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Sul quattro di coppia insieme a Elena Waiglein

venerdì 23 Gennaio 2015

Sul quattro di coppia insieme a Elena Waiglein

ROMA, 23 gennaio 2015 La scorsa stagione il quattro di coppia Juniores femminile è stato chiamato in causa con la stessa formazione prima all’europeo e poi al mondiale. Claudia Destefani (Fiamme Gialle), Valentina Iseppi (SC G. D’Annunzio), Elena Waiglein (CC Saturnia) e Arianna Mazzoni (SC Viareggio) hanno conquistato un ottimo argento ad Hazewinkel, mentre ad Amburgo le atlete non sono andate oltre l’ottavo posto. Assieme ad Elena Waiglein abbiamo voluto conoscere, in maniera più approfondita, il percorso fatto da questa barca. Elena, incominciamo con l’europeo. Ti aspettavi il risultato ottenuto? “Direi che l’argento è rientrato perfettamente nelle nostre aspettative. Abbiamo dato il massimo disputando una buona gara e siamo rimaste pienamente soddisfatte”.

Qual è stato il valore aggiunto della barca all’europeo: “All’europeo la nostra forza è stata la coesione mentale. Tutte e quattro sapevamo di doverci mettere in gioco senza risparmiarci e lo abbiamo fatto. In pratica eravamo pienamente in sintonia sull’obiettivo da raggiungere”. Al mondiale invece non siete riuscite ad arrivare sul podio, come mai? “Parlo per me. Rispetto all’impegno europeo ho sentito molto di più il peso della competizione e delle aspettative. Questo anche perché ero stata messa capovoga. In realtà io avevo già più volte gareggiato come capovoga, ad esempio, proprio con Valentina Iseppi, in occasione dei primi due meeting. Al mondiale però la pressione era diversa e l’ho accusata molto di più”.

Una pressione dovuta alle aspettative che si erano create dopo il risultato dell’europeo? “Non credo. Per noi ogni gara è un evento a sé stante. Finito l’europeo, il successo è stato archiviato e ci siamo rivolte al mondiale. In realtà le aspettative che poi hanno pesato, almeno per quello che mi riguarda, si erano create durante il raduno”. Passiamo ora alla stagione attuale. Come procedono gli allenamenti?: “Abbastanza bene. C’è da dire che il periodo invernale è il più brutto. Noi, in particolare, che ci alleniamo in mare, abbiamo anche delle difficoltà in più legate alle condizioni dell’acqua che spesso crea maggiori difficoltà per uscire in barca. Il grosso dell’allenamento quindi si fa in palestra ed è un po’ noioso. Però si lavora e si lavora duramente”.

Obiettivi per il 2015? “Sicuramente la cosa più importante è essere riconfermata in nazionale e per questo ho intenzione di impegnarmi al massimo”. C’è una barca in particolare sulla quale ti piacerebbe essere impegnata? “Se dovessi scegliere, mi piacerebbe tornare a remare di punta, magari su una barca lunga. Ma per me non è che faccia molta differenza, non ho problemi a far fronte a qualsiasi specialità”. Concludiamo coi ringraziamenti: “Ringrazio innanzitutto i miei genitori, mio fratello e il mio allenatore. Poi voglio ringraziare le amiche e gli amici che mi sostengono, soprattutto nei momenti di difficoltà”.