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Il Memorial Paolo d’Aloja il giorno dopo

lunedì 13 Aprile 2015

Il Memorial Paolo d’Aloja il giorno dopo

ROMA, 13 aprile 2015 – L’Italia alla fine della tre giorni internazionale di Piediluco continua ad allenarsi con la consapevolezza di aver vinto, nuovamente diremmo, la classifica per Nazione e con un bottino di tutto rispetto di 57 medaglie (15 oro, 21 argento, 21 bronzo). Tutti gli atleti, italiani e stranieri, hanno gareggiato al meglio delle loro possibilità attuali facendo registrare, specialmente nelle competizioni senior, ma in alcuni casi anche in quelle junior, un buon livello tecnico e questo ha dato modo ai vari tecnici stranieri presenti a Piediluco, ma per quello che ci riguarda soprattutto alla Direzione Tecnica azzurra, di comprendere meglio lo stato di preparazione dei propri atleti all’inizio della stagione agonistica internazionale. Abbiamo potuto notare nazioni emergenti salire sul podio, come ad esempio lo Zimbabwe e Malta, quest’ultima al suo primo approccio internazionale (il Training Camp è stato seguito dai tecnici Fayçal Soula, Chokri Ben Miled e Giuseppe De Capua).

Ed è stato proprio il Training Camp uno dei motori del Memorial Paolo d’Aloja poiché ogni anno diventa un autentico melting pot nel quale far crescere e sviluppare il canottaggio in altre regioni del mondo. L’Italia è sempre stata in prima fila nella sperimentazione e, sin dalle prime edizioni, ha ospitato il Training Camp FISA accogliendo lo scorso anno, come ha fatto recentemente anche l’Australia, su indicazione della Federazione Internazionale la sperimentazione dei 2000 metri per le regate Para-Rowing durante il Memorial 2014. Da sottolineare, inoltre, che lo storico delle Nazioni partecipanti al Memorial Paolo d’Aloja dal 2006 ad oggi è il seguente: 20 Nazioni nel 2006, 22 nel 2007 e nel 2008, 14 nel 2009, 16 nel 2010, 14 nel 2011, 27 nel 2012, 20 nel 2013, 30 nel 2014 e 24 nel 2015.

Su quest’onda lunga, grazie ai tavoli di lavoro realizzati dalla FISA durante la Conferenza Internazionale delle Nazioni dove l’Italia, dal 2014, siede insieme ad altre importanti Nazioni, la Federazione Italiana Canottaggio segue lo sviluppo del canottaggio a Malta e Marocco e si appresta ad ospitare, a Gavirate, il primo Para-Rowing Development Camp (FISA/Agitos Foundation) che coinvolgerà quei Paesi che non hanno ancora partecipato ai Giochi Paralimpici nel canottaggio. Il Development Camp si svolgerà nei giorni precedenti la regata Internazionale Para-Rowing organizzata dalla Canottieri Gavirate del Presidente Giancarlo Pomati e del Tecnico di caratura internazionale Paola Grizzetti.

Oltre a questi appuntamenti collegiali internazionali l’Italia, in occasione dei Beach Games, organizzerà un Training Camp per il Coastal Rowing, che si svilupperà a Formia, presso il Centro di Preparazione Olimpica del CONI, e sarà sostenuto e finanziato dal board dei Giochi del Mediterraneo. All’appuntamento tecnico hanno aderito già diversi Paesi che hanno intenzione di prendere parte ai Beach Games di Pescara. Insomma si parte dal Memorial Paolo d’Aloja per il canottaggio olimpico, poi si sale a Gavirate per il canottaggio paralimpico e si scende a Formia per quello costiero e tutto questo per dare contezza degli impegni internazionali assunti dal Presidente Giuseppe Abbagnale e da tutto il Consiglio.