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Concluso il primo Collegiale Para-Rowing

martedì 8 Dicembre 2015

Concluso il primo Collegiale Para-Rowing

ROMA, 08 dicembre 2015 E’ terminato oggi a Roma il Raduno del Gruppo Paralimpico, svoltosi nella struttura del Salaria Sport Village, durante il quale sono stati completati i primi test di verifica della preparazione atletica del Para-Rowing. Sono stati effettuati i monitoraggi dei risultati della preparazione in itinere del gruppo, sia in barca che a terra, ed è stato analizzato, studiato e messo a punto, in sinergia con il Direttore Tecnico Giuseppe La Mura, il programma e la periodizzazione dell’allenamento in vista degli impegni della prossima stagione agonistica 2016.

I risultati ottenuti, dopo attenta analisi del percorso intrapreso e di quelli che sono gli obiettivi da raggiungere, sono stati ritenuti buoni e si è evidenziato il costante miglioramento di performance degli atleti e, in particolare, di Eleonora de Paolis. Quest’ultima, ormai in allenamento costante presso la struttura del Salaria Sport Village, sta raccogliendo i frutti della preparazione atletica che sta portando avanti sotto la guida del capo settore, mentre Fabrizio Caselli, che viene sottoposto allo stesso screening dei risultati ottenuti e monitoraggio dei progressi atletici, si allena presso la SC Firenze con la collaborazione del tecnico Luigi De Lucia.

I tre atleti del CC Aniene, invece, sono seguiti da Riccardo Dezi e hanno dimostrato di aver portato avanti un buon programma di allenamenti sportivo in barca, mentre Luca Lunghi, del Cus Ferrara, ha saputo coordinarsi tra le attività sportive svolte a Torino, dove lavora, allenandosi presso la SC Armida ed il Cus Ferrara. In occasione di questo Collegiale si sono avvicinati al mondo del Para-Rowing anche nuovi atleti provenienti dall’Ospedale Santa Lucia, grazie alla collaborazione attivata dalla Federazione Italiana Canottaggio con la Federazione Italiana Basket in carrozzina e del suo DT Carlo di Giusto, che da quest’anno ha preso la direzione della Nazionale.

Laura Morato è un esempio: studentessa ventenne della Facoltà di Lettere della Sapienza di Padova, in Nazionale di pallacanestro in carrozzina, si è cimentata al remoergometro per verificare le sue qualità atletiche e le sue potenzialità fisiche per affrontare questa nuova disciplina sportiva. Nell’ottica di divulgare lo sport, come strumento per misurarsi con gli altri ed oltrepassare i propri limiti fisici per assaporare il gusto della vittoria, ci si rende conto che lo sport è l’unico strumento a rendere possibile tutto ciò. Ma per le persone con disabilità lo sport è molto di più: è sinonimo di pari opportunità e d’integrazione intesa come venirsi incontro per conoscere e comprendere le rispettive differenze.