TRIESTE,
28 luglio 2015 - Porta la firma
del monfalconese Piero Sfiligoi, nel
4 senza pesi leggeri, il quarto oro
dell'Italia ai Campionati del Mondo
under 23 a Plovdiv in Bulgaria. Sale
per la quarta volta in due giorni,
sul pennone più alto il tricolore
alla rassegna iridata di canottaggio
in terra bulgara, ma per la seconda
volta in 24 ore il gran pavese al
Circolo Canottieri Saturnia, che
dopo il titolo mondiale di Mansutti
e Natali nel 4 con di sabato
pomeriggio, arriva quello di
Sfiligoi nel 4 senza pesi leggeri
domenica mattina. Un successo
annunciato quello della barca
azzurra che in batteria aveva vinto
e convinto, mettendo da subito
un'importante ipoteca psicologica ad
una finale che ha visto poi il
quartetto italiano autentico
protagonista. Partenza velocissima
di Sfiligoi, Di Girolamo, Barbaro e
Gerosa, che ingaggiavano subito un
confronto ad altissimo ritmo con la
Francia, che tentava di sorprendere
i quattro pesi leggeri italiani
avvantaggiandosi di mezza punta. Ma
erano gli azzurri che già al primo
intertempo erano seppur di
pochissimo in vantaggio. Dal
gruppetto inseguitore saliva
pericolosa la Germania a fare da
terzo incomodo, che superava i
transalpini e andava a caccia
dell'Italia, ma il 4 senza azzurro
era proprio bello da vedere, fluido
ed irresistibile. Ai 1000 metri
transitavano Sfiligoi & C.
in
vantaggio, con Germania e Gran
Bretagna ad inseguire, e la Francia
che non riusciva a tenere l'alto
ritmo imposto dai battistrada e
scivolava in quarta posizione.
Grande lucidità ed un'azione pulita
ed efficace quella del 4 senza
italiano, che non si accontentava:
aumentava il ritmo all'unisono la
barca azzurra negli ultimi 500
metri, quelli decisivi, che vedeva
avvicinarsi il traguardo ed
aumentare il distacco dagli
avversari. Un crescendo rossiniano
per una delle più belle barche di
questo mondiale che d'autorità
transitava sul finish con 3” di
vantaggio sulla Germania e 4” sulla
Gran Bretagna, siglando con un crono
eccezionale pur su un campo veloce
come quello bulgaro: 5'57”! Un
risultato che per la prima volta,
con 4 ori 1 argento ed 1 bronzo,
collocava l'Italia al primo posto
del medagliere ad un mondiale under
23, autentica dominatrice in
particolare nei pesi leggeri.
Dichiarava
Piero Sfiligoi a caldo: “E’ stata
una gara spettacolare, sentivo che
la barca rispondeva e, dopo l’inizio
che eravamo punta a punta, abbiamo
preso a condurre e sul finale
abbiamo dato il distacco che si è
visto alla Germania. “
Sfiligoi, 21 anni, nato
agonisticamente alla Timavo e
passato da alcune stagioni al
Saturnia, è per il secondo anno di
seguito pedina importante della
nazionale under 23 pesi leggeri: lo
scorso anno sul 2 senza (assieme a
Leone Maria Barbaro, compagno di
titolo iridato domenica; n.d.r.),
quest'anno soprattutto con la testa
e con il cuore a dividersi tra la
nazionale assoluta e quella under 23
pesi leggeri. Dopo il bronzo in
Coppa del Mondo a Varese nel 2 senza
pesi leggeri, a distanza di poche
settimane un titolo mondiale che
rappresenta il suo miglior
risultato. Dice di lui il suo
allenatore di club e di nazionale
Spartaco Barbo: “Piero Sfiligoi ha
dei numeri notevoli, dei valori
fisiologici da atleta di vertice
assoluto e sta gradatamente
prendendo coscienza dei propri mezzi
maturando gara dopo gara. Ha grandi
possibilità e lo sta dimostrando.”
Nella
mattinata di domenica si disputavano
le finali B, quelle dal 7° al 12°
posto. Un eccellente risultato
quello dell'otto azzurro sul quale
era imbarcato Nicholas Brezzi Villi
(Saturnia), che nel recupero era
stato escluso dalla grande finale
per 13 centesimi. L'ammiraglia
dominava la sua gara dalla partenza
all'arrivo, dando grande
dimostrazione di carattere, vincendo
la finale B e consegnando 5” alla
Croazia e 7” all'Ucraina,
piazzandosi quindi al 7° posto
assoluto. Nel singolo pesi leggeri
femminile, 5° posizione per Federica
Molinaro (Cmm N. Sauro) nella gara
vinta dalla Repubblica Ceca, che le
vale l'11° posto assoluto.
Maurizio Ustolin
Ufficio Stampa FIC Friuli Venezia
Giulia