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Focus FISA sulla stagione 2015 del quattro senza italiano

lunedì 7 Dicembre 2015

Focus FISA sulla stagione 2015 del quattro senza italiano

ROMA, 07 dicembre 2015 La Federazione Internazionale su Worldrowing.com ha pubblicato un’interessante analisi dedicata alla specialità del quattro senza nella quale emerge che, per oltre un decennio, il tecnico della Nazionale britannica Juergen Grobler ha considerato il quattro senza la specialità “ammiraglia” su cui puntare le proprie carte migliori. Questo ha garantito alla Gran Bretagna, nel tempo, la conquista della medaglia d’oro ai Giochi del 2000, 2004, 2008 e 2012. Negli equipaggi da lui varati si sono alternati autentiche leggende del remo mondiale come Steve Redgrave che, con Matthew Pinsent, James Cracknell e Tim Foster, ha vinto l’oro alle Olimpiadi di Sydney 2000, confermandosi sul gradino più alto del podio quattro anni dopo ad Atene con Pinsent e Cracknell insieme Steve Williams e Ed Coode. A Pechino Williams, ancora in barca, è stato affiancato da atleti del calibro di Andrew Triggs Hodge, Pete Reed e Tom James. Questo equipaggio ha mantenuto viva l’eredità dei predecessori ed ha conquistato il terzo oro olimpico consecutivo per la Gran Bretagna nel quattro senza.

Triggs Hodge ha continuato a rimanere in barca sulla strada di Londra 2012 con Alex Gregory che ha sostituito Williams il quale ha appeso il remo al chiodo. Insomma la Gran Bretagna guida il medagliere di tutti i tempi sia a livello mondiale che olimpico in questa specialità. Grobler, per il quadriennio olimpico di Rio 2016, spostando la propria priorità sull’otto maschile non è riuscito a mantenere la supremazia nel quattro senza e al mondiale 2015 l’Italia, con una zampata vincente, ha conquistato il titolo iridato. World Rowing, nell’analisi, sottolinea anche come l’Australia e l’Italia abbiano totalizzato lo stesso numero di punti nella classifica di Coppa del Mondo: gli aussie, giunti quarti a Varese, hanno vinto l’oro a Lucerna, mentre l’Italia ha ottenuto l’argento due volte, sia a Varese e sia a Lucerna. La lente d’ingrandimento di World Rowing si sofferma sulla formazione italiana, di Giuseppe Vicino, Matteo Lodo (Fiamme Gialle), Marco Di Costanzo (Fiamme Oro), Matteo Castaldo (RYCC Savoia), evidenziando che tre componenti dell’equipaggio avevano appena ventitré anni, ma nonostante la loro giovane età la barca azzurra ha mostrato sempre sicurezza e potenza di attacco per tutto l’arco della stagione.

La loro capacità di aggredire gli avversari negli ultimi duecento metri, dice ancora l’articolista, si è mostrata degna di nota e questa è stata la tattica vincente usata dell’Italia a Varese, quando superarono i canadesi conquistando l’argento al fotofinish e, soprattutto, ai Campionati del Mondo ad Aiguebelette dove, dopo aver superato gli australiani in volata sul traguardo, ha vinto il titolo iridato col vantaggio di oltre due secondi. Nell’articolo, World Rowing analizza anche l’Australia e altre nazioni potenziali protagoniste a Rio de Janeiro, avendo già qualificato la propria barca per le Olimpiadi 2016. Insomma in ambito internazionale la Nazionale italiana ha suscitato un certo interesse e gli equipaggi che esprime ora sono armi da tenere in considerazione in vista dei Giochi. È chiaro che, oltre all’aspetto storico della vittoria del mondiale ed aver qualificato gli equipaggi, il lavoro è ancora lungo e difficile, ma gli azzurri, e tutto lo staff tecnico, stanno lavorando alacremente in vista della qualificazione olimpica di Lucerna e per la partecipazione ai Giochi di Rio de Janeiro. Per chi lo desidera, quindi, l’articolo è visibile a questo link. (traduzione e elaborazione da Fonte FISA).