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Mondiale Junior. Un evento sotto “assedio”…mediatico

mercoledì 5 Agosto 2015

Mondiale Junior. Un evento sotto “assedio”…mediatico

RIO DE JANEIRO, 05 agosto 2015 – Mai in un mondiale junior pre-olimpico, valido come test event, v’era l’attesa di così tanti giornalisti. A Rio, invece, giungeranno oltre 350 giornalisti provenienti da ogni parte del mondo proprio per comprendere meglio lo stato dell’arte in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici del prossimo anno. Il Lagoa Stadium, per quanto riguarda il canottaggio, si presenta con un bel colpo d’occhio e con skyline incantevole. Tra l’altro il pubblico, mai prima d’ora, può vedere anche gli atleti che si preparano per la gara: le azioni che compiono, gli allenatori che impartiscono le ultime indicazioni e, poi ancora, le lacrime e le gioie del dopo gara. Insomma davvero uno stadio anche perché, proprio dalla parte opposta della strada v’è lo stadio del Clube de Regatas do Flamenco, una polisportiva dedita al calcio.

In ogni modo l’acqua del lago di primo acchito sembra limpida, per le infrastrutture molto cose sono state realizzate, ma ancora molto è da realizzare compresa la sala stampa che non ha capienza sufficiente per un “flusso olimpico” e verrà messa a dura prova in questa occasione. Un’altra situazione critica si riscontra nella struttura della città, piena di tunnel e caotica per la movimentazione dei 12 milioni di persone che vi vivono e per la presenza della Favela da Rocinha, la più grande dell’America del Sud. Una zona nella quale alloggia anche la nazionale junior che, per raggiungere il Lagoa con i bus dell’organizzazione, impiega dai 30 ai 40 minuti a seconda del traffico che incontra. Insomma il Lagoa Stadium è un posto incantevole immerso in una metropoli dalle mille contraddizioni che la rende affascinante e nella quale, a un anno dall’inizio dei Giochi,  oggi il CONI inaugura Casa Italia situata tra Barra da Tijuca e Sao Conrado.