News

Roma 2024, si parte!

giovedì 17 Settembre 2015

Roma 2024, si parte!

ROMA, 17 settembre 2015 – Con gli impianti già al settanta per cento, il villaggio olimpico previsto nella cittadella di Calatrava e un parco fluviale a Roma Nord, Roma inizia a preparare il dossier da presentare al CIO per organizzare i Giochi 2024. Tutto questo mentre le Federazioni di sport equestri, ginnastica, pugilato e canottaggio hanno dichiarato a gran voce: “siamo con Roma 2024”. Queste Federazioni Nazionali, sempre più decise a condividere il progetto del Comitato Roma 2024, hanno assicurato il loro supporto durante gli incontri avuti singolarmente oggi a Roma col Direttore Generale del Comitato Roma 2024, Claudia Bugno. Agli incontri erano presenti per la Federazione Italiana Sport Equestri il Presidente Vittorio Orlandi e il Segretario Generale Walter Caporizzi, per la Federazione Italiana Ginnastica d’Italia il Presidente Riccardo Agabio e il Segretario Generale Roberto Pentrella, per la Federazione Italiana Pugilato il Presidente Alberto Brasca e il Segretario Generale Alberto Tappa e per la Federazione Italiana Canottaggio il Presidente Giuseppe Abbagnale e il Segretario Generale Maurizio Leone.

Tra gli obiettivi prefissati, la volontà di condividere ed elaborare insieme i contenuti tecnici fondamentali per la stesura del Dossier di Candidatura, nel pieno rispetto delle indicazioni del CIO contenute nell’Agenda 2020. In accordo con il Comitato Roma 2024, le Federazioni si impegneranno, inoltre, a promuovere il sogno olimpico di Roma tra appassionati e atleti di oggi e di domani, attraverso l’organizzazione di competizioni ed eventi sportivi nazionali ed internazionali, e assicurano la piena collaborazione nella progettazione degli impianti utili alle gare, affinché costituiscano, anche dopo i Giochi, un patrimonio accessibile a tutti i cittadini. Il villaggio olimpico, che si farà a Tor Vergata, dove saranno completate le opere incompiute della cittadella dello sport progettata da Santiago Calatrava, a Giochi terminati ospiterà gli studenti dell’Università.

Di grossi impianti da realizzare c’è solo il palasport, visto che il Palaeur costruito per le Olimpiadi del 1960 non è più adatto, e si dovrà individuare entro breve tempo il luogo di svolgimento delle regate per canottaggio e canoa. Il resto degli impianti sportivi saranno amovibili così come richiesto dal CIO che richiede Olimpiadi “sobrie” e a costi contenuti. Il dossier dovrà essere in linea con l’Agenda 2020 che, tra i vari obiettivi, punta sulla sostenibilità, sulla trasparenza e sulla legacy delle infrastrutture. Il CIO darà un contributo di 1,7 miliardi di dollari in cash e servizi per l’organizzazione dei Giochi. “Le Olimpiadi possono essere un esempio per una società pacifica, senza discriminazioni – ha sottolineato il Presidente del CIO Thomas Bach (nella foto ai Mondiali di Aiguebelette) – la sostenibilità e l’eredità sono i cardini di ogni candidatura, vogliamo che le città candidate mostrino come i Giochi si possano adattare alle loro strategie a lungo termine”. La scelta della città che ospiterà i XXXIII Giochi delle Olimpiadi sarà fatta nel settembre 2017 a Lima, in Perù, peraltro sede in novembre dei Mondiali 2015 di Coastal Rowing.

La lettera della candidatura di Roma