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CNA di Formia. Alcune dichiarazioni degli allenatori partecipanti

lunedì 14 Dicembre 2015

CNA di Formia. Alcune dichiarazioni degli allenatori partecipanti

ROMA, 14 dicembre 2015

Riccardo Uccello (SC Thalatta): “La Conferenza Nazionale è un momento prezioso per approfondire determinati argomenti che comunque già si conoscono. Essere presenti significa sempre avere momenti di confronto, di scambio di informazioni con altri colleghi del settore. Poi c’è sempre qualche novità che si apprende piacevolmente in ogni conferenza. Complessivamente sono soddisfatto, anche per la scelta della location che risulta azzeccata, non solo per i riferimenti storico sportivi ma anche la bellezza e la cura del paesaggio e degli impianti”.

Marco Savino (SC Vittorino da Feltre): “Posso parlare sicuramente di un’esperienza positiva. Avrei avuto piacere ad avere maggiori dettagli sull’intervento relativo alla prevenzione degli infortuni ma comunque è stato tutto molto interessante”.

Norberto Mondini (ASD Volontari del Garda): “E’ sicuramente un momento di confronto con i colleghi. I discorsi tecnici che ho sentito finora direi che sono stati ottimi. Soprattutto la parte del Para-Rowing è stata davvero interessante. Tra l’altro oggi è stato assegnato il premio intitolato a mio padre e devo dire che è stato un tributo alla memoria di una persona che ha fatto la storia e a distanza di dieci anni dalla sua scomparsa sento ancora vivo il suo ricordo. Insieme a d’Aloja ha contribuito a riportare il canottaggio dov’è ancora oggi. Poi c’è da dire che Formia è una risorsa eccezionale, un valore aggiunto che può solo arricchire il nostro mondo”.

Emanuela Zinetti (CUS Torino): “Era qualche anno che non venivo ma ho trovato le tematiche interessanti. Molte di queste cose sono già state dette in anni di conferenze, io sono quasi quarant’anni che faccio canottaggio e più di trenta che sono allenatrice. Sicuramente gli argomenti affrontati nella seconda giornata sono stati più incentrati sulla tecnica, la materia che più interessa gli allenatori in virtù delle molte differenze. Alcune cose a mio avviso non erano troppo corrette, come ad esempio il discorso di allargare la base. La nostra ad esempio è una base molto allargata ma forse i risultati non sono direttamente proporzionali alla base. Pensiamo alla Grecia: si tratta di un paese che ha una base molto più ristretta della nostra ma ha vinto abbastanza. A mio avviso invece una cosa sulla quale bisognerebbe lavorare è la concordanza sulla tecnica di remata tra le varie società, che mi sembra che in Italia manchi”.

Fabrizio Galetta (Canottieri Varese): “Le impressioni principalmente sono buone. Ho trovato quest’incontro molto interessante ed ho apprezzato diversi interventi. Dal punto di vista personale ho trovato interessante l’intervento di Vitagliano, che mi ha dato modo di chiarire parecchi aspetti. Come esposizione mi è piaciuto molto l’intervento di Colamonici. Mi è piaciuto l’interscambio col mondo della scherma grazie a Sandro Cuomo. Essendo io un progettista meccanico, ho apprezzato molto l’intervento relativo al Para-Rowing, che è stato molto incentrato sul lato ingegneristico. E anche la logistica è stata valida”.