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L’ONU approva la Tregua Olimpica per i Giochi Olimpici e Paralimpici  di Rio de Janeiro 2016

martedì 27 Ottobre 2015

L’ONU approva la Tregua Olimpica per i Giochi Olimpici e Paralimpici  di Rio de Janeiro 2016

ROMA, 27 ottobre 2015 – Oggi pubblichiamo la sintesi di un press release che il CIO ha diramato per far conoscere la soluzione ad un importante quesito che sta facendo discutere la comunità internazionale. Il Presidente del CIO ha annunciato, infatti, la partecipazione ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Rio de Janeiro 2016 di atleti di alto livello che al momento si trovino nello status di rifugiati. La 70^ sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato, infatti, una risoluzione per il rispetto della Tregua Olimpica in occasione dei Giochi della XXXI Olimpiade a Rio de Janeiro. La risoluzione è stata sostenuta da 180 Paesi su 193 Stati membri dell’ONU. Parlando all’Assemblea Generale a New York il Presidente Thomas Bach ha ribadito l’importanza del ruolo CIO e degli ideali olimpici in grado di essere al servizio della società per la promozione della pace, per il fair play, per la tolleranza e per la comprensione.

“I Giochi Olimpici sono il momento durante il quale i valori della tolleranza, della solidarietà e della pace diventano fondamentali alla vita pacifica. È il momento in cui la comunità internazionale si riunisce per competere pacificamente – ha sottolineato il Presidente del CIO – Nel villaggio olimpico, vediamo la tolleranza e la solidarietà nella loro forma più pura. Atleti provenienti da tutti i 206 Comitati Olimpici Nazionali convivono in armonia e senza alcun tipo di discriminazione. Questo è il vero spirito Olimpico nell’unità e nella diversità: atleti provenienti da ogni angolo del mondo che vivono insieme sotto lo stesso tetto”. La risoluzione chiede che la Tregua Olimpica sia rispettata da sette giorni prima dell’inizio dei Giochi Olimpici (05-21 agosto 2016) fino a sette giorni dopo i Giochi Paralimpici (7-18 settembre).

Durante il suo discorso all’Assemblea Generale, il Presidente Bach ha anche lanciato un appello per l’aiuto dei paesi membri per identificare gli atleti di alto livello che sono attualmente rifugiati. “Allo stato attuale, nessuno di questi atleti ha la possibilità di partecipare ai Giochi Olimpici, anche se ha già ottenuto la qualificazione – ha detto il Presidente del CIO – il loro status di rifugiati, senza una casa e un Comitato Olimpico Nazionale da rappresentare e, ovviamente, non avendo una squadra nazionale di appartenenza con una bandiera e un inno nazionale non gli permetterebbe di poter partecipare. Per questi motivi gli atleti profughi saranno accolti ai Giochi Olimpici sotto la bandiera olimpica e con l’inno olimpico. Avranno una casa nel Villaggio Olimpico insieme con tutti gli altri 11.000 atleti provenienti da 206 comitati olimpici nazionali. Questo sarà un simbolo di speranza per tutti i rifugiati nel nostro mondo, e renderà il mondo più consapevole della grandezza di questa crisi”.

Per quanti vogliono approfondire l’argomento:

Il testo completo della risoluzione dell’ONU – http://www.un.org/ga/search/view_doc.asp?symbol=A/70/L.3 

Il testo completo del discorso del Presidente Bach – http://www.olympic.org/Documents/Olympic_Truce/UN-General-Assembly-2015-Olympic-Truce-Resolution-26-Oct.pdf 

Il web site del CIO – www.olympic.org