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Francesco Maria Maglione: il para-rowing la mia riabilitazione

lunedì 14 Novembre 2016

Francesco Maria Maglione: il para-rowing la mia riabilitazione

ROMA, 14 novembre 2016 – È nato a Napoli il 19 luglio 2000, ma a soli sei anni è vittima di un incidente stradale nel quale perde l’uso delle gambe. Questo in sintesi è Francesco Maria Maglione, ma Francesco è anche un ragazzo che non si è abbattuto, che ha creduto nella vita e nello sport continuando a frequentare gli amici e la scuola, è al quarto anno del liceo classico, e tutto lo sport fino a scrivere un messaggio nella bacheca della pagina Facebook della Federazione Italiana Canottaggio nel quale chiedeva come poter fare canottaggio. Dalla risposta alla sua domanda Francesco non si è più fermato fino ad arrivare alla Canottieri Ilva dove oggi pratica il canottaggio. Ma leggiamo dalle sua parole come ha superato il trauma dell’incidente e cosa fa oggi:

“Nel 2006 a seguito di un incidente automobilistico ho subìto una lesione midollare con conseguente perdita dell’uso delle gambe. In questi dieci anni non c’è stato giorno che non abbia fatto una dura e faticosa riabilitazione per raggiungere il mio obbiettivo finale: tornare a camminare. Così facendo ho raggiunto ottimi risultati, grazie al mio lavoro e soprattutto grazie al supporto della mia famiglia, dei miei genitori che non si sono mai scoraggiati e mi hanno sempre sostenuto/incoraggiato, e dei miei fratelli, che non si sono mai tirati indietro quando c’era da dare una mano. L’estate scorsa, grazie anche alla maggiore copertura televisiva offerta dalla Rai durante le Paralimpiadi, ho deciso di iniziare a praticare anche dello sport a livello agonistico, mettendoci la stessa passione e la stessa abnegazione finora impiegate (solo) nella riabilitazione (che ovviamente continuerò).

Lo sport che cercavo doveva avere a che fare con il mare, che amo (pratico nuoto, immersioni subacquee e vela), e doveva essere completo dal punto di vista fisico: quale sport migliore del canottaggio? Detto fatto: chiamai il presidente regionale del CIP Dott. Carmine Mellone per sapere dove praticare canottaggio paralimpico a Napoli e in quattro e quattr’otto fui messo in contatto con Mimmo Perna, allenatore di canottaggio presso il Circolo Ilva di Bagnoli, il quale mi disse (chiamandomi dal Brasile, dove si trovava per le Paralimpiadi) che anche per lui sarebbe stata una bella sfida iniziare una pratica sportiva fino ad allora in Campania quasi, se non del tutto, assente. Al Circolo Ilva mi sono trovato subito bene con due allenatori (Mimmo e Rosario Aita) che non si sono fermati davanti alle prime iniziali e fisiologiche difficoltà, ma anzi ne sono stati spronati (come me del resto).

Anche il rapporto con gli altri ragazzi del Circolo è stato da subito ottimo, grazie anche al loro spirito di cameratismo e al loro comportamento massimamente inclusivo. Ovviamente questo progetto è solo all’inizio, abbiamo posato le prime pietre, ma sono ben consapevole che la strada è ancora molto lunga e lastricata di fatica e ore ed ore di allenamento; dovremo superare problemi di ogni tipo, non ultimo quello “tecnico” (le barche utilizzate sono specifiche per il canottaggio paralimpico, e dovremo procurarcele) con l’obiettivo di arrivare un giorno a disputare una Paralimpiade, passando per Mondiali ed Europei, Il tutto facendoci rientrare i miei studi (quarto anno di liceo classico), i miei amici, la mia riabilitazione, ecc. Credo proprio che giornate di 24 ore mi sembreranno insufficienti. Francesco Maria Maglione”.