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Delusione mondiale, determinazione moltrasina: Sara non mollare!

venerdì 11 Settembre 2015

Delusione mondiale, determinazione moltrasina: Sara non mollare!

MOLTRASIO, 11 settembre 2015 – La prima cartuccia è andata, anzi è andato via un intero caricatore della mitraglia olimpica. Ad Aiguebelette, ai Mondiali assoluti di canottaggio, la moltrasina azzurra Sara Magnaghi, a bordo del doppio con Laura Schiavone, non ha potuto lottare per quegli 11 posti che volevano dire cinque cerchi, Rio 2016.

Sara, che in Italia, da sola, in singolo ha provato ad arrivare, da sola, al traguardo, secondi, secoli prima delle altre compagne di nazionale, ha dovuto abbandonare quella barca perché teoricamente fuori portata nei confronti internazionali, non ha potuto lasciare il tempo al tempo, ma lasciare la qualificazione alle altre, si è arresa all’incertezza di una soluzione che voleva essere certa, all’abisso che le avversarie mondiali le hanno lasciato in acqua e nel cuore.

Purtroppo è veloce la cronaca di questi campionati. Fin da subito il sogno di questo doppio è apparso miracolo: in batteria Sara e Laura quinte a 15 secondi dalla Nuova Zelanda, nel recupero del giorno dopo stessa posizione, qualche secondo in meno, ma solo i primi due equipaggi proseguivano la strada per Rio. Mezzo mondo che se ne va, così come se ne va la testa delle ragazze: finale C o D poco importa, saranno ventesime infine. Dici poco, c’erano più equipaggi qui che all’olimpiade vera e propria. Eppure la sensazione che qualcosa, tanto, troppo non ha funzionato non può essere repressa; allenamenti, spostamenti, rilevamenti inutili, inefficaci; la fiducia negli altri rischia di diventare sfiducia in se stessi.

Però la tempesta è durata qualche giorno, Sara col pensiero è già a Lucerna, dove l’anno prossimo si giocheranno gli ultimi pass per le Olimpiadi. Sono solo due, ma ci sono. Non più doppio, qualcos’altro forse, purchè si ritrovi il canottaggio italiano, la voglia di remare, la tradizione di arrivare là dove sembra impossibile, solo perché noi siamo l’Italia e non la Nuova Zelanda. Ci tocca essere lì. Non mollare!

Francesca Caminada
Addetta stampa Canottieri Moltrasio