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Il canottaggio in Calabria parte dai circoli velici

mercoledì 4 Febbraio 2015

Il canottaggio in Calabria parte dai circoli velici

ROMA, 04 febbraio 2015 – La Calabria con i suoi 780 chilometri di coste e con i laghi Ampollino, Arvo, Cecita e Angitola rappresenta la nuova frontiera del canottaggio italiano. E una regione tra due mari con una popolazione che arriva a due milioni di abitanti e quindi con grandi potenzialità per lo sviluppo dello sport remiero, che attualmente risulta quasi completamente assente. Probabilmente ragioni storiche e consuetudini radicate hanno allontanato i suoi abitanti dall’acqua per praticare sport. Ma in tempi recenti qualcosa si sta muovendo. Lucio Domenico Pugliatti è il Delegato regionale calabrese: non fa mistero della sua passione per la vela che pratica da tantissimo tempo, ma la voglia di introdurre nella sua regione anche il remo è troppo forte. Non ci sono dubbi: il canottaggio in Calabria ha il suo punto di forza nei circoli velici e questo non è cosa nuova nel panorama remiero nazionale.

“In questo momento sto contattando tutte le potenziali realtà sportive calabresi per proporre loro l’affiliazione. La situazione non è facile, ma con la collaborazione del vicino Comitato Sicilia, presieduto da Lorenzo D’Arrigo, stiamo procedendo per portare il canottaggio nella nostra regione”. E’ veramente una buona notizia, ma quali sono le speranze per il futuro? “La speranza è quella di arrivare ad affiliare un sufficiente numero di circoli. Il problema è dato dall’acquisto di imbarcazioni trattandosi di realtà che si affacciano al canottaggio in questo momento. Non si può chiedere ad un sodalizio l’onere di dotarsi dell’attrezzatura necessaria per avviare la pratica del remo: i costi non sono sostenibili senza un intervento esterno che possa incoraggiare una pratica sportiva per il momento assente. Io vengo dalla vela per cui ho conoscenza degli oneri che un’attività sull’acqua comporta”.

Ma contrariamente a quello che si può pensare in regione ci sono bacini perfettamente in grado di ospitare il canottaggio. “E’ vero: il Lago di Lorica nella Sila Grande in provincia di Cosenza ha indubbiamente le caratteristiche giuste. Con i suoi quasi nove chilometri di lunghezza e la capacità di 70 milioni di metri cubi d’acqua è una garanzia per la pratica remiera, ma il problema è sempre lo stesso ed è collegato alla realtà locale.” In questo impegno generoso vi sentite sostenuti dalla Federazione Italiana Canottaggio? “Certamente, anche in questo caso la Federazione si è dimostrata sensibile alle nostre necessità tecniche, ma certamente, lo ripeto, senza la vitalità della realtà locale nulla può crescere. Grazie al Presidente Giuseppe Abbagnale, che ha preso visione della nostra realtà, abbiamo attivato i contatti con il Comitato siciliano per una proficua collaborazione con la finalità di vedere nascere il canottaggio anche nella nostra regione”.