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Aiguebelette. Le dichiarazioni dei protagonisti (04/09)

venerdì 4 Settembre 2015

Aiguebelette. Le dichiarazioni dei protagonisti (04/09)

AIGUEBELETTE, 04 settembre 2015

DOPPIO SENIOR MASCHILE
Romano Battisti (Capovoga – Fiamme Gialle): “Sono contento, abbiamo disputato una bella gara, di quelle che non capitano tutti i giorni. Abbiamo mostrato forse più di ciò che pensavamo di valere, e questo perché credevamo molto nelle nostre chance di entrare in finale. Abbiamo gareggiato contro equipaggi che valgono quanto e più di noi e che hanno più esperienza, e forse è proprio mancando un po’ di esperienza che abbiamo pagato. Finita la gara però ho avuto subito la sensazione e la consapevolezza che avevamo dato tutto, sia io che Giacomo, che ho sentito continuare a tirare in acqua fino alla palata successiva al traguardo. Adesso però dobbiamo restare concentrati, i 30 centesimi che ci hanno separato dalla qualificazione non devono farci commettere l’errore di pensare che la finale B sia facile, di rilassarci, perché il nostro Mondiale non è ancora finito”.

QUATTRO SENZA PESI LEGGERI MASCHILE
Martino Goretti (quarto carrello – Fiamme Oro): “Al termine della semifinale di oggi, per la prima volta, ho avuto la sensazione che questa può essere una barca da medaglia. Finora ci mancava una specifica identità quale equipaggio, la capacità di pensare insieme verso un obiettivo. Oggi invece la barca è stata perfetta, dalla partenza al passo, passando per gli attacchi lungo il percorso. Per me è stata una gara molto bella, era da Bled 2011 che non provavo queste sensazioni e tanto merito lo devo dare ad Alberto (Di Seyssel, ndr), il capovoga, che ha fatto una gara magistrale. Adesso pensiamo alla finale, abbiamo il quarto tempo assoluto ma questo in una specialità sempre tirata come il quattro senza pielle non è un dato di cui tenere conto. La Svizzera credo sia fuori portata, mentre con gli altri in finale possiamo giocarcela, ho buone sensazioni per domenica. Sicuramente in più c’è che adesso sappiamo di avere un anno a disposizione per poter lavorare e crescere, e il fatto che due di noi abbiano appena vent’anni ci da fiducia su quanto possiamo ancora migliorare”.

Livio La Padula (secondo carrello – Fiamme Oro): “Abbiamo fatto la gara che volevamo fare, nella quale credevamo fin dalla partenza. Siamo partiti bene e poi Alberto davanti ha impostato un buon passo, che tutta la barca ha tenuto bene per il resto della gara. La regia di Martino poi a prua è stata perfetta, ha gestito lui, come ci aveva detto che avrebbe fatto, il distacco con chi stava davanti, e questo ci ha fatto stare concentrati solo su di noi. La Gran Bretagna faceva paura, si parla comunque di un equipaggio che da anni entrava in finale, e che tra Olimpiadi e Mondiali saliva ininterrottamente sul podio dal 2010, così come la Repubblica Ceca nelle batterie precedenti aveva fatto intravedere ottime cose. L’abbiamo spuntata noi, e sono contento, adesso però concentrati perché il nostro Mondiale non finisce qui”