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Cosa c’è dietro l’allestimento della Coppa del Mondo di Varese

venerdì 19 Giugno 2015

Cosa c’è dietro l’allestimento della Coppa del Mondo di Varese

VARESE, 19 giugno 2015 – Si entra nel vivo della seconda prova di Coppa del Mondo di Varese. La tifoseria inizia a prendere posto in tribuna e cominciano ad affollarsi anche le zone ristoro. Potrà sorgere spontanea la domanda riguardo al lavoro e allo sforzo necessari per allestire quello che è ormai uno dei campi più amati al mondo. I volontari della Canottieri Varese sono all’opera da circa un mese sia a terra che in acqua per rendere questa Coppa del Mondo all’altezza delle aspettative. La macchina organizzativa è ormai ben rodata, inutile ricordare i precedenti eventi che hanno visto il lago varesino e l’Italia in prima fila a livello internazionale.

Risulta addirittura difficile bloccare i capi-team dei volontari per una breve dichiarazione. Ad occuparsi della zona barche al parco Zanzi è Nicoletta Gnocchi: “Abbiamo iniziato a lavorare circa un mese prima dell’inizio dell’evento. A causa delle piogge abbondanti di settimana scorsa, abbiamo dovuto asciugare, con l’aiuto del comune, il terreno che era diventato fangoso. Come primo passo abbiamo allestito le strutture destinate alle barche. Ovviamente per un evento di questo calibro, ogni nazione deve avere una zona a lei dedicata e non possono esserci imprevisti. Sono a disposizione degli atleti, in fondo al parco, zone relax e per il riscaldamento. Vicino ai castelli per le barche sono invece posizionati gli stand dei provider. Per loro abbiamo dovuto portare nel parco corrente elettrica e l’attrezzatura necessaria per svolgere la loro attività”.

La zona premiazioni è invece gestita come ogni anno da Paolo Santopolo, per quest’evento anche responsabile generale dei volontari. Paolo ha iniziato ad occuparsi dell’organizzazione di quest’area già all’Europeo del 2012. Alla World Master Regatta è stato sia capo cerimoniere che atleta. Il lavoro è iniziato circa una settimana fa e continuerà fino alla giornata di domenica, giornata in cui si disputeranno le finali. Come per ogni evento, a fianco alla torre di arrivo vi è la postazione dedicata alla stampa, di seguito tribune coperte e scoperte per il pubblico.

Infine vi è il lavoro necessario per allestire il campo gara. Quello di Varese è uno dei campi più all’avanguardia al mondo. L’unico che possa ospitare eventi internazionali in Italia. La sua manutenzione deve essere costante nel corso dell’anno, ma prima di una competizione di tale importanza è necessario incrementare gli sforzi in acqua. Si inizia sistemando i barchini di partenza, con circa un mese di anticipo, dopodiché bisogna tirare le corsie del campo, per evitare che il vento le possa spostare. Corsie e boe devono essere perfettamente allineate in modo tale da permettere agli atleti di competere in maniera equa e con pari opportunità. A gestire il lavoro per il campo sono Vincenzo Prina e Manuel Ambrosetti e i volontari, poco meno di venti, sono tutti della Canottieri Varese.

Enrico Pagano