ROMA,
29 agosto 2015 - Rinnovato al 50% il quattro di coppia senior. Sulla
barca troviamo, assieme ai finanzieri Simone Venier e Mario Paonessa, il
compagno di casacca, precedentemente impiegato sul doppio, Francesco Fossi,
e Francesco Cardaioli (SC Padova) che, sceso dal singolo, si è guadagnato il
posto sull'ammiraglia di coppia. ed è stato proprio Francesco Fossi ad
aprire il dialogo, avvenuto al termine del raduno pre-mondiale. che riguarda
questa specialità che tante soddisfazioni ha regalato all'Italia: "Il
quattro di coppia sta progredendo bene. La barca per me è nuova, ma conosco
bene tutti i miei compagni di voga poiché ho anche avuto modo di remare con
loro in diverse occasioni. Sicuramente è presto per poter fare una
valutazione poiché non ci sono riferimenti se non le prove fatte in
allenamento, rispetto alle quali, comunque, sento di potermi esprimere
positivamente. Al Mondiale ci avviciniamo con la consapevolezza di dover
affrontare al meglio la nostra gara e per far questo abbiamo intenzione di
presentarci al top".
Simone
Venier: "Si tratta di una barca rinnovata per metà. Gli innesti di Fossi e
Cardaioli hanno portato un complessivo riassestamento degli equilibri e
finora sembra che la barca abbia risposto bene. Si è creato un bello spirito
di collaborazione tra di noi e questo è sicuramente molto importante. Nel
complesso siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo portato avanti e proprio
grazie alla consapevolezza del lavoro svolto, siamo abbastanza tranquilli
rispetto all'impegno che ci attende". Mario Paonessa: "Abbiamo cambiato
l'equipaggio all'inizio del raduno. Francesco Fossi e Francesco Cardaioli
sono due ottimi elementi e si sono subito integrati sulla barca. La risposta
è stata più che positiva. Ci stiamo allenando molto bene e sappiamo che
l'obiettivo è alto. Da parte nostra cercheremo di fare il meglio possibile".
Francesco
Cardaioli: "Sono contentissimo di questo passaggio perché, com'è risaputo,
trovare il risultato in singolo è abbastanza difficile. A Lucerna entrare in
finale è stata una bella soddisfazione però personalmente ormai mi sentivo
un po' recluso in una sorta di vicolo cieco. Il passaggio in quattro di
coppia mi ha dato rinnovata motivazione negli allenamenti perché ora,
comunque, è possibile puntare ad un obiettivo più alto. Durante il raduno
purtroppo ho avuto una tendinite che mi ha bloccato una settimana e non
siamo riusciti a portare avanti l'iter di progressione della barca
esattamente come avremmo voluto. I miei compagni sono stati pazientissimi,
hanno aspettato che io guarissi e nell'ultima settimana di collegiale ci
siamo rimessi a lavorare bene. La barca ha dato buone sensazioni subito, ci
siamo trovati subito e personalmente, dopo tre anni in singolo, mi sono
dovuto adattare ad un'altra mentalità. Una barca multipla comporta
sicuramente un approccio molto più soft perché sai che nel bene o nel male
dividi le tue esperienze con altre persone. Gli svantaggi sono rappresentati
essenzialmente dalla minore autonomia, nel senso che devo pensare sempre che
non ci sono solo io".