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Il vecchio” e il “bambino” portano il doppio a Rio de Janeiro”

domenica 6 Settembre 2015

Il vecchio” e il “bambino” portano il doppio a Rio de Janeiro”

AIGUEBELETTE, 06 settembre 2015 – Era la gara delle grandi attese. La gara in cui a questo Mondiale Assoluto di Aiguebelette, il doppio Senior azzurro si giocava tutto. E non a caso. Per Romano Battisti, vicecampione olimpico e sul podio da due Mondiali consecutivi, col collega delle Fiamme Gialle Francesco Fossi, c’era la necessità di confermarsi ad alti livelli per l’ennesimo anno di fila, con l’incognita sul suo ritorno a capovoga, lasciato emigrare il compagno degli ultimi due anni sul quadruplo. Per Giacomo Gentili, giovanissimo punto di riferimento per il futuro del remo azzurro, ritrovatosi catapultato in pochi giorni dall’universo Junior al canottaggio dei grandi, l’attesa di ritrovarsi in gioco per un posto ai Giochi Olimpici. Il tutto con, sulle spalle, il peso del paragone con Alessio Sartori, che 21 anni prima di lui conquistò il titolo iridato in singolo (impresa centrata dal portacolori della SC Bissolati appena un mese fa a Rio de Janeiro) per poi salire sul quattro di coppia Senior, con cui conquistò l’oro mondiale a Indianapolis. Spalle che hanno dimostrato di essere larghe abbastanza, per reggere il gravoso paragone.

E si che dopo aver mancato in semifinale l’accesso alla finale e dunque la certezza del pass olimpico per Rio per appena 30 centesimi, non c’era da rilassarsi per Battisti e Gentili. La finale B, con cinque posti su sei disponibili per qualificarsi ai Giochi, presentava le sue belle e doverose insidie: dalla Norvegia di Hoff e Borch campione mondiale appena due anni fa in Corea alla Bulgaria sesta ai Mondiali di Amsterdam 2014, passando dal terribile Azerbaijan composto da un singolista di livello come Aleksandrov e da un altro ragazzino terribile, il diciannovenne Yotov, argento agli Youth Olympic Games di Nanchino 2014 e che già da tre anni lotta tra i Senior con gli armi azeri.

Tutto ciò non ha spaventato né il “vecchio” né il “bambino”, autori della gara che dovevano fare: partenza forte e subito al comando, controllo sul passo nella parte centrale e chiusura a contenere eventuali brutte sorprese. E così è andata: primi ai 500, secondi ai mille metri, nella seconda parte controllo sulla Bulgaria quinta e, soprattutto, sulla Norvegia, non un armo qualunque, che schianta e resta fuori dalla partita per Rio. Il “vecchio” e il “bambino” invece la barca per il Brasile l’hanno qualificata. Vedremo se ai blocchi ci saranno ancora loro due, ai remi, al momento del via. Certo che dopo averli visti battagliare ad Aiguebelette, chiunque vorrà prenderne il posto dovrà sudare più di loro.