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Malta comincia dal bronzo la sua avventura nel canottaggio  internazionale

domenica 12 Aprile 2015

Malta comincia dal bronzo la sua avventura nel canottaggio  internazionale

PIEDILUCO, 12 aprile 2015 – È una notizia davvero molto importante quella del bronzo conquistato dalla rappresentativa nazionale maltese nel quattro senza senior perché è il primo alloro della sua storia. Raggianti, entusiasti, incredibilmente felici rappresentano uno dei successi del Training Camp, voluto dalla Federazione Internazionale di Canottaggio e dalla Federazione Italiana Canottaggio che si è impegnata fortemente per iniziare a far sviluppare il canottaggio in questa regione. Portare il remo nelle realtà dove non esiste nella sua espressione olimpica è un intento non solo rimarchevole, ma anche utile per la diffusione del movimento remiero. Rodrick Attard, Dennis Thorton, Shraner Rodriguez e Clive Ryan Casha hanno, quindi, conquistato il primo bronzo in una regata internazionale per l’isola di Malta in un tripudio di consensi.

Rodrick Attard fa da portavoce per gli altri compagni che hanno raggiunto il podio sul lago di Piediluco nell’ambito del Memorial d’Aloja, iniziando così la storia del canottaggio maltese. È la prima competizione internazionale a cui partecipate? “Si è vero è la prima volta che partecipiamo a questa gara. Siamo arrivati sette giorni fa e ci hanno dato l’opportunità di regatare”. Il canottaggio nell’Isola di Malta è molto diffuso? “A Malta gareggiamo con imbarcazioni di tipo tradizionale. Sette giorni fa per la prima volta abbiamo messo piede su una barca di tipo olimpico. Non abbiamo mai provato questo tipo di imbarcazioni”. Che differenza avete trovato? “Sono molto più leggere e devi avere molta tecnica. Se la Federazione Internazionale ci aiuterà per avere questo tipo di imbarcazioni possiamo migliorare la tecnica e la prossima volta verremo più preparati” Dove vi allenate? “A Malta ci alleniamo nel porto con le nostre barche tradizionali”. Avete delle difficoltà particolari? “Abbiamo sicuramente difficoltà a vogare tra le navi che entrano ed escono. Dobbiamo essere particolarmente attenti, non come qui a Piediluco dove voghiamo in uno specchio d’acqua protetto in cui ci sono solo barche di canottaggio”.

A Malta esistono molte persone interessate al canottaggio? “Si certamente c’è molto interesse, ma come ho detto non abbiamo le barche. Le vediamo solamente in televisione. Con la possibilità di avere questo tipo di imbarcazione ci sarà senza dubbio uno sviluppo del canottaggio maltese”. Come siete stati accolti nel Training Camp FISA? “Gli allenatori ed i tecnici della FISA ci hanno aiutato molto, la Federazione Italiana Canottaggio ci ha messo a disposizione le imbarcazioni, tutti sono stati molto gentili”. Cosa pensi di questo soggiorno a Piediluco? “Il Memorial d’Aloja è un evento bellissimo. Se abbiamo l’opportunità di partecipare verremo ogni anno perché l’atmosfera è molto bella. Vogliamo ringraziare la FISA e la FIC per l’ospitalità e per averci dato questa opportunità”. Da sottolineare che la Federazione Italiana Canottaggio, oltre a Malta, è impegnata anche nello stimolare il Marocco a far crescere il canottaggio nella nazione.