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Brillano d’argento le acque del lago di Varese

domenica 21 Giugno 2015

Brillano d’argento le acque del lago di Varese

VARESE, 21 giugno 2015 – L’Italia del remo chiude in bellezza la tappa casalinga di Coppa del Mondo, la seconda del circuito FISA, svoltasi sulle acque del bacino della Schiranna, a Varese. Acque di Varese che si tingono d’argento dal momento che gli azzurri conquistano tre secondi posti e un terzo nelle specialità olimpiche, a cui si aggiunge un bronzo da quelle non olimpiche.

Il valzer degli argenti azzurri è aperto dal due senza di Vincenzo Abbagnale e Giovanni Abagnale (Marina Militare), che dopo aver tenuto testa nella prima parte della gara all’armo della Gran Bretagna, nei secondi mille metri si lancia all’inseguimento dell’Olanda, nel frattempo divenuta battistrada della finale. Abbagnale e Abagnale si mantengono sempre alle costole degli olandesi che sul finale aumentano il ritmo, ma i due azzurri reagiscono e restano attaccati al treno olandese, che taglia il traguardo con poco più di un secondo di vantaggio sugli ottimi azzurri mentre la medaglia di bronzo finisce all’Australia. Nella stessa finale sono impegnati anche Domenico Montrone e Luca Agamennoni (Fiamme Gialle), approdati all’ultimo atto dopo uno straordinario percorso nelle qualificazioni. Il secondo due senza azzurro dopo una prima parte nelle retrovie viene fuori da metà gara in poi, trovando un passo che li porta a chiudere ai piedi del podio, a poco meno di due secondi e mezzo dalla medaglia di bronzo.

Subito dopo è la volta del doppio Pesi Leggeri di Pietro Ruta e Andrea Micheletti (Fiamme Oro) a salire sul podio per mettersi la medaglia d’argento al collo. Il doppio leggero azzurro dopo una partenza a tamburo battente è chiamato a inseguire la Francia, e lo fa di pari passo con gli inglesi. Passata la metà gara, il passo in acqua di Ruta e Micheletti permette all’imbarcazione azzurra di scrollarsi di dosso la Gran Bretagna e restare sola all’inseguimento dei francesi, che nonostante l’attacco azzurro consolidano la prima posizione, infrangendo con 6.09.26 il precedente primato della specialità in una tappa di Coppa del Mondo, che resisteva dal 2007 (lo fece registrare la Danimarca). L’Italia è medaglia d’argento con quasi due secondi di vantaggio sugli inglesi.

Dal quattro senza arriva la terza grande prestazione di una barca azzurra con relativa medaglia d’argento. Giuseppe Vicino, Matteo Lodo (Fiamme Gialle), Matteo Castaldo (RYCC Savoia) e Marco Di Costanzo (Fiamme Oro) combattono senza paura contro i grandi della specialità, transitando secondi ai 1000 metri, dopo una partenza a 47 colpi alla quale sanno rispondere solo gli Stati Uniti argento iridato ad Amsterdam 2014, dietro proprio agli americani e al pari di un Canada mai domo, con gli inglesi detentori del titolo mondiale che non riescono a entrare nella lotta per le medaglie. La sfida per le prime tre posizioni si fa agguerrita ai 1500 metri, Italia e Canada procedono attaccate in un finale al cardiopalmo dove anche gli Stati Uniti battistrada soffrono, pur tenendo con le unghie e con i denti il primo posto; per la medaglia d’argento per un attimo i canadesi sembrano sopravanzare gli azzurri, ma la chiusura di Vicino e compagni è coronata da un colpo di reni che garantisce agli azzurri un fantastico secondo posto per soli quattro centesimi sul Canada.

La medaglia di bronzo porta invece la firma del doppio vicecampione del Mondo di Francesco Fossi e Romano Battisti (Fiamme Gialle), terzi alle spalle della Croazia iridata e dell’Australia. Il doppio azzurro parte leggermente attardato rispetto ai battistrada, con i fratelli croati Sinkovic a imporre subito il proprio ritmo, seguiti da Norvegia e Argentina che si alternano al secondo e al terzo posto. Dai 1000 metri inizia la rimonta azzurra: mentre la Norvegia sparisce nelle retrovie Fossi e Battisti dalla sesta piazza passano in terza infiammando la contesa per le medaglie grazie anche all’Argentina e all’Australia, seconda e quarta e chiuse con l’Italia in appena due decimi. La Croazia tiene fede al titolo mondiale conquistato ad Amsterdam e si invola imprendibile verso la vittoria, dietro il rush di Fossi e Battisti affossa l’Argentina ma non l’Australia, che facendo realizzare il miglior intertempo assoluto dai 1500 all’arrivo chiude al secondo posto, lasciando al doppio azzurro una comunque ottima medaglia di bronzo.

Per quanto riguarda le specialità non olimpiche, è bronzo il due senza PL di Armando Dell’Aquila (Fiamme Oro) e Pietro Sfiligoi (CC Saturnia), che dopo una strenua lotta condotta sulla stessa linea per circa 1500 metri con Francia e Gran Bretagna, sul finale mantiene la medaglia di bronzo, lasciando la Cina giù dal podio mentre francesi e inglesi, nell’ordine, occupavano primo e secondo posto. Dalle specialità non olimpiche arrivano anche i quinti posti del quattro senza femminile di Chiara Ondoli (SC De Bastiani), Beatrice Arcangiolini (SC Firenze), Silvia Terrazzi (SC Arno) e Sara Barderi (SC Pontedera), e di Marcello Miani (Forestale) nel singolo pesi leggeri.

Nelle immagini (M.Perna-Canottaggio.org): il due senza Abagnale-Abbagnale; il doppio PL Ruta e Micheletti; il podio del 4 senza; il podio del doppio; il podio del due senza PL.