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Plovdiv. Tra gli uomini sette barche superano le eliminatorie, mentre  quattro vanno ai recuperi

giovedì 23 Luglio 2015

Plovdiv. Tra gli uomini sette barche superano le eliminatorie, mentre  quattro vanno ai recuperi

PLOVDIV, 23 luglio 2015 – Al termine della prima tornata di eliminatorie le barche maschili che vanno avanti, senza dover affrontare lo scoglio dei recuperi, sono sette (cinque oggi – 2 in finale, 3 in semifinale – e due già qualificate da ieri: una ai quarti e una in semifinale), mentre quattro sono ai ripescaggi. Per quanto riguarda le barche in gara oggi, il quattro con di Andrea Maestrale (CN Posillipo), Niccolò Pagani (Tevere Remo), Filippo Mondelli (SC Moltrasio), Alessandro Mansutti e Alberto Natali-timoniere (CC Saturnia) ha vinto la seconda batteria ed è volato in finale con il terzo tempo complessivo al termine di una gara che lo ha visto sempre in testa. Passavano i primi due e, quindi, per tutti i duemila metri l’armo azzurro si è dovuto guardare dagli attacchi della Nuova Zelanda che a sua volta era impegnata a contenere il possibile ritorno statunitense. Ha agguantato la semifinale il quattro di coppia maschile di Tiziano Evangelisti (CC Civitavecchia), Alessandro Laino (Fiamme Gialle), Jacopo Mancini (SC Firenze) e Stefano Ciccarelli (Cus Pavia) che, al termine di una lotta serata per mantenere la terza posizione, sul finale ha superato la Bielorussia chiudendo al secondo posto.

Il doppio senior di Federico Garibaldi e Davide Mumolo (SC Elpis) è stato protagonista, invece, della terza batteria vinta dall’Italia davanti all’Australia con un rush finale al cardiopalmo. Tra i pesi leggeri superano le eliminatorie il quattro senza di Davide Gerosa (SC Lario), Leone Maria Barbaro (Tirrenia Todaro), Piero Sfiligoi (CC Saturnia) e Paolo Di Girolamo (Forestale) che vince e va in finale dopo essere sempre stato primo sin dalle prime palate e facendo segnare il terzo tempo di batteria, mentre dietro agli azzurri si piazza la barca britannica ferma a quasi sei secondi di distacco. Sempre tra i pesi leggeri accede alla semifinale il singolo di Francesco Pegoraro (SC Esperia) che, oltre a vincere, fa segnare anche il secondo miglior tempo con 7.32.99, subito dietro alla Francia la quale con 7.22.62 ha vinto la sua batteria.

Le quattro barche che non sono riuscite a raggiungere la fase successiva sono il quattro di coppia pesi leggeri di Michele Quaranta (Pro Monopoli), Federico Gherzi (SC Esperia), Edoardo Buoli (Cus Pavia) e Davide Magni (C Gavirate) che, nonostante abbia tentato di attaccare Germania e Olanda, si è dovuta arrendere al terzo posto e quindi tentare la qualificazione nei ripescaggi. Recuperi anche per il singolista pesante Pietro Cattane (SC Tritium) che, causa una partenza e una condotta di gara iniziale troppo lenta, non è andato oltre il quarto posto dopo aver superato la Russia nella parte finale. Quarta posizione, e recuperi da affrontare, anche per l’ammiraglia azzurra, formata da Andrea Guanziroli (SC Lario), Christian Biolcati (C Gavirate), Stefano Morganti (SC Tremezzina), Raffaele Giulivo (Marina Militare), Emanuele Gaetani Liseo (SC Telimar), Alberto Dini (SC Firenze), Nicholas Brezzi Villi (CC Saturnia), Neri Muccini (SC Firenze) e Giorgio Crippa (SC Moltrasio) al timone, la quale sin dalle prime battute ha subìto il ritmo martellante della Germania e degli USA che, per tentare di sopravanzarsi, hanno aumentato oltremodo il loro ritmo di gara. Recupero anche il quattro senza pesante di Guglielmo Carcano (SC Moltrasio), Pietro Zileri Dal Verme (SC Firenze), Luca Lovisolo (RCC Cerea) e Matteo Borsini (SC Limite) che non sono andati oltre il sesto posto dopo aver provato inizialmente a stare tra le prime posizioni. Ne passava uno in finale e, quindi, gli azzurri hanno preferito togliersi un altro po’ di “ruggine” e tentare tutto nel ripescaggio dei prossimi giorni.