AIGUEBELETTE,
06 settembre 2015 - Il
Presidente del CONI Giovanni Malagò,
dopo aver lasciato Aiguebelette per
raggiungere Monza dove sta
assistendo al GP insieme al
Presidente Matteo Renzi, questa
mattina ha chiamato il Presidente
Giuseppe Abbagnale comunicandogli
che il Capo del Governo italiano
voleva sentirlo al telefono per
complimentarsi con lui, e con gli
atleti campioni del mondo, per i
risultati ottenuti in Francia
dall’Italia. Di li a poco è arrivata
la telefonata sul cellulare di Carlo
Mornati. Durante il colloquio
telefonico tra Renzi e Abbagnale,
intenso e cordiale, ha dato modo al
Presidente di affermare: “Mi fa
piacere parlare con lei che ritengo,
come tutti gli italiani, una
leggenda dello sport nazionale e mi
fa piacere che l’Italia stia andando
bene e
che
ieri è stato vinto il Campionato del
Mondo. Io vi seguo e vi aspetto a
Roma”. A sua volta il Presidente
Abbagnale nel ringraziare per
l’attenzione ha passato il telefono
prima Matteo Castaldo e poi Giuseppe
Vicino con i quali Renzi si è
complimentato per la medaglia vinta
invitandoli nel palazzi delle
Istituzioni nei prossimi mesi. I
ragazzi raggianti, ed emozionati,
hanno ringraziato ripetutamente il
Presidente Matteo Renzi per
l’attenzione avuta nei loro
confronti.
Tra l’altro il Presidente Malagò
intervistato nel paddok del Gran
Premio di Monza dall’inviato della
Gazzetta dello Sport Luigi Perna sul
tema della crisi dello sport dice
senza mezzi termini:
"Non
condivido assolutamente l’idea che
sia un momento difficile per lo
sport italiano. Vengo dai Mondiali
di canottaggio dove abbiamo vinto un
oro nel quattro senza dopo 20 anni;
c’è un italiano in testa alla
Vuelta; siamo reduci da una
tripletta nella MotoGP a Silverstone
e i nostri tennisti e tenniste
stanno andando molto bene agli Us
Open. Poi, fra 64 discipline è ovvio
che qualcuna possa anche non andare
bene. Mi è dispiaciuto per il k.o.
dell’Italia di basket all’Europeo
con la Turchia, e andrò a Berlino a
sostenerli per la difficile sfida
con la Germania. Il punto è che noi
facciamo tutti gli sport, mentre
altre nazioni si concentrano solo
sulle discipline dove primeggiano:
questo è un modello su cui
riflettere dopo Rio".