CHUNGJU,
06 luglio 2015
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DUE SENZA SENIOR MASCHILE
Simone
Ferrarese (numero due – CC Saturnia):
“Potevamo vincere e tenere la gara
per 1950 metri e poi arrivare
secondi per un’inezia ti amareggia,
ma comunque sono soddisfatto perché
tenere testa ad un equipaggio che
andrà a qualificare la barca per le
Olimpiadi significa che anche noi
valiamo qualcosa. Sono partito per
fare meglio di due anni fa e invece
ho fatto uguale, ma con un’altra
barca e con un’altra preparazione.
Va bene perché davvero il due senza
mi ha riempito di soddisfazione e in
questa finale abbiamo dato tutto
quello che avevamo. Negli ultimi 250
metri gli ungheresi si sono girati e
ci sono venuti a prendere, noi non
ci siamo risparmiati per tutta la
gara ma dopo una finale cosi dura
non avevamo più nulla da dare. Ora
oltre la medaglia ci resta
l’emozione di essere stati battuti
da un equipaggio di valore che ha
dato tutto per superarci”.
Federico Ustolin (capovoga-CC
Saturnia): “Siamo partiti bene,
abbiamo mantenuto per 750 metri, a
mille metri abbiamo attaccato e poi
ancora negli ultimi 750 metri
abbiamo dato fondo a quello che
avevamo in corpo. Ci abbiamo creduto
fino in fondo solo che a 250 metri
dal traguardo il ritmo è cresciuto e
l’Ungheria ha deciso di venirci a
prendere e nonostante il nostro
serrate per sessanta centesimi loro
hanno vinto l’oro e noi l’argento.
Comunque sono davvero soddisfatto e
felice di aver gareggiato con mio
padre che mi guardava. Un altro
successo che mi inorgoglisce e rende
felice”.
DOPPIO PESI LEGGERI FEMMINILE
Eleonora
Trivella (numero 2-VVF Billi):
“Sapevamo di poterci giocare la
medaglia perché dai tempi dei turni
eliminatori eravamo tra il primo e
la quinta posizione e quindi la
medaglia era alla nostra portata. A
conferma di questo posso dire che
abbiamo fatto tutta la gara in
cinque e sul finale abbiamo dato
tutto quello che avevamo per salire
sul podio e ce l’abbiamo fatta. Una
medaglia che mi fa felice e per
questo voglio ringraziare Leonardo
Antonini che mi è stato vicino in
questo anno particolare sia durante
gli allenamenti che fuori e per
questo il grazie se lo merita
tutto”.
Valentina Rodini (capovoga-SC
Bissolati): Da sottolineare che
Valentina sul podio si è sentita
poco bene per lo sforzo che aveva
prodotto e, non appena ricevuta la
medaglia, si è dovuta allontanare:
“Ora mi sono ripresa ma ho davvero
dato tutto quello che avevo fino a
sentirmi male e ne valeva la pena. È
stata una gara che abbiamo portato a
termine con convinzione e testa e
noi lo abbiamo fatto aggiungendoci
anche il cuore che per poco non mi
usciva fuori. Noi abbiamo davvero
vinto con la testa e lo voglio
sottolineare con forza: con testa e
cuore si può arrivare a raggiungere
il proprio sogno. Voglio ringraziare
i miei allenatori Gigi Arrigoni,
Davide Magri e Mauro Cavalieri,
mentre dedico la medaglia alla mia
famiglia e alle mie amiche Veronica,
Matilde, Carla, Giulia e Giorgia”.
QUATTRO SENZA PESI LEGGERI
MASCHILE
Michele Quaranta (numero 4-Pro
Monopoli): “Sono davvero
soddisfatto di come è andata questa
finale. Soddisfatto poiché ogni
giorno che passavamo insieme la
barca migliorava e poi io mi sono
trovato proiettato nella vogata di
punta dopo aver vogato sempre di
coppia per cui la soddisfazione è
doppia. Sul finale abbiamo prodotto
un bel rush che ci ha consentito di
rimanere sul podio. Sì, tutto
sommato torno a casa contento e con
la voglia di riprovare esperienze
del genere”.
Federico Parma (numero 3-CC
Saturnia): “Raggiungere questo
podio era il mio sogno perché
arrivare a vincere una medaglia con
pochi giorni di assieme sembrava
impossibile e invece eccoci qui.
Devo ringraziare la mia società e
Spartaco Barbo che mi ha sostenuto e
allenato fino a essere pronto per la
convocazione, il resto lo abbiamo
fatto in pochi giorni. Un sogno
realizzato, ma ora voglio altro e
quindi torno a casa con il piglio
giusto per continuare ad allenarmi”.
Francesco Schisano (numero 2 - CN
Stabia): “Rispetto alla batteria
la barca in finale è davvero
migliorata molto. Ci siamo messi
insieme da poco ma devo dire che
ogni giorno che passava vedevo che
il miglioramento era visibile e
quindi non posso che ritenermi
soddisfatto, anche se in ogni gara
uno vorrebbe sempre il meglio e con
il massimo impegno profuso ora
probabilmente il meglio che potevamo
fare era vincere una medaglia di
bronzo che, ripeto, personalmente,
considerato da dove siamo partiti,
mi soddisfa molto”.
Vincenzo Serpico (capovoga-Fiamme
Oro): “Anche io sono soddisfatto
di questo podio considerato
soprattutto il poco tempo che ci
alleniamo insieme e che Michele
non vogava di punta. La batteria è
andata così così ma la finale è
andata molto meglio e la barca
rispondeva alle nostre
sollecitazioni. Gli avversari erano
più forti ma noi non abbiamo avuto
timore nel dare tutto quello che
avevamo e questo risultato comunque
mi soddisfa”.
QUATTRO SENZA SENIOR MASCHILE
Guglielmo
Carcano (numero 4 - SC Moltrasio):
“Sapevamo che avevamo contro
avversari temibili come Olanda e
Germania e abbiamo provato a fare
una partenza veloce che ci potesse
consentire di passare tra i primi
solo che questo, a metà gara, ci ha
penalizzato poiché abbiamo pagato lo
sforzo iniziale. Sono comunque
soddisfatto di come è andata la
regata poiché abbiamo davvero
lottato per questa medaglia”.
Pietro Zileri Dal Verme (numero 3
- SC Firenze): “Abbiamo
impostato la gara in questo modo
perché volevamo "morire" subito e
"rinascere" in seguito. Non potevamo
rischiare e cosi abbiamo sempre dato
tutto quello che avevamo, e anche se
poteva sembrare una tattica suicida
non ci siamo risparmiati. Ci abbiamo
creduto molto e alla fine sono
soddisfatto di come è andata perché
gli avversari erano decisamente più
in forma di noi”.
Luca Lovisolo (numero due - RCC
Cerea): “Abbiamo impostato il
percorso per come ci sentivamo e,
dopo una batteria non proprio
esaltante, devo dire che il
risultato è soddisfacente. La nostra
era una formazione nuova e quindi
non eravamo al top però sono
contento lo stesso di questo
splendido bronzo”.
Matteo Borsini (capovoga-SC
Limite): “Sono soddisfatto del
risultato anche perché abbiamo osato
molto nella prima parte e, quindi,
questo poteva danneggiarci e,
invece, dopo una parte centrale in
cui abbiamo pagato la fatica
iniziale, siamo risaliti e sul
finale abbiamo attaccato per
mantenere il podio tentando di
salire un gradino più su. È andata
cosi e sono contento perché abbiamo
dimostrato che in pochi giorni si
possono fare anche cose grandi”.