AIGUEBELETTE,
06 settembre 2015 - Con il
decimo posto complessivo del doppio
Senior maschile, che chiudendo al
quarto posto la finale B si
qualifica per Rio de Janeiro
portando a cinque il totale delle
barche azzurre qualificate per il
momento ai Giochi Olimpici del 2016,
e i sesti posti del quattro senza
Pesi Leggeri e dell’otto Senior
maschile, si chiudono i Mondiali
Assoluti, Pesi Leggeri e Para-rowing
dell’Italia sul lago di Aiguebelette.
Per la spedizione azzurra in
Francia, otto barche qualificate ai
Giochi Olimpici e Paralimpici (oltre
al doppio Senior il due senza e il
quattro senza Senior maschili,
doppio e quattro senza Pesi Leggeri
maschili, singolo AS maschile,
singolo AS femminile e quattro con
LTA misto) e un titolo mondiale
assoluto, vinto dal quattro senza di
Giuseppe Vicino, Matteo Lodo (Fiamme
Gialle), Matteo Castaldo (RYCC
Savoia) e Marco Di Costanzo (Fiamme
Oro) davanti agli occhi del
presidente del CONI Giovanni Malagò.
In
Francia, nella prima gara
dell’ultima giornata per i colori
azzurri, Romano Battisti (Fiamme
Gialle) e Giacomo Gentili (SC
Bissolati) grazie al quarto posto
nella finalina del doppio Senior
maschile si qualificano per Rio
2016. Un piazzamento ottenuto con le
unghie e con i denti per i titolari
dell’armo che da tre anni, tra
Olimpiadi e Mondiali, portava il
tricolore sul podio e che in
semifinale avevano mancato l’accesso
alla finale per soli 30 centesimi.
In finale B la barca azzurra non
doveva arrivare ultima, e ci riesce
con una gara attenta e contro
avversari che rappresentavano delle
vere e proprie insidie. Partita in
testa, la barca azzurra è stata da
subito tallonata dalla Norvegia
iridata 2013, e dopo il passaggio in
testa ai 500 metri, a metà gara
viene superata dall’Azerbaijan di
Aleksandrov, sesto agli ultimi
Mondiali in singolo e quinto ai
Giochi del 2012 sempre in singolo, e
del giovanissimo Yotov,
diciannovenne argento in singolo
agli Youth Olympic Games 2014 di
Nanchino. Il passo impostato dal
vicecampione olimpico mantiene gli
azzurri nelle posizioni utili per la
qualificazione olimpica, e anche se
nel finale sembra perdere un po’ di
lucidità chiude in quarta posizione
ad appena un secondo e mezzo
dall’armo azero vincitore e con poco
meno di due secondi di vantaggio
sulla Norvegia, sorprendentemente
fuori, al momento, da Rio 2016.
Nella
finale del quattro senza leggero,
sesto posto per Alberto Di Seyssel (SC
Armida), Livio La Padula (Fiamme
Oro), Stefano Oppo (Forestale) e
Martino Goretti (Fiamme Oro).
Partono bene i quattro pielle
azzurri, in una finale che vede la
Svizzera campionessa d’Europa e
quinta a Londra 2012 fare il passo
davanti alla Francia, e con l’armo
neozelandese incollato a quello
italiano. A metà percorso prime due
posizioni invariate, con gli
elvetici davanti ai padroni di casa
mentre i neozelandesi, da due anni
vicecampioni mondiali della
specialità nonché vincitori nella
più prestigiosa tappa di Coppa del
Mondo, a Lucerna, consolidano il
terzo posto mentre l’Italia pur
mantenendo brio nella propria azione
scivola in quinta piazza, superata
dalla tenace Danimarca, di cui tre
atleti sono campioni del Mondo da
due anni e detentori della miglior
prestazione mondiale, mentre Barsoe
è stato bronzo a Londra 2012 nella
specialità. E’ proprio l’armo danese
a rendersi protagonista nella
seconda parte di gara, con una
rimonta che dai piedi del podio lo
riporta al secondo posto, passando
Francia e Nuova Zelanda mentre gli
azzurri sono sempre al quinto posto
e la Svizzera continua la propria
cavalcata verso il titolo mondiale.
Il finale vede la Svizzera
rispettare i pronostici e prendersi
l’oro, davanti a Danimarca e
Francia, che alla fine la spunta
sugli all blacks neozelandesi,
mentre l’Italia chiude al sesto
posto, superata nel serrate da un
improvviso attacco portato
dall’Olanda.
Sul
sesto posto in finale si infrangono
anche i sogni di gloria dell’otto,
che avrebbe dovuto chiudere minimo
in quinta posizione per poter
staccare il biglietto per Rio de
Janeiro. Vincenzo Abbagnale (Marina
Militare), Luca Agamennoni, Domenico
Montrone (Fiamme Gialle), Giovanni
Abagnale (Marina Militare),
Pierpaolo Frattini (CC Aniene),
Matteo Stefanini (Fiamme Gialle),
Fabio Infimo (RYCC Savoia), Andrea
Tranquilli (Fiamme Gialle) e il
timoniere Enrico D’Aniello (CN
Stabia), protagonisti mercoledì di
uno strepitoso recupero che ha
permesso all’ammiraglia azzurra
assoluta di tornare in finale a un
Mondiale da Poznan 2009, sono
chiamati ad una vera e propria
impresa contro armi collaudati come
la Germania campione olimpica in
carica e che schiera tre reduci più
il timoniere dal successo di Londra,
vicecampione del Mondo da due anni
ed equipaggio campione europeo in
carica, e la Gran Bretagna da due
anni oro mondiale e che ha tre nuovi
innesti dallo scorso anno, non tre a
caso essendo i campioni del Mondo
2014 in quattro senza. Ad uscire per
prima dai blocchi è l’Olanda, che ha
nel timoniere Wiersum e in Siegelaar
gli unici due reduci del quinto
posto a Londra 2012 a cinquanta
centesimi dal podio, poi sale in
cattedra l’ammiraglia inglese,
seguita dalla Germania e dalla Nuova
Zelanda timonata da Caleb Shepherd,
che lo scorso anno ha timonato
all’oro mondiale nel due con i
maestri Murray e Bond, mentre
l’Italia è sesta. Gli azzurri sono
bravi a non perdersi d’animo e a
metà gara poco meno di due secondi
separano l’Italia dal quinto posto
olandese
mentre la Russia bronzo europeo e
sesto ad Amsterdam 2014 è quarta. Al
penultimo rilevamento l’otto
neozelandese spaventa l’armo
britannico avvicinandolo a meno di
un secondo di distanza, con la
Germania terza e Olanda e Russia che
cercano di rientrare, mentre gli
otto azzurri proseguono la propria
rincorsa, frenata da un improvviso
vento contrario, in sesta posizione.
Battendo oltre 40 colpi in acqua
l’Italia tenta l’impresa e mette nel
mirino la Russia quinta mentre
davanti la bagarre per i primi tre
posti si fa feroce, con la Germania
che rimangia la Nuova Zelanda e in
chiusura lambisce l’armo inglese che
però ha la forza per mantenere la
prima piazza andando a vincere per
il terzo anno consecutivo, con soli
18 centesimi di vantaggio, mentre
con uno straordinario serrate gli
orange recuperano ben due posizioni
e si mettono il bronzo al collo
beffando i neozelandesi per 13
centesimi. L’assalto azzurro al
quinto posto a cinque cerchi della
Russia non sortisce invece l’effetto
sperato, e così Abbagnale e compagni
chiudono al sesto posto un comunque
straordinario Mondiale Senior. Con
tutti gli altri equipaggi rimasti
fuori momentaneamente dai Giochi di
Rio, l’ultima chance di approdo alle
Olimpiadi per l’otto sarà a Lucerna,
dal 20 al 22 maggio del prossimo
anno, con la regata di
qualificazione olimpica.