della Battaglia di Caporetto, che aveva messo a punto delle particolarissime tecniche offensive.