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Brillante centoventicinquenne, la Canottieri Luino tra passato  e presente, apre il suo historical book “125 anni … una storia”

domenica 22 Febbraio 2015

Brillante centoventicinquenne, la Canottieri Luino tra passato  e presente, apre il suo historical book “125 anni … una storia”

LAVENA PONTE TRESA, 22 febbraio 2015 – “wet bride lucky bride” (che poi in italiano fa “sposa bagnata, sposa fortunata”), potrebbe essere il ridanciano augurio per i canottieri di Luino e Pontetresa, sabato sera abbondantemente ricoperti di neve, riuniti nella sala polivalente del Centro Bennet di Lavena Ponte Tresa, che alla presenza dei sindaci e di altre autorevoli personalità delle due cittadine hanno rinsaldato la “comunione remiera”. Una salda collaborazione sportiva su due fronti, Luino sul Verbano e Lavena Ponte Tresa sul Ceresio, realizzata dal presidente Luigi Manzo e che quest’anno di pari passo vede concretizzare il restauro delle sedi remiere delle due cittadine. Ed a completare la cerimonia, stando nei termini delle buone tradizioni, era presente pure il parroco, a riconoscimento dei valori morali che possono scaturire dalla pratica sportiva.

Tre gli argomenti importanti della serata (e poi tornare a casa in auto non è stata una semplice passeggiata, sotto 20 cm. di neve): ovviamente le rispettive sistemazioni sport-ambientali che consentiranno un ulteriore sviluppo remiero tra i due laghi, il positivo bilancio del 2014 e le rosee previsioni per il 2015. Terzo e forse più importante quello richiamato dal brillante speaker della serata, Luca Broggini, che nel corso delle premiazioni dei giovani ha rivelato anche inaspettate doti canore, la presentazione del libro dei 125 anni.

Un libro fortemente voluto dal presidente Luigi Manzo “Una grande eredità dal passato, – scrive – un forte radicamento nel presente, uno sguardo attento al futuro”. Un’opera nata, forse, da una mia provocazione quando anni fa riscoprendo tra vecchie carte che la loro origine aveva radici ben profonde e quindi i canottieri di Luino affidarono all’esperto storico Maurizio Miozzi il non facile compito di setacciare archivi e biblioteche. Ed ecco apparire il primo documento fondamentale, un libricino datato 1888 “Statuto della Società Canottieri Luino” stampato dalla antica “Tipografia di Antonio Bolognini Pusterla nel 1888”. E non solo, ma anche ritagli importanti da giornali dell’epoca, oltre a tracce dai documenti ufficiali del Rowing Club Italiano, la federazione remiera fondata a Torino lo stesso anno e di cui vengono riprodotte le copertine dei primi atti ufficiali. E i canottieri di Luino sono ben presto in prima linea sui campi di regata, ma anche vivificando l’attenzione generale su raid che con le nuove imbarcazioni si possono sviluppare, come quello ricordato dalla Gazzetta dello Sport nel 1931 con partenza dal lago Maggiore e mèta Roma. Nel corso degli anni anche gli sportivi luinesi a volte sono stati spinti a scelte non sempre in sintonia con i principi iniziali, ma poi sempre l’animo del canottiere ha avuto il sopravvento e i remi sono tornati nelle scalmiere.

Oggi la Canottieri Luino che pur appare in posizione eccellente nel canottaggio delle specialità olimpiche, sta assumendo una posizione di prestigio nel “coastal rowing”, barca sicura per il mare aperto, ma altrettanto sicura per un lago come il Verbano le cui acque a volte bisticciano  con chi vi vuole vogare sopra. Tra i documenti riprodotti viene ripreso un artico de “Il Corriere del Verbano” del gennaio 1889, con una dettagliata descrizione  della nascita della società. Ma ogni pagina del libro rivela qualche curiosità, qualche segreto dei tempi lontani ed anche la grande partecipazione cittadina al varo delle prime tre barche sociali: Tresa, Luino e Italia, quasi un anticipo sul gemellaggio d’oggi con Ponte Tresa. E naturalmente una parte importante del volume è dedicata alla attuale attività della Canottieri Luino, che si compendia nel 2014 nell’impegno di 520 atleti (277 maschi e 243 femmine) ripartiti tra i 424 degli under 18, 34 over 18, ed anche 62 amatori e fitness, che inserisce il sodalizio tra i più importanti sul piano regionale e nazionale: 6.a nella Classifica nazionale “Remare a scuola” (e 1.a tra le varesine), 8.a nel Trofeo d’Aloja che riflette i valori del canottaggio giovanile (e 3.a tra le varesine), 10.a al Festival dei Giovani a Corgeno (e 3.a tra le varesine), ed infine nel più corposo settore del grande agonismo 74.a nella Coppa Montù (e 4.a tra le varesine). Tutti risultati che rallegrano il presidente Luigi Manzo, ma danno ulteriore carica ai giovani atleti ed ai loro sostenitori. Tra i numerosi presenti, oltre alle autorità locali, col presidente del Comitato Regionale F.I.C. Giorgio Bianchi, anche una delegazione della Canottieri Varese, sodalizio di riferimento e collaborazione per i canottieri di Luino. E tra i molti personaggi del passato, e festeggiato tra i colleghi che con lui sono la base tecnica di crescita della Canottieri Luino anche Vittorio Bolis, ripreso tra l’altro nelle illustrazioni del libro su un vecchio e glorioso skiff.

Ferruccio Calegari