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Il campione Filippo: è oro mondiale U23!

domenica 26 Luglio 2015

Il campione Filippo: è oro mondiale U23!

MOLTRASIO, 26 luglio 2015 – Era già campione di pazienza, di bontà, di forza fisica: ora è campione del mondo e fonde tutte le sue virtù in una medaglia che sognava e sognavamo da tanto tempo. Filippo Mondelli ha portato all’Italia e alla Canottieri Moltrasio l’oro ai Mondiali U23 di Plovdiv, in Bulgaria, gareggiando insieme ad Andrea Maestrale, Niccolò Pagani, Alessandro Mansutti e il timoniere Alberto Natali nel 4+. Filippo ha vinto quest’oro soprattutto per se stesso, lui che non si è mai arreso alle difficoltà del remo, che non si è mai demoralizzato di fronte ai rifiuti, alla sfortuna, all’incertezza di un posto fisso su uno dei sedili scorrevoli della Nazionale. Ora invece il suo posto ce l’ha, in alto, in altissimo. Con una gara che fin dall’inizio sembrava presagire il grande risultato (primi in batteria e accesso diretto in Finale A), ma per il quale si doveva lottare fino alla fine. Così è stato: una supremazia manifesta ma da guadagnare nei confronti della Nuova Zelanda, appaiata, superata, sbirciata fino all’ultimo metro perché quella punta ballava avanti e indietro per 21 centesimi di secondo. È l’Italia a vincere (6:24.57, secondi i kiwi, terzi gli strabilianti tedeschi, sesti all’avvio).

La gioia di Filippo è incontenibile e inimmaginabile: “Volevamo vicnere e abbiamo vinto, gara durissima e al cardiopalma. Questo è un sogno che si è realizzato, arrivato quasi all’improvviso con un’annata fantastica”. Una liberazione dopo tanti campionati italiani (17) che non l’hanno ancora portato sul gradino più alto del podio; dopo tanti km da Cernobbio, suo paese d’origine, e Piediluco, sua base di speranza e tormento; dopo tante tappe di avvicinamento, dall’8+ di seconda scelta alla riserva; dopo aver sempre creduto nel canottaggio e nella Canottieri. Già perché il primo pensiero di Filippo, nonostante la medaglia sia sua e dei suoi compagni, è per gli altri: per la sua famiglia, presente a Plovdiv ad abbracciarlo di contentezza e non più di consolazione, per i suoi allenatori Alberto Tabacco e Carlo Del Piccolo, per la Canottieri Moltrasio, che tiene nel cuore.

Caso ha voluto che proprio ieri sera, nel giorno del suo trionfo, iniziasse la tradizionale festa d’estate della Canottieri in riva a Moltrasio: occasione perfetta e predestinata per poter applaudire un nuovo campione che si aggiunge all’albo d’oro della piccola società di via Bellini. Il presidente Sandro Donegana, annunciando il successo, non poteva non commuoversi per il primo titolo mondiale U23 della sua Canottieri (già campioni del mondo ma nella categoria Junior), per quella medaglia che Filippo meritava, perché “è una persona speciale”.
Pur in un sodalizio che conta una manciata di agonisti, sono tante le analogie di questa vittoria: è arrivata a Plovdiv, nello stesso bacino dove un altro moltrasino, Guglielmo Carcano, sull’8+ azzurro vinse il suo secondo oro iridato Junior, non a caso con a bordo proprio due dei compagni d’oro di Filippo, Alessandro Mansutti e Niccolò Pagani; è arrivata esattamente un anno dopo la liberazione di un’altra stella della Canottieri Moltrasio, un anno dopo lo storico argento in singolo di Sara Magnaghi, sempre ai Mondiali U23. La figura e la statura di Sara sono mancate a questa rassegna, a questa Nazionale, per una possibile doppietta che non si può dire perché non sarà mai realtà, ma che rimarrà fantasia concreta per chi crede in lei, che tornerà ai Mondiali assoluti.

La Bulgaria U23 era moltrasina anche per lo stesso Guglielmo Carcano che ha ritentato l’impresa delle Universiadi con il 4- e per il timoniere Giorgio Crippa, sull’8+. Elmo, con Borsini, Lovisolo e Zileri, è partito con difficoltà (sesti in batteria), ha mostrato che quell’equipaggio meno di un mese prima aveva conquistato un bronzo internazionale in Corea conducendo un gran recupero che li ha portati in finale A, ha fatto il possibile per chiudere meritatamente il suo mondiale (quinti in 6:27.17 dietro a Romania, Gran Bretagna, Canada e Stati Uniti). Giorgino invece ha guidato e incitato i suoi al meglio: di pochissimo fuori dalla Finale A (e chissà quanto si sgolato per colmare quel misero gap) e in carrozza primi nella Finale B di stamattina (5:40.99). Una grande squadra, tutti e in tutto. Come ama ripetere Filippo: “Fino alla fine forza Moltrasio”. E speriamo di essere solo all’inizio.

Francesca Caminada
Addetta stampa Canottieri Moltrasio