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Sole, canottaggio e campioni

sabato 28 Febbraio 2015

Sole, canottaggio e campioni

ROMA, 28 febbraio 2015 – Quando si dice Campania si pensa immediatamente ai campioni che crescono all’ ombra del Vesuvio. Il canottaggio italiano deve molto a questa terra sia per il glorioso passato, ma anche per il presente che continua a forgiare atleti di valore internazionale. Lo sa bene Antonio Catalano, presidente del Comitato Regionale, che non si spaventa delle difficoltà, forte del fatto che le radici del remo campano sono profonde e ramificate. “Siamo una regione che ‘sforna’ annualmente atleti di interesse nazionale, quest’anno i nostri canottieri hanno vinto campionati del mondo junior, Under 23 e Assoluti e questo ci inorgoglisce. Siamo soddisfatti anche per le prospettive del settore giovanile. Tutte le Società operano al meglio per la divulgazione del canottaggio nelle scuole e la Canottieri Ilva si è classificata al secondo posto nella Coppa d’ Aloja”.

Non è certamente poco, ma una grande concentrazione di atleti e tecnici di interesse mondiale non crea qualche problema? “Si lavora molto bene, le quindici Società affiliate, tra cui quelle che hanno superato i cento anni di fondazione, sono molto collaborative sia tra loro e sia con noi del Comitato Regionale. Operiamo in un territorio, quello di Lago Patria, che proprio in questi ultimi anni sta vivendo il dramma della cosiddetta ‘terra dei fuochi’, ma noi siamo andati sempre avanti per la nostra strada cercando di lavorare al meglio pur costatando un’assenza totale delle istituzioni. Negli ultimi dodici anni la priorità maggiore è stata quella di riqualificare lo stadio del remo di Lago Patria ed in particolare rendere agibile il campo di regata, soprattutto sotto il profilo della sicurezza. Credo che i risultati ottenuti siano sotto gli occhi di tutti, ma ancora tanto dovrà essere fatto”.

Nel paese in cui non esistono strutture appositamente concepite per il canottaggio, quali obiettivi si intendono raggiungere con questo bacino? “L’ obiettivo primario è quello di portare il nostro stadio del remo alla ribalta nazionale. Quest’anno il 13 e 14 giugno avremo i Campionati Italiani Ragazzi e U23. È un ottimo trampolino di lancio per poter ‘risvegliare’ le istituzioni al fine di far convergere energie e attenzioni su un bacino che tanto ha dato al nostro sport negli ultimi quarant’ anni”. In questo ambito qual è il tuo giudizio sull’andamento del canottaggio nazionale? “Ottimo! credo che la FIC si stia muovendo bene sotto ogni punto di vista”. Forse la domanda è scontata, ma le vostre esigenze vengono recepite dalla FIC nazionale? “Con la FIC abbiamo avuto sempre un ottimo rapporto sia oggi che ieri. Credo che ciò dipenda soprattutto dall’ottimo lavoro svolto dalle segretarie/i che operano sia a Viale Tiziano che a Piediluco; efficienza e rapidità di risposta sono un punto forte di tutto il nostro movimento, quindi approfitto per ringraziare tutti i dipendenti dal primo all’ultimo”.