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Quattro senza pesi leggeri under 23, un bronzo strappato con i denti

venerdì 6 Marzo 2015

Quattro senza pesi leggeri under 23, un bronzo strappato con i denti

http://www.canottaggio.org/foto2014/1_WU23/0727mdg/DSC_2062.jpgROMA, 06 marzo 2015 – Il bottino del quattro senza PL, ai campionati del mondo under 23 di Varese, è stata una medaglia di bronzo. La medaglia iridata del quattro senza pesi leggeri è arrivata durante i mondiali under 23 di Varese al termine di una finale giocata sul filo del rasoio a causa di qualche problema in partenza, che ha costretto Alberto Di Seyssel (SC Armida), Guido Gravina (RCC Cerea), Stefano Oppo e Paolo Di Girolamo (Forestale) a disputare una gara al recupero. Gli azzurri però non si sono persi d’animo e alla fine hanno conquistato il podio. In quest’intervista abbiamo voluto ripercorrere la stagione di due dei protagonisti di quella barca: Guido Gravina e Paolo Di Girolamo.

Il primo ad iniziare a parlare è Guido Gravina che dice: “La scorsa stagione, a livello nazionale, ho vinto i campionati italiani under 23 in doppio senior con Luca Lovisolo. Siamo stati molto soddisfatti di questo risultato, io in particolare perché è stato il mio primo titolo italiano. A livello internazionale, in ordine di tempo, c’è stato prima il mondiale under di Varese, dove ho partecipato sul quattro senza. Lì abbiamo cercato di replicare il successo dei due anni precedenti ma non ce l’abbiamo fatta. Da parte mia mi sento di dare, in questo senso, il giusto riconoscimento agli avversari perché obiettivamente hanno dimostrato il loro valore. Posso dire che non ci sono rimpianti, considerando che in gara abbiamo dato tutto quello che avevamo. Poi c’è stato Amsterdam. E’ stato il mio primo mondiale assoluto e devo dire che anche in quell’occasione abbiamo disputato una buona gara che si è conclusa con il secondo gradino del podio. Anche in quel caso eravamo andati lì per vincere ma alla fine siamo rimasti comunque soddisfatti”.

Guido allarga il discorso parlando anche della stagione in corso e del suo percorso di studi affermando che: “In questo momento sto lavorando sul due senza con Giorgio Tuccinardi. Abbiamo già disputato la D’Inverno sul Po e una regionale a Candia. Le sensazioni complessivamente sono state positive anche se siamo consapevoli che c’è ancora da lavorare. C’è da dire che io, oltre allo sport, porto avanti anche un discorso universitario. Frequento la facoltà di scienze internazionali dello sviluppo e della cooperazione, un ramo di scienze politiche. In questa prima parte dell’anno, tra dicembre e febbraio, sono riuscito a dare quattro esami e questo è stato per me molto gratificante. In generale comunque è difficile coniugare sport e studio. Per riuscirci è fondamentale credere profondamente in quello che si fa. La mentalità giusta è fondamentale”.

Paolo di Girolamo, peraltro soddisfatto della passata stagione, asserisce invece che: “Parlando del mondiale under 23 devo dire che mi ha sicuramente fatto piacere conquistare una medaglia di bronzo. Rimane comunque un po’ di amaro in bocca rispetto alla mancata riconferma come campioni del mondo. Purtroppo però in gara siamo stati penalizzati da un problema in partenza e abbiamo dovuto disputare una gara tutta all’inseguimento degli avversari. Sinceramente un po’ di rammarico c’è stato. Alla fine, comunque, siamo riusciti a chiudere sul podio per pochissimo. Per quello che riguarda l’ambito senior invece sono stato contento di aver fatto parte del quattro senza PL, una delle barche olimpiche. Non siamo riusciti a fare il risultato, è vero, ma per quello che mi riguarda sono rimasto molto soddisfatto perché a vent’anni ho avuto l’occasione di disputare un mondiale assoluto su una barca olimpica. E’ stata una grandissima opportunità per testare in prima persona il canottaggio ai massimi livelli. Ho avuto modo di mettermi in gioco contro nazioni come la Nuova Zelanda e la Danimarca, equipaggi e atleti che io guardavo in tv quando avevo 14-15 anni e per me è stata una grande emozione. Per quello che riguarda questa stagione, sono rientrato nel gruppo olimpico e sto cercando di lavorare al meglio in allenamento per poter risalire sul quattro senza. Comunque, già il fatto di essere stato scelto tra pesi leggeri è per me motivo d’orgoglio”.