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Londra – Conferenza FISA delle Federazioni Nazionali. I temi trattati

mercoledì 11 Marzo 2015

Londra – Conferenza FISA delle Federazioni Nazionali. I temi trattati

ROMA, 11 marzo 2015 – Il Vice Presidente Davide Tizzano e il Consigliere Mario Italiano, in rappresentanza della Federazione Italiana Canottaggio, nel week end appena trascorso hanno preso parte alla Conferenza delle Federazioni Nazionali che si è svolta a Londra. Durante l’importante consesso sono stati discussi alcuni importanti temi che la FISA, a seguito delle direttive CIO, intende sviluppare ulteriormente. Tra questi spiccano: a) la sostenibilità dei costi di organizzazione degli eventi remeri; b) l’universalità del canottaggio, ovvero l’allargamento a più nazioni possibili; c) le pari opportunità per le donne alle Olimpiadi, ovvero arrivare al classico 50 e 50 tra uomini e donne. Tutte problematiche che la Federazione Internazionale vuole tramutare in opportunità tant’è che su questi punti sta pensando a un piano strategico così riassunto:

Sul tema costi sarà studiata la possibilità di integrare gli eventi (ad esempio nel 2016 a Rotterdam, dal 21 al 28 agosto, si svolgeranno già i mondiali assoluti delle specialità non olimpiche insieme ai mondiali under 23 e juniores). Si pensa alla riduzione dei costi per l’ “event bidding” ovvero gli oneri a carico del comitato organizzatore per candidarsi a ospitare un evento e a ridurre gli spostamenti di materiali.

Sul tema dell’universalità, invece, ogni Continente sta cercando di integrare altre nazioni (L’Italia si sta occupando di integrare Malta e il Marocco). Ovviamente in virtù delle caratteristiche morfologiche dei territori si punterà a sviluppare il canottaggio nelle tre dimensioni: canottaggio olimpico, indoor rowing e coastal rowing.

Per arrivare alla parità di presenze tra uomini e donne nelle competizioni olimpiche (a Rio de Janeiro 2016 le donne saranno il 40% contro il 36% di Londra) per Tokio 2020 v’è la dichiarata volontà di arrivare al 50% (è stata ipotizzata, tra l’altro, anche una specialità mista tra uomini e donne come già avviene in diverse discipline olimpiche).

Durante la terza parte della riunione sono stati organizzati quattro panel group e l’Italia è stata inserita, al fianco di altre nazioni europee, con USA, Australia e Nuova Zelanda. in questi tavoli di lavoro sono stati elaborati modelli di sviluppo che sono stati consegnati alla FISA la quale potrà trarne delle indicazioni. Da sottolineare che, durante il consesso, i due rappresentanti del canottaggio italiano hanno evidenziato che, in occasione dei Beach Games, e grazie alle iniziative del Vice Presidente Tizzano che fa parte del Consiglio dei Giochi del Mediterraneo, l’Italia organizzerà un Training Camp per il Coastal Rowing sostenuto e finanziato dal board dei Giochi del Mediterraneo.

L’Italia, inoltre, oltre a seguire lo sviluppo del canottaggio a Malta, ed aver intavolato un dialogo con il regno del Marocco con contatti voluti dalla Federazione del canottaggio del Marocco e già attivati con l’interessamento dell’Ambasciatore del Marocco a Roma, si è resa disponibile, attraverso il tunisino Soula Faycal, componente della Competitive Rowing Commission, a contribuire allo sviluppo del canottaggio in tutto il Nord Africa, ovvero in quelle Nazioni che già hanno una stabilità interna adeguata o che potranno riaverla nel prossimo futuro.