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Quattro di coppia leggero: ad un soffio dall’oro

giovedì 12 Marzo 2015

Quattro di coppia leggero: ad un soffio dall’oro

ROMA, 12 marzo 2015 – Chiamati alla prova della specialità del quattro di coppia leggero, Paolo Ghidini (CC Saturnia), Matteo Mulas (CLT Terni), Edoardo Margheri (Sisport Fiat), Edoardo Buoli (CUS Pavia) al mondiale under 23 di Varese non hanno deluso le aspettative: secondo gradino del podio ad una manciata di centesimi dal titolo iridato. Una medaglia d’argento che però, considerate le premesse, lascia un retrogusto un po’ amarognolo, fermo restando il prestigio del titolo. In quest’intervista abbiamo avuto modo di raccogliere le impressioni di tre dei protagonisti di quell’esperienza internazionale.

Matteo Mulas: “Premetto che sono contento di aver partecipato a tutte le competizioni a cui potevo aspirare: i mondiali assoluti, under e universitari. Purtroppo resta un po’ di rammarico per quelli che sono stati i risultati ottenuti. Al mondiale under, ad esempio, eravamo l’equipaggio favorito, almeno fino alla gara delle acque, ed il secondo posto ottenuto in finale per me, e forse anche per gli altri membri dell’equipaggio, non è stato pienamente soddisfacente. Noi ci siamo preparati per vincere e venivamo da due ori nelle due precedenti edizioni. Alla fine l’argento ci è stato un po’ stretto. Va reso merito comunque agli avversari. L’equipaggio francese è stato bravo ad attaccarci in partenza dove noi eravamo un po’ carenti”.

Passando al mondiale assoluto Matteo afferma: “Un po’ di amarezza c’è stata anche per il mondiale assoluto. In Corea nel 2013 avevamo ottenuto un bronzo e speravamo in una medaglia anche quest’anno. Purtroppo abbiamo solo sfiorato il podio, fermandoci al quarto posto. Comunque siamo stati in gara e, fino all’ultimo, abbiamo lottato e tirato al massimo delle nostre possibilità. A parziale giustificazione vanno anche considerate le condizioni non favorevoli del campo di regata. Alla fine è arrivato quel risultato e quello ci teniamo, sarà sicuramente utile nel nostro percorso di crescita. Ora è importante concentrarsi sulla stagione entrante. Questa stagione è incominciata meglio rispetto alla precedente, lo scorso anno sono partito con qualche acciacco fisico che mi trascinavo, mentre quest’anno sono riuscito sin da subito a metabolizzare al meglio gli allenamenti e a partire più convinto e con maggiore voglia di mettermi in gioco. Ora che ho terminato il periodo under 23 dovrò concentrarmi esclusivamente a livello assoluto e voglio dare il massimo”.

Edoardo Buoli: “La scorsa stagione è iniziata abbastanza bene. Nei campionati italiani assoluti ho vinto sull’otto PL ed è stata una bella soddisfazione perché oltre ad essere stato il mio primo titolo assoluto è stata anche una bella vittoria di squadra. Poi Spartaco (Barbo ndr) ha deciso di convocarmi per le selezioni del raduno under, una convocazione che non mi aspettavo. Lì ho dato tutto ed ho conquistato il posto in nazionale. Poi in raduno mi sono messo in gioco per salire in barca. Ci sono riuscito ma è stata dura, però è stata anche una bella conquista perché l’anno prima avevo fatto la riserva”.

“Durante il raduno under – continua Edoardo – la barca andava bene e al mondiale, dopo la gara delle acque, abbiamo avuto conferma del fatto che il nostro livello era buono. Purtroppo in finale i francesi ci hanno un po’ spiazzato, sono partiti a fulmine e ci hanno costretto al recupero. Alla fine hanno vinto per pochissimo, quindi resta un po’ di amaro in bocca. Per me comunque è stata la prima partecipazione ad un mondiale e mi ha portato una medaglia d’argento, quindi tutto sommato posso ritenermi soddisfatto. Inoltre quell’esperienza mi ha dato anche un’ulteriore spinta per affrontare questa stagione, per cercare di salire qualitativamente. E proprio questa stagione è incominciata in maniera positiva, Spartaco Barbo infatti ha deciso di convocarmi al raduno. Da parte mia sono molto motivato e spero di continuare a fare il quattro di coppia, comunque ho piena fiducia nei tecnici e sono certo che sceglieranno quello che è meglio per me e per la squadra. Comunque, ripeto, la motivazione è massima e voglio metterci tutto l’impegno possibile, anche se dovrò dividermi tra studio e allenamenti. Io infatti frequento la facoltà di scienze motorie ma facendo parte del college remiero di Pavia, ho la grande opportunità di poter ottimizzare i tempi e far fronte a tutti gli impegni”

Paolo Ghidini: “Sapevamo dall’inizio che il quattro di coppia leggero che ha partecipato ai mondiali di Varese era un buon equipaggio. Sulla barca infatti siamo stati riconfermati sia io che Matteo Mulas, reduci dall’oro di Linz, e con noi c’erano altri due atleti di valore, Edoardo Margheri e Edoardo Buoli. Da parte nostra puntavamo a vincere, anche perché si aspira sempre al massimo. Complessivamente è stata una bella gara anche se noi siamo partiti un po’ in sordina. In gara comunque abbiamo fatto una grande rimonta e per una questione di pochi centesimi abbiamo visto sfumare il gradino più alto del podio, ma alla fine abbiamo comunque conquistato una medaglia ad un mondiale. A mio avviso è stato lo stesso un grande risultato, frutto di tanto impegno, tanto lavoro, tanta passione”.

Soddisfazione, quindi, per Paolo che prosegue: “Sicuramente, considerato tutto, qualche rammarico ce l’ho perché comunque speravo di poter essere titolare sul quattro di coppia assoluto però, essendo ancora under 23, l’esperienza che ho fatto ad Amsterdam è andata bene comunque. Il mio obiettivo principale della stagione erano i mondiali under. Poi c’è anche da dire che a livello nazionale ho conquistato tre titoli italiani, quindi alla fine è stata una stagione positiva. Ora sto portando avanti la preparazione in vista degli imminenti impegni stagionali. Mi sto allenando alla Canottieri Sebino di Lovere. Il primo test saranno le Trio e vedremo, passo per passo, cosa potrò dare quest’anno. Per quello che mi riguarda sento che la motivazione è quella giusta e voglio cercare di impegnarmi al meglio in ogni situazione”