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Paolo Ramoni: lo sport come strumento di integrazione

lunedì 16 Marzo 2015

Paolo Ramoni: lo sport come strumento di integrazione

ROMA, 16 marzo 2015 – In occasione della prima regata regionale, tenutasi a Sabaudia domenica 1 di marzo, si è riscontrata un’ampia partecipazione degli atleti special olympics: erano infatti ben nove gli equipaggi in gara, impegnati nelle specialità del doppio canoe, quattro jole e quattro di coppia. Numeri importanti, che danno segnali positivi rispetto al lavoro che si sta facendo: “Il movimento cresce sensibilmente” incomincia Paolo Ramoni, coordinatore nazionale canottaggio indoor rowing per Special Olimpics Italia e referente per il canottaggio indoor rowing per atleti special olimpics in ambito Federazione Italiana Canottaggio “Solo qualche anno fa, qui a Sabaudia, riuscivamo a far gareggiare uno, due equipaggi al massimo e la cosa che mi fa molto piacere è che questo trend si può riscontrare anche a livello nazionale”. Un lavoro di fondamentale importanza nel percorso finalizzato all’integrazione di questi ragazzi, come spiega ancora lo stesso Ramoni: “La presenza di equipaggi special olimpics è molto importante nei contesti sportivi. E’ infatti necessario superare l’idea che questi ragazzi debbano essere impegnati esclusivamente in competizioni riservate a loro. Creare eventi aperti ad atleti disabili e non, è un bel segnale. Rende possibile un elemento importante, la condivisione: penso ad esempio alla composizione di equipaggi integrati, con atleti disabili intellettivi in barca assieme agli atleti partner. Ma la condivisione di cui parlo va anche oltre la discesa in acqua e abbraccia, ad esempio, il momento delle premiazioni o il momento del pranzo. In questo modo il mondo della disabilità può lavorare per svincolarsi dalla marginalizzazione. Devo sottolineare che il Comitato del Lazio, da diversi anni, ha inserito nel programma delle regate regionali la partecipazione degli special olimpics e ci hanno dato sempre molto spazio, sia all’interno delle regate che in occasione delle premiazioni. Questo sia quando era presidente Marcello Scifoni, sia ora con Michelangelo Crispi. Possiamo parlare di un rapporto consolidato. In occasione di questa regata regionale voglio anche ringraziare la Marina Militare ed il Circolo Canottieri The Core, che hanno messo a disposizione le loro imbarcazioni, offrendoci un grosso contributo a livello logistico”. Quali sono gli obiettivi che vi ponete nella vostra attività? “Il nostro obiettivo è utilizzare lo sport come mezzo di integrazione, di crescita intellettiva e di acquisizione di maggiore autostima. L’attività che proponiamo, rimane collocata in un ambito promozionale non agonistico. Non ci interessa il tempo stabilito in gara. Per noi la medaglia deve essere data a tutti perchè deve fungere da stimolo per l’atleta ad andare avanti, a continuare a mettersi in gioco”.

Ufficio Stampa F.I.C.Lazio
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