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Gli Arbitri Internazionali italiani tra giacche rosa e giacche blu

sabato 18 Luglio 2015

Gli Arbitri Internazionali italiani tra giacche rosa e giacche blu

ROMA, 18 luglio 2015 – Dalle regate delle Universiadi, svoltesi a Chungju (Corea del Sud), e nei servizi pubblicati su Canottaggio.org. è stato possibile “ammirare” foto di Giudici Arbitri Internazionali in giacca rosa con camicie e cravatte vistose. Nella Giuria che ha diretto le Universiadi v’erano anche gli italiani Corrado Schinelli, già Consigliere federale nella presidenza Renato Nicetto, tra l’altro stabilmente trapiantato per lavoro in Cina, e Fabio Bolcic componente la Umpiring Commission FISA. Grazie a queste foto il Presidente del Collegio dei Giudici Arbitri Giosuè Vitagliano ha voluto sottolineare che: “Non tutti sanno che esiste un altro modo di continuare a restare nel mondo remiero, e partecipare attivamente ad eventi nazionali ed esteri, diventando Giudici Arbitri. Il percorso può sembrare duro, ma la disponibilità, l’applicazione, la partecipazione, lo studio e la preparazione adeguata, oltre alla conoscenza della lingua inglese, possono indurre a indossare quelle giacche rosa – sottolinea ancora Vitagliano che afferma ancora – mi piace precisare però che normalmente i GG.AA internazionali vestono la classica giacca blu con pantaloni grigi, come quella ufficiale dei nostri giudici”.

Per molti appartenenti al Collegio dei Giudici Arbitri l’obiettivo è quello di diventare, nel futuro, Giudice Arbitro Internazionale e, tra gli ultimi, sono riusciti nell’intento, e nella sessione di esame tenutasi a Varese in concomitanza della seconda prova di Coppa del Mondo, Luca Borgioli, toscano di Limite, Valeria Pessina, di Como, e Maura Siletto, di Torino. Il Presidente della Umpiring Commission FISA, il belga Patrick Rombaut e l’italiano Fabio Bolcic, al termine dell’esame hanno consegnato le targhette bianco-rosse delle licenze numero 1735, 1736 e 1737 FISA di Internazionali ai tre giudici arbitri effettivi in forza al Collegio FIC. Tutti e tre i nuovi Giudici Internazionali provengono dalla voga agonistica praticata con la Canottieri Limite (Borgioli), con la SC Lario (Pessina) e SC Armida (Siletto). Infine, sempre Vitagliano, formula un invito a tutti gli ex canottieri: “Vorrei rivolgere un invito a quanti, appeso il remo al chiodo, sono alla ricerca di nuovi stimoli ed interessi per restare nell’ambiente sportivo, di avvicinarsi al mondo arbitrale e può essere che un giorno possano arbitrare anche alle Olimpiadi”.