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Quattro di coppia junior: all’Europeo un argento inaspettato!

mercoledì 30 Dicembre 2015

Quattro di coppia junior: all’Europeo un argento inaspettato!

ROMA, 30 dicembre 2015 Tra le imbarcazioni che hanno ben figurato in occasione dell’Europeo Junior di Racice (Repubblica Ceca), troviamo il quattro di coppia maschile di Gabriel Soares (Marina Militare), Mirko Cardella (SC Telimar), Riccardo Jansen (Esteri Roma) e Gergo Cziraki (SC Ravenna). Con loro, ripartendo dal successo di Racice, abbiamo voluto fare il punto della situazione in questa fase iniziale dell’anno olimpico. Gabriel Soares: “Questo secondo posto è stato sicuramente inaspettato. Per me, in particolare, era la prima esperienza in campo internazionale quindi ero molto emozionato ma al contempo carico e pronto a dare tutto. Ero molto felice di essere lì a rappresentare la maglia azzurra. La barca l’abbiamo preparata in poco tempo, ma grazie all’ottimo lavoro portato avanti col supporto di Antonio (Colamonici, ndr) siamo riusciti a creare le condizioni giuste per poter affrontare l’impegno nel migliore dei modi. Inoltre venivamo da una buona preparazione invernale. Alla fine comunque quello che ha fatto la differenza è stata proprio la voglia, da parte di tutti, di lasciare il segno. Ora mi sto preparando per affrontare la nuova stagione che mi vedrà impegnato nella categoria under 23, quindi sarà tutto rimesso in discussione. Io ho intenzione di allenarmi al meglio ma non mi sento per ora di pormi obiettivi. Ci tengo, in conclusione, a ringraziare mia madre che mi sostiene sempre ed il mio allenatore, Franco Sancassani”.

Mirko Cardella: “All’Europeo sapevamo una cosa sola, dovevamo dare il massimo. Inizialmente non avevamo grosse aspettative poi però ogni gara, partendo dalle batterie, andavamo sempre in crescendo fino alla finale, gara che, subito dopo la partenza, ci aveva visto abbastanza arretrati. Solo dopo i mille abbiamo iniziato a riprendere terreno perché comunque eravamo molto forti sul passo. E’ stata quindi una gara tiratissima e molto emozionante. Diverso è stato il discorso al Mondiale. A Rio infatti abbiamo visto sfumare il podio per pochi centesimi al termine di una gara anche lì molto combattuta. Tra l’altro ci siamo trovati dietro agli Stati Uniti che avevamo superato in batteria. Inizialmente mi bruciava molto ma poi mi sono reso conto che comunque avevamo dato il massimo e che arrivare quarti in una competizione di quel livello è di per sé un risultato da non sottovalutare. Per quello che riguarda la stagione entrante, sto preparando un due senza con un mio compagno di società, Emanuele Gaetani Liseo (settimo al Mondiale Under 23 di Plovdiv in otto, ndr). La nostra società, apprezzabilmente, ci ha anche messo a disposizione un due senza da circa un mese. Ora stiamo lavorando concentrandoci sugli impegni giorno per giorno. Colgo infine l’occasione per ringraziare il mio Presidente Marcello Giliberti, i miei allenatori”.

Riccardo Jansen: “La scorsa stagione è stata tutto sommato soddisfacente. Sono arrivati dei buoni risultati a livello nazionale e regionale ma anche a livello internazionale. Sicuramente il Mondiale poteva andare meglio ma è stata comunque una bella esperienza. All’Europeo invece siamo riusciti a conquistare un’ottima medaglia d’argento, abbastanza inaspettata. Nonostante la barca impegnata a Racice sia stata preparata in poco tempo, siamo riusciti a fare un buon lavoro. Il valore dell’equipaggio si è visto già dalle batterie, in finale poi siamo riusciti a far valere il nostro passo, punto di forza della barca, e a conquistare un bellissimo secondo posto che ci ha ripagato del duro lavoro svolto. Molto importante è stato, in quell’occasione, il supporto del gruppo: gli allenatori infatti hanno voluto costituire una squadra unita e a mio avviso è stata una scelta vincente. Per quello che riguarda la stagione entrante invece, passerò di categoria, quindi ci saranno grossi cambiamenti che però ho intenzione di affrontare con una mentalità positiva anche perché ho fiducia nei tecnici. Non nascondo comunque un po’ di paura, poiché dovrò confrontarmi con atleti fino a 5 anni più grandi, però voglio mettercela tutta. Concludo ringraziando la mia allenatrice Cecilia Valentini che mi sta sempre vicina, la mia ragazza Priscilla e la mia famiglia”.