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Finali B a Varese: Italia settima nel quattro di coppia e nel quattro  senza Pesi Leggeri

domenica 21 Giugno 2015

Finali B a Varese: Italia settima nel quattro di coppia e nel quattro  senza Pesi Leggeri

VARESE, 21 giugno 2015 – Sul bacino della Schiranna, a Varese, si sono concluse le finali B della seconda tappa del circuito di Coppa del Mondo, con l’Italia impegnata con nove equipaggi nelle specialità olimpiche e due nelle non olimpiche. Grande prestazione per il quattro di coppia di Paolo Perino, Mario Paonessa, Luca Rambaldi e Simone Venier (Fiamme Gialle), che vince la finale B chiudendo al settimo posto dopo una gara condotta con la grinta di chi voleva vincere questa gara per chiudere nel migliore dei modi la tappa italiana di Coppa del Mondo. Stesso piazzamento, e stesso discorso, per il quattro senza Pesi Leggeri di Alberto Di Seyssel (SC Armida), Stefano Oppo (Forestale), Livio La Padula e Martino Goretti (Fiamme Oro), che in testa dal primo colpo, chiude in bellezza con un’ultima frazione di forza, nella quale mette luce tra la propria poppa e le prue avversarie.

Secondo posto in finale B, ottavo complessivo per il quattro senza di Luca Parlato (Marina Militare), Fabio Infimo (RYCC Savoia), Pierpaolo Frattini (CC Aniene) e Emanuele Liuzzi (Fiamme Oro), e per l’otto di Alessandro Mansutti (CC Saturnia), Luca Lovisolo (RCC Cerea), Pietro Zileri (SC Firenze), Guglielmo Carcano (SC Moltrasio), Nicolò Pagani (RCC Tevere Remo), Filippo Mondelli (SC Moltrasio), Matteo Borsini (SC Limite), Jacopo Mancini (SC Firenze), tim. Enrico D’Aniello (CN Stabia). Il quattro senza è autore di una prova maiuscola, soprattutto nella seconda parte di gara, e deve piegarsi per appena due decimi solo all’Argentina. L’ammiraglia invece è seconda dopo una buona performance, e intensa e condotta senza risparmio dietro la Francia.

Al nono posto, grazie al terzo posto in finale B, si classificano il secondo quattro senza PL azzurro, composto da Giorgio Tuccinardi (Forestale), Alin Petru Zaharia (SC Caprera), Paolo Di Girolamo (Forestale) e Guido Gravina (RCC Cerea), e il doppio femminile di Sara Bertolasi (SC Lario) e Laura Schiavone (SC Irno). Il quattro senza leggero finisce terzo dopo una gara passata per tre quarti incollata a Italia1, dove poi subisce il rientro nel serrate finale dell’Austria, che toglie una posizione all’armo azzurro ma che non scalfisce l’ottima prestazione della seconda barca azzurra della specialità. Il doppio femminile invece non si lascia spaventare dalla presenza in gara di un monumento come la bielorussa bicampionessa olimpica Ekaterina Karsten, 43 anni ma sempre al top della categoria, e così effettuano una gara a tutta sull’acceleratore in cui infliggono più di un pensiero alla Bielorussia. Bertolasi e Schiavone chiudono poi terze, pagando un po’ sul finale 1700 metri percorsi a tutta.

Quarto, quinto e sesto posto, e dunque decimo, undicesimo e dodicesimo complessivo, rispettivamente per il singolo di Francesco Cardaioli (SC Padova), il doppio PL femminile di Elisabetta Sancassani (Fiamme Gialle) e Giulia Pollini (SC Cernobbio) e il due senza femminile di Gaia Palma (SC Lario) e Alessandra Patelli (SC Padova). In una gara estremamente combattuta Cardaioli tira fuori il suo carattere da guerriero e si stabilizza in terza piazza, persa poi sul finale in favore del tedesco Hartig, più brillante nel rush finale mentre a vincere è il belga Obreno. Per il doppio leggero femminile c’è il quinto posto a un soffio dalla Svizzera, ma dopo un ottimo forcing finale. Il due senza femminile invece è sesto: Palma e Patelli pagano una partenza troppo timida, faticando poi nel corso della gara a trovare il cambio di passo decisivo per tornare a ridosso delle avversarie.

Nelle specialità non olimpiche grande vittoria per il giovanissimo Francesco Pegoraro (SC Esperia), che corona una splendida rimonta piazzandosi in testa ai 1500 metri e prendendosi il settimo posto complessivo su Ungheria e Germania1. Ottimo anche il terzo posto, nono complessivo, della ancora diciottenne Federica Cesarini, che dopo un’ottima partenza mantiene con autorevolezza la terza piazza dietro Cina e Polonia, senza lasciarsi sorprendere dal rientro dell’Austria.