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Convegno Donne e Sport nell’Italia del futuro senza barriere””

venerdì 13 Novembre 2015

Convegno Donne e Sport nell’Italia del futuro senza barriere””

ROMA, 13 novembre 2015 – Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha partecipato ieri, al Salone d’Onore del CONI, al Convegno “Donne e Sport nell’Italia del futuro: senza barriere”. All’approfondimento, incentrato sulla presenza femminile nel movimento agonistico del nostro Paese, e in particolare sulle barriere culturali che ne ostacolano lo sviluppo, sono intervenuti anche Andrea Garnero, Economista dell’OCSE, la campionessa olimpica dello sci di fondo e membro onorario del CIO, Manuela Di Centa, le olimpioniche della scherma Diana Bianchedi (Dg Roma 2024) e Valentina Vezzali (deputata, Commissione Cultura Scienza e Istruzione), Marco Bonitta, Ct della Nazionale Femminile di Pallavolo, Michele Uva, Direttore Generale della FIGC, Gisella Bellinello Quaglio, Presidente ASD Le Rose Rovigo Rugby e Franco Arturi, editorialista della Gazzetta dello Sport. L’incontro è stato moderato dal Direttore di Sky Tg 24, Sarah Varetto.

Malagò nell’aprire i lavori ha sottolineato l’importanza della tematica affrontata: “Questo convegno è nato da un’idea di Franco Arturi, che ha sempre dimostrato grande sensibilità in riferimento a questa situazione. Il nostro mondo, anche a livello dirigenziale, è sempre stato prettamente maschile. Ho potuto sostenere la candidatura femminile nelle uniche situazioni in cui ero in condizioni di intervenire: Fiona May, Alessandra Sensini e Valentina Turisini sono entrate in Giunta CONI, nell’individuazione del DG del Comitato Promotore di Roma 2024, inizialmente Claudia Bugno – che ringrazio – e ora Diana Bianchedi. Sono molto felice di vedere, dal Corso di Management Olimpico del CONI in poi, che il nostro mondo attrae molto l’universo femminile. Essere donna però non vuol dire automaticamente avere diritti nel nostro mondo e negli altri ambiti: bisogna avere coraggio, sottoporsi a dinamiche elettorali. Sono il primo sostenitore del concetto che vuole le donne protagoniste del nostro movimento, ma con preparazione e aggiornamenti. Come la Vezzali, una campionessa immensa ma che non si è fermata alla pedana, si è formata, come la Di Centa e la Bianchedi, che hanno studiato”. A questo link il report completo. (Fonte Coni)