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Inaugurata all’Acqua Acetosa la risonanza magnetica donata dalla  Fondazione Roma

mercoledì 23 Dicembre 2015

Inaugurata all’Acqua Acetosa la risonanza magnetica donata dalla  Fondazione Roma

ROMA, 23 dicembre 2015 È stato inaugurato ieri, nel Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti all’Acqua Acetosa, il nuovo padiglione costruito per ospitare l’innovativa risonanza magnetica, donata dalla Fondazione Roma al CONI e realizzata da General Electric Hedonata. La nuova apparecchiatura del Centro “Giulio Onesti” di Roma potrà migliorare sensibilmente la diagnosi in campo ortopedico, traumatologico, neurologico, internistico e cardiologico a disposizione degli atleti e degli sportivi, normodotati e disabili. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del Presidente del CONI, Giovanni Malagò, del Presidente della Fondazione Roma, Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, del Prof. Gianfranco Gualdi, Primario dell’Unità Operativa Complessa Radiologia del Policlinico Umberto I, designato come supervisore della nuova struttura, dell’Amministratore Delegato di Coni Servizi, Alberto Miglietta, del Direttore Sanitario dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport, Antonio Spataro, e del Vice Presidente della Federazione Italiana Canottaggio Davide Tizzano.

Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha commentato con orgoglio l’arrivo dell’innovativo macchinario. “L’Acqua Acetosa è uno di quei fiori all’occhiello non solo del CONI ma di tutto il sistema sportivo italiano. È una di quelle cose che ci invidiano, per cui siamo conosciuti nel mondo e di cui andiamo fieri: la nuova risonanza donata dalla Fondazione Roma – grazie all’impagabile impegno del prof. Emanuele – rientra in quel piano di sviluppo di tutto il centro di preparazione olimpica. Come tutte le cose, giorno dopo giorno dobbiamo migliorare con investimenti nelle infrastrutture sportive, con miglioramenti tecnologici, con interventi nelle foresterie, che non devono però diventare alberghi a 5 stelle. Tutto questo entrerà nel dossier olimpico e non ci fermeremo. Ci sono altri progetti perché l’appetito vien mangiando e già pensiamo a cosa fare da qui a un anno. C’era il rischio forte che questo progetto non vedesse la luce, poi grazie a un eccellente connubio tra pubblico e privato, due mondi apparentemente così lontani come la Fondazione Roma e il CONI, siamo riusciti ad andare avanti. Sono infinite le procedure burocratiche che ci troviamo davanti: facciamo tutto questo da ente pubblico e senza scopo di lucro in favore dello sport e del sociale. Devo dire che senza la mia ostinata determinazione e senza la grande pazienza e sensibilità del professor Emanuele oggi non saremmo qui. Abbiamo dimostrato che insieme si possono vincere queste partite”.

Il Presidente della Fondazione Roma, Emmanuele Francesco Maria Emanuele, ha amplificato il messaggio. “E’ Grazie a Giovanni Malagò e ad Emmanuele se siamo riusciti a mettere questa risonanza in tempi stratosferici. Lavoro nel pubblico e non ho mai visto una cosa svolta in tempi così rapidi. Nel giro di qualche mese riuscire a montare una macchina di questo livello è veramente un record mondiale. Penso che questo sia solo l’inizio di questo centro che stiamo costruendo qua. So già che nella testa di Giovanni – ed Emmanuele è già d’accordo – che qui dobbiamo mettere anche una Tac, una Tac stratosferica, per poter vedere le coronarie degli atleti senza nemmeno utilizzare il mezzo di contrasto. Sicuramente saremo i primi ad avere queste macchine, anche la nuova mammografia che oggi si fa con la tomo sintesi e altri software per la risonanza magnetica. Siamo soltanto all’inizio di una cosa che trasformerà questo centro nel primo centro di medicina sportiva a livello europeo e internazionale”.

Il Prof. Gianfranco Gualdi ha parlato della struttura che gestirà il macchinario. “Ho portato con me tutti i medici che lavorano con me nella radiologia d’urgenza del Policlinico, persone estremamente esperte ed abituate a fronteggiare situazioni di ogni tipo e ogni tipo di emergenza. Ho diviso il mio gruppo in persone che si occupano solo del cardiovascolare, chi si occupa di neuroradiologia e poi abbiamo una serie di specialisti sull’osteoarticolare. Questa macchina è la prima che consente di studiare le articolazioni in movimento; l’altro grosso vantaggio di questa macchina è che, anche se il paziente non riesce a mantenere una posizione ferma durante l’esame, noi possiamo ricostruire con un software particolare l’immagine come se il paziente fosse stato studiato da fermo. È una macchina che ci darà grandissime soddisfazioni, specie nell’ambito della medicina sportiva. Ringrazio ancora una volta Emmanuele e Giovanni per questa opportunità e ci impegneremo al massimo per ringraziare chi ha creduto in noi”.

Soddisfatto l’AD di Coni Servizi, Alberto Miglietta. “Sono felice che questa sinergia, nata tra due così importanti istituzioni, permetta di aver realizzato tra mille difficoltà, e ringrazio Giovanni soprattutto per quello che ha fatto negli ultimi metri per tagliare questo filo di lana, una macchina che consente al nostro centro di continuare ad essere un’eccellenza nel mondo e a livello europeo che mette a disposizione dei nostri straordinari atleti quello che di meglio si possa fare. E grazie all’aiuto del municipio, mette a disposizione della nostra città e della nostra nazione uno strumento straordinario come questo”. Il Direttore Sanitario dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport e Medico della Federazione Italiana Canottaggio, Antonio Spataro, ha chiuso gli interventi istituzionali. “Questo istituto compie 51 anni e ha rappresentato e rappresenta un’eccellenza nel mondo della medicina dello sport per quanto riguarda la prevenzione e la cura degli atleti sia normodotati e disabili. Il mio ringraziamento va ai miei maestri il professor Antonio Venerando e il professor Antonio Dal Monte che hanno costruito questa storia che ci permette di essere qui oggi. Ovviamente devo ringraziare tutti i miei collaboratori che mi hanno supportato e sopportato in questa complicata operazione. Devo ringraziare il mio presidente, il CONI e la Coni Servizi per la pazienza e il supporto che hanno dato e soprattutto il professor Emanuele per averci erogato questo supporto finanziario e il sostegno per portare avanti questa operazione. Il mio mantra nella realizzazione di questo progetto è racchiuso in tre parole: sogno, passione e lavoro. Come diceva il grande Enzo Ferrari: ‘se lo puoi sognare, lo puoi fare’. Questo è fondamentale. Dagli atleti ho imparato in questi anni che nulla è impossibile. Bisogna credere di poter vincere anche quando le situazioni sono complicate.

Oltre a un’elevata qualità dell’immagine, l’innovativa risonanza magnetica realizzata da GE Healthcare offre tecnologie in grado di migliorare l’esperienza del paziente durante l’esame, come un sistema che permette di ridurne la rumorosità. Normalmente, un esame di risonanza magnetica può generare un rumore di livello simile a quello un concerto rock (oltre i 100 decibel): questa tecnologia invece può ridurlo portandolo a un livello simile a quello rilevabile in un ambiente dove si stia conversando. La risonanza è inoltre dotata di un’innovativa tecnologia che consente la visualizzazione dei tessuti molli e delle ossa nonostante la presenza di eventuali protesi di metallo, rendendo l’esame accessibile a un numero più ampio di pazienti sportivi. La struttura di 150 metri quadrati è stata progettata e realizzata in tempi record dalla Itel di Ruvo di Puglia. La foto di Pietro Mennea alle Olimpiadi di Mosca del 1980, medaglia d’oro nei 200 metri, è la gigantografia scelta per il Centro di diagnostica all’interno del Centro di Medicina dello Sport del Coni all’Acqua Acetosa di Roma. Un esempio per i giovani, la straordinaria storia umana e sportiva dell’olimpionico: alla presentazione – oltre a molti Presidenti Federali, esponenti degli organismi sportivi riconosciuti dal CONI e rappresentanti delle istituzioni locali – è intervenuta – tra gli altri – la signora Manuela Olivieri, moglie dell’indimenticato atleta pugliese. (Fonte CONI)