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La Rio delle Amazzoni: argento all’8+ di Elisa e Ludovica ai Mondiali  Juniores

domenica 9 Agosto 2015

La Rio delle Amazzoni: argento all’8+ di Elisa e Ludovica ai Mondiali  Juniores

MOLTRASIO, 09 agosto 2015 – Donne guerriere, ragazze mondiali. Capaci di condurre una gara di nervi, una rimonta di muscoli, un sogno da bambine già grandi. Le moltrasine Ludovica Braglia ed Elisa Mondelli insieme a Beatrice Millo, Benedetta Faravelli, Ottavia Ravoni, Angelica Merlini, Claudia Destefani, Lara Maule e la timoniera Camilla Mariani hanno portato l’8+ azzurro sul secondo gradino del podio ai Mondiali Juniores di Rio de Janeiro.

Argento. Lo stesso metallo di qualche mese nella rassegna continentale. Stessa barca, più o meno stesso equipaggio, eppure quanta differenza. Differenza di tempo: a Racice la Romania vinse di due secondi, qui la Romania (quarta) ha visto lontano davanti a sé quei due secondi azzurri. Differenza di testa: come nel recupero, una freddezza tutt’altro che juniores nel gestire le forze in una rimonta preparata, ipotizzata e solo con un cuore aritmetico realizzata.

Attenti al fuso orario, inchiodati davanti al computer, tutti i tifosi moltrasini e italiani hanno sofferto davanti al live tracker sul sito internet della FISA: la barchetta stilizzata italiana quinta ai 500 metri, quinta ai 1000, quinta ai 1500. È andata, pensano tutti o quasi. Poi la sospensione dell’attesa, del respiro: le barchette che arrivano praticamente appaiate, nessun riferimento cronometrico. E infine eccolo quel 2 di esultanza, di sorpresa, di mitica impresa. Germania imprendibile, come da pronostico (6:39.79), Italia seconda a 6:43.22, statunitensi (6:43.80) e rumene (6:45.68) superate così, freccia fuori e 100 all’ora, le stesse nazioni che 24 ore prima avevano battuto le azzurre rispettivamente in batteria e nel recupero.

“Tutta tattica” conferma Elisa scherzando e godendosi un argento che fa lingotto con l’oro U23 del fratello Filippo conquistato due settimane fa (casa e negozio Mondelli a Cernobbio rimbombano di complimenti e bandiere). “Ci abbiamo messo anima e corpo e anche di più”, più poetica Ludovica, “felicissime! Anche agli Europei ce l’avevamo messa tutta, ma qui nel campo preolimpico contro tutto il mondo è un’altra cosa!”. E ora possono credere davvero di essere in un altro mondo, lo dimostra quel salto sul podio, tutte trascinate in cielo da Elisa nel mezzo, quel salto che solitamente è riservato alle prime classificate e che qui invece è prerogativa, estro, necessità delle italiane, di un gruppo che sente il miglioramento, l’adrenalina, la felicità.

“Eravamo tutte stra-cariche la sera prima e avevamo una gran voglia di fare la gara” continua Elisa che ringrazia gli allenatori della fiducia e dei consigli, che loro hanno seguito alla lettera, dimostrando altrettanta fiducia. A Rio le hanno seguite in modo particolare Massimo Casula, Giancarlo Romagnoli e Walter Bagliano, per un risultato che le pone tra e al di sopra di temibili avversarie. “Questa è la sintesi di un mondiale in cui nessuno ci ha regalato nulla” chiosa Ludovica.

E la Canottieri Moltrasio, con Alberto Tabacco e tutto il gruppo, non manca nei pensieri e nei ringraziamenti delle ragazze che regalano alla società bianconera la sesta medaglia mondiale juniores di fila, la prima al femminile (dal 2010 due ori, tre argenti, un bronzo). Un medagliere a parte quello moltrasino, che non finisce di arricchirsi (in un mese bronzo alle Universiadi, oro mondiale U23, bronzo alla Coupe de la Jeunesse), di regalare emozioni e speranze.


Francesca Caminada
Addetta stampa Canottieri Moltrasio