ROMA,
14 agosto 2015 - Con Fabrizio Caselli (SC Firenze) iniziamo a
presentare, uno ad uno, gli equipaggi che, dal 30 agosto al 6 settembre in
Francia, ad Aiguebelette, lotteranno per il pass olimpico. Sarà una
cavalcata apparentemente disordinata dove parleranno tutti o alcuni dei
protagonisti dei vari equipaggi che la Direzione Tecnica sta delineando, ma
l'obiettivo dichiarato di questi dialoghi è quello di provare a comprendere
tutti insieme gli stati d'animo dei beniamini del canottaggio italiano che
si stanno impegnando anche nei giorni dedicati al relax per raggiungere il
sogno olimpico. Si procede a grandi passi, quindi, verso l'appuntamento clou
della stagione, i Mondiali Assoluti, e come abbiamo accennato ad aprire
questo ciclo di interviste dedicate al Mondiale sarà Caselli. Specialista in
singolo AS,
Fabrizio
ha messo in luce, negli anni addietro, tutto il suo spessore, dimostrando di
avere le carte in regola per poter lottare ai vertici mondiali.
Fabrizio, incominciamo con qualche considerazione su questa stagione: "Posso
parlare di una stagione, nel complesso, sufficiente in termini di risultati
anche se ci sono state delle competizioni dove avrei voluto qualcosa di più.
Mi riferisco in particolare all'impegno di Varese. Lì mi aspettavo di
concludere meglio. In realtà, comunque, il tempo che ho realizzato non è
stato affatto male.
Il
punto è che il livello era molto alto e, in questa specialità come del resto
in tutto il settore Para-Rowing, è in continua crescita. Questo vuol dire
che c'è da lavorare davvero molto".
Come stai in questo momento? "Ora come ora c'è un po' di stanchezza perché
vengo dalle tre settimane di carico al 100%. Sto gradualmente recuperando le
forze ed incomincio a percepire dei miglioramenti. Quello che posso dire è
che da parte mia so di aver dato il massimo in allenamento e per questo sono
soddisfatto del lavoro portato avanti. In questo senso la mentalità è
sicuramente positiva. I tempi, almeno in allenamento, vengono fuori.
Ovviamente so che in gara sarà tutta un'altra cosa. Io comunque sono pronto
a dare il massimo".
LEGENDA
PARA-ROWING
AS (ARMS-SHOULDERS): l’atleta
utilizza solo le braccia e le
spalle. Appartengono a questa
categoria tutti gli atleti e le
atlete che hanno subito lesioni alla
colonna vertebrale e compromesso
l’uso delle gambe e del tronco.