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International Festival of Coaching di Formia, il report di Francesco  Cattaneo

lunedì 31 Ottobre 2016

International Festival of Coaching di Formia, il report di Francesco  Cattaneo

ROMA, 31 ottobre 2016 – Nel week end, a Formia presso il Centro di Preparazione Olimpica del CONI “Bruno Zauli” diretto da Davide Tizzano, si è svolta la tre giorni internazionale dell’ lnternational Festival of Coaching alla quale hanno partecipato illustri protagonisti del mondo sportivo nazionale e internazionale. Per il canottaggio era presente il Coordinatore della Squadra Nazionale, Francesco Cattaneo, il quale ha realizzato un breve report su quanto è avvenuto e sui temi trattati. Un resoconto che proponiamo a beneficio di tutti e di quanti interessati all’argomento:

“All’inizio della tre giorni ci sono stati gli interventi di Martin Bucheit, responsabile della preparazione del Paris Saint Germain, e Brian Cunniffe, Sport Scientist del British Olympics Medical Istitute. I due relatori hanno affrontato vari argomenti tra cui i sistemi e gli strumenti per il monitoraggio dell’allenamento e della performance. Tutti e due hanno fatto riferimento, in momenti diversi, al fatto che la ricerca e la scienza ci aiutano tantissimo per monitorare le 4/6 ore dell’allenamento ma che poi un ruolo fondamentale le rivestono anche le rimanenti 18/20 ore dove gli atleti spesso commettono errori grossolani per la loro preparazione. Il sonno, il non bere, adottare una dieta sana, in poche parole, svolgere una “vita da atleta” è di fondamentale importanza. Ritengo singolare riconoscere che, come più volte affermato da vari professionisti, nonostante la tecnologia e la scienza abbiano fatto passi da gigante, l’RPE (Rating of Perceived Exertion) rimane ancora tra i metodi più affidabili per conoscere il carico di allenamento. Il professor Giuseppe Banfi luminare della terapia del freddo, nel suo intervento, ha mostrato ai presenti come, attualmente, la crioterapia sia da tutti riconosciuta come tra le migliori terapie per il recupero fisico. La ricerca è arrivata alla conclusione che la crio-camera è l’ausilio di cui si ha bisogno per poterla somministrare. Sono strutture che riescono a portare la temperatura fino a -140°, hanno bisogno di personale qualificato e costano circa 250.000 euro. Un costo proibitivo per molti e, quindi, ad oggi solo alcune realtà sportive, come il calcio, se le possono permettere.

Per quanto riguarda lo sport femminile, i relatori hanno evidenziato che le donne devono essere, molto più degli uomini, partecipi del processo di allenamento condividendone e approfondendone, con i tecnici, lo sviluppo e le modalità di esecuzione. Andando oltre è stato evidenziato che i coach migliori sono quelli che riescono a prendere le decisioni migliori sulla base delle proprie conoscenze, devono avere una propria filosofia di lavoro, avere un approccio olistico e anticipare sempre i cambiamenti. Stefano Morini, allenatore di Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, durante il suo intervento ha affermato che: “Il tecnico deve conoscere e analizzare, e mai emulare il metodo di allenamento di altri, solo perché questi hanno avuto successo”, e poi continuando ha detto ancora: “Non smetto mai di autovalutarmi e realizzare i necessari aggiustamenti durante tutto il mio lavoro tecnico”. Morini nel concludere ha chiosato, anche se è un’affermazione che parrebbe scontata, che è necessario “Mettersi sempre in gioco” e che “gli atleti di alto livello devono concentrarsi come luogo di preparazione e non decentrarsi”. È stata analizzata la periodizzazione di tipo tradizionale, confrontandola con quella a blocchi e quella polarizzata ed ha illustrato, successivamente, i loro modelli di preparazione e i test di valutazione degli atleti.

Vincenzo Canali, docente di posturologia applicata allo sport all’Università di Parma, ha trattato la “Postura per l’alto livello” affermando che troppe volte ha lavorato con atleti top level i quali non avevano nessuna concezione di come adottare una buona postura e come lavorare per migliorarla. Durante la sua esposizione ha proseguito facendo riferimento al bacino dell’atleta il quale andrebbe molto più monitorato per evidenziare le varie patologie in cui si può incorrere e come poterle correggerle. Dario Dalla Vedova, coordinatore delle valutazioni biomeccaniche presso ISS di Roma, ha mostrato ai presenti fin dove ci si può spingere con la tecnologia applicata allo sport. Interessanti sono risultate le analisi di biomeccanica e delle velocità. L’intervento di Ans Botha, allenatrice del campione Olimpico dei 400m Wayde van Niekerk, ha emozionato tutta la platea sia per la sua carriera fatta di pochi mezzi, tante difficoltà e altrettanta passione e sia per com’è nata l’avventura olimpica. Addirittura nei primi due anni del ciclo Olimpico i suoi atleti erano senza fisioterapisti dedicati e aspettavano le gare per farsi trattare dai professionisti assunti dall’organizzazione.

Paolo Benini, mental coach del nuoto, ha offerto vari spunti su come dovrebbe comportarsi un allenatore per aiutare nel modo migliore i propri atleti. Ha puntato l’indice sul come bisogna sempre tener presente che sotto il nostro controllo c’è la sola prestazione e che il coach, come pure gli atleti, dovrebbero essere orientati a questa e non al risultato, il quale dipende anche dagli altri fattori. Successivamente è intervenuto Giorgio di Mattia, tra i responsabili italiani dell’antidoping, che ha offerto spunti molto interessanti sulla materia. Egli stesso ha affermato che bisogna attenersi fortemente alle regole con tutti i tesserati federali, e questo non solo per gli atleti di alto livello. Inoltre ha informato che i campioni B delle urine vengono congelati 8 anni e possono sempre, e in ogni momento, essere analizzati nuovamente. L’incontro internazionale è terminato alle 13 di domenica 29 ottobre con le conclusioni del Presidente della EACA Frank Dick e di Elio Locatelli, consulente dell’area tecnica della preparazione olimpica del Coni, i quali ci hanno dato appuntamento al prossimo anno per ulteriori confronti sul tema. Francesco Cattaneo, coordinatore della squadra nazionale”.