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Gli ottanta anni di Sergio “Ciaci” Tagliapietra illuminano  la quarantunesima Vogalonga

mercoledì 6 Maggio 2015

Gli ottanta anni di Sergio “Ciaci” Tagliapietra illuminano  la quarantunesima Vogalonga

ROMA, 06 maggio 2015 – Riconosci subito un canottiere da come ti stringe la mano. Non si tratta solo della presa ferrea allenata dal remo, ma anche della cordialità mista alla voglia di non perdersi in chiacchiere. “Ciaci” è lapidario nelle sue affermazioni: “La voga è una cosa che hai dentro e che devi trasmettere alle giovani generazioni”. E’ l’essenza del remare che porta a considerazioni che vanno oltre la semplice pratica sportiva, e Sergio Tagliapietra, classe 1935, di cose da raccontare ne ha davvero tante. Ha iniziato con la nobile arte del remo e della forcola da giovanissimo quando bisognava correre per arrivare primo al mercato con il pesce pescato dal papà. La sua carriera sportiva si mescola con il lavoro che raggiungeva remando nella laguna più bella del mondo. Storie di altri tempi, ma sono vicende che appassionano ed offrono alle giovani generazioni esempi indelebili di attaccamento alla propria terra di origine, anche se questa è soprattutto acqua. Venezia ha vissuto nella sua illustre storia le gesta di grandi uomini, ma non è fuori luogo inserire tra questi Sergio Tagliapietra detto “Ciaci”, appellativo dovuto al padre Albino per un difetto nel sillabare le esse. Quattordici vittorie nella regata storica di Venezia, diciotto in quella ad un remo di Murano, ventuno a Burano, quattordici alla festa del Redentore, quattordici a Pellestrina dove attualmente vive. Ma il suo orizzonte remiero non si ferma solo alla vogata veneta. Sergio Tagliapietra annovera pure due partecipazioni olimpiche nell’otto a Melbourne nel 1956 e Tokio nel 1964. Un atleta completo, quindi, fortissimo nella voga tradizionale in laguna, ma anche solido e tenace in quella all’inglese. Dal 1988 ha lasciato l’agonismo per dedicarsi ai giovani: insegna a remare nella società di Pellestrina. Anche quest’anno sarà ad aspettare gli amici sul pontone di arrivo alla Punta della Dogana e sarà una bella Vogalonga quella che si concluderà con un saluto a “Ciaci”. Comunque chi vuole conoscere meglio questa leggenda del remo italiano potrà leggere il libro a cura di Antonio Padovan dal titolo “Sergio Tagliapiatra Ciaci, Una vita per il remo. Storie di voga alla veneta, di canottaggio e di pesca in laguna”, Cierre Edizioni.